Fausto Razzi
CONTATTI
INDIRIZZO: via Capo Peloro 14
CAP: 00141
CITTA': Roma
PROVINCIA: RM
PAESE: Italia
TELEFONO E FAX: +39 06 86899728
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Roma, 1932
categorie: Compositori / Direttori d'orchestra / Musicologi, critici, giornalisti
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Descrizione
Musicologi, critici, giornalisti
Autore di testi musicologici
Biografia
ultimo aggiornamento: 29-05-2020
Ha studiato al Conservatorio S. Cecilia, diplomandosi nel 1955 in
pianoforte con Rina Rossi e in composizione nel 1959 con Goffredo
Petrassi, del quale ha anche seguito il corso di perfezionamento
all’Accademia di Santa Cecilia, diplomandosi nel 1963.
Suoi lavori sono stati eseguiti nei festival di musica contemporanea di
Donaueschingen, Freiburg, Gaudeamus, Stoccolma, Varsavia, Praga, Bourges
e Lyon. Tra le esecuzioni in Italia si segnalano quelle alla Biennale
di Venezia, alla Sagra Musicale Umbra, all’Accademia di Santa Cecilia,
ai Festivals Spaziomusica di Cagliari e di Nuova Consonanza, al Festival
Pontino e alla Società Aquilana dei concerti.
Nel 1976 ha fondato il Gruppo recitar cantando per l’esecuzione
della letteratura vocale italiana del primo Seicento, realizzando tra
l’altro nel 1990 per la Sagra Musicale Umbra la prima esecuzione moderna
de La morte d’Orfeo di Stefano Landi (1619).
Ha collaborato e collabora con varie riviste di musica e
letteratura, tra le quali Ulisse, Quaderni di informatica musicale,
Musica/Realtà, Early Music, Rinascita, Avanguardia, Nuova Rivista
Musicale Italiana, Anterem.
Nella sua ricerca è stato subito evidente un grande interesse per la
vocalità, come dimostrano Tre poesie di Henri Michaux (1959), la
cantata Die helle Stimme (1962-63), Tre pezzi sacri per coro (1963-64),
Improvvisazione II (1965-66) e Improvvisazione III (1967). Del 1970 sono
Musica n° 5 per trio d’archi e Musica n° 6 per 6 gruppi di orchestra
(1970), cui segue Musica n° 9 per orchestra (1977-78). Si tratta di
composizioni nelle quali Razzi ha sviluppato una propria cifra
stilistica, rimasta in parte costante fino ad oggi. Dal 1968, infatti,
la ricerca di Razzi è proceduta su un duplice binario: quello della
musica strumentale e quello della musica elettroacustica, cui il
compositore giunge per la prima volta con Progetto per una composizione
elettronica degli anni 1971-73. Alla vocalità Razzi torna nei primi
anni Ottanta con Frammento (su testi di Pier Paolo Pasolini e Torquato
Tasso, del 1981) e poi con le composizioni su testi di Alfonso Gatto: A
voi che lavorate sulla terra (1982), Che nulla sia dissolto (1983) e Non
venga la notte (1984). È proprio in questo contesto che avviene
l’incontro con la scrittura di Edoardo Sanguineti, nella quale il
compositore trova nuovi spunti e motivi di riflessione che lo portano ad
un palese interesse per il teatro: le azioni sceniche Protocolli
(1989-92), Smorfie (1997) e Incastro (2001) riflettono la sua posizione
militante nella poetica dell’avanguardia, in accordo con il proprio
impegno politico.
Altre notizie si trovano anche in Enciclopedia della musica (Ricordi);
La Nuova Enciclopedia della musica (Garzanti); La Musica (Utet); Musik
in Geschichte und Gegenwart (Baerenreiter); Grove, Dictionary of Music
and Musicians; A. Gentilucci, Guida all’ascolto della musica
contemporanea (Milano, 1983); Edoardo Sanguineti: Avanguardia e
coscienza del passato: a colloquio con Fausto Razzi, in Nuova Rivista
Musicale Italiana, RAI-ERI, 1999, 1, pg.71-91); Analisi di Progetto II,
in Laura Zattra, Science et technologie comme sources d’inspiration
(Tesi di dottorato in musicologia all’Università della Sorbonne, Paris
IV, 2003); Analisi di Smorfie, in Gabriele Becheri, Edoardo Sanguineti e
la musica (Tesi di dottorato in Storia e Analisi delle Culture
musicali, Università la Sapienza, Roma, 2002-2003).
Tra i suoi scritti Letteratura e musica: un’esperienza (Roma, convegno
curato da A. Asor Rosa sul tema Letteratura italiana del Novecento:
bilancio di un secolo, 13-16 .XI. 1996), poi in Atti del convegno,
Einaudi 2001, e Considerazioni sul Recitar cantando, in Nuova Rivista
Musicale Italiana, RAI-ERI, 2007,3).
Discografia
Bibliografia
La musica nella cultura nello spettacolo - Riflessioni e idee di fine secolo sulla musica e i suoi percorsi. Atti del Colloquio propositivo - Dipartimento dello Spettacolo - Roma, 7 luglio 1994
a cura di Guido Barbieri , Sandro Cappelletto Interventi e relazioni di Guido Baggiani , Gisella Belgeri , Sandro Cappelletto , Fabio Cifariello Ciardi , Massimo Coen , Michele dall'Ongaro , Paolo Donati , Luca Francesconi , Daniele Lombardi , Luca Lombardi , Michelangelo Lupone , Dario Maggi , Marcella Mandanici , Giacomo Manzoni , Boris Porena , Fausto Razzi , Alessandro Sbordoni , Roman Vlad ISBN 88-85765-07-6, CIDIM - Comitato Nazionale Italiano Musica , Roma 1995pp. 143Istituto in cui è conservata la fonte: CIDIM - Comitato Nazionale Italiano Musica
Nomi oggetto della pubblicazione: Guido Baggiani , Bruno Battisti d'Amario , Mauro Cardi , Luigi Ceccarelli , Aldo Clementi , Enrico Cocco , Michele dall'Ongaro , Patrizio Esposito , Ada Gentile , Daniele Lombardi , Marcello Panni , Fausto Razzi , Lucia Ronchetti , Paolo Rotili , Alessandro Sbordoni , Flavio Emilio Scogna , Giancarlo Simonacci Descrizione:
Il vero status di un compositore, è l'immagine che di lui ha il mondo, e non c'è dubbio che, mentre figure come Ungaretti o Montale sono universalmente riconosciute, in Italia l'immaginario collettivo per la musica si ferma a Verdi e a Puccini. La scuola, innanzitutto: essa non fa molto per la musica in generale, figurarsi per quella nuova. Gli esecutori non amano e conoscono poco le musiche di oggi. Le istituzioni... continua a leggere
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