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CD
Antonio Vivaldi, Le Quattro Stagioni - trascrizione per violino e organo
di Marco Ruggeri
Numero di catalogo discografico FUG 055, Association Fugatto asbl, Metz 2014

Descrizione: Al violino Lina Uinskyte. Nle CD anche il Concerto di Do maggiore BWV 976 di J. S. Bach.
L’idea della trascrizione per violino e organo de Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi è nata unendo diverse prassi musicali e organologiche. La trascrizione per tastiera (organo o cembalo) di concerti strumentali era ampiamente diffusa nel Settecento, tanto che lo stesso Bach trascrisse molti concerti vivaldiani (tra cui quello qui eseguito, BWV 976); gli organi italiani del periodo barocco, e veneti in particolare, possedevano molti effetti naturalistici (tuono, usignoli, grillo, passera ecc.). A ciò si aggiunga che l’imitazione della natura e del reale in generale, frutto del razionalismo francese seicentesco, era un concetto assai sentito in ambito veneziano, basti pensare alla celebre corrente pittorica del Vedutismo (Canaletto, Bellotto, ecc.). La riflessione sulle potenzialità descrittive della musica fa parte dell’attività filosofica dell’abate padovano Antonio Conti (1677-1749), che per lungo tempo visse a Parigi e nel Trattato dell’imitazione cita espressamente organi veneti dotati di effetti naturalistici (Padova, S. Giustina ad esempio). Tutto ciò è alla base di questa trascrizione delle Stagioni per violino e organo. Coerentemente all’ambientazione territoriale dell’opera, sono stati utilizzati tre organi veneti di scuola settecentesca (il Callido di Montebelluna, il Callido-figli di Vittorio Veneto e il De Lorenzi di Quinto di Treviso), che si sono rivelati particolarmente efficaci e ricchi di colori. In particolare, emergono i vari registri organistici dei flauti per l’imitazione del ruscello e degli uccelli; i tromboncini (tipo zampogne) per la danza pastorale; il rollo per gli effetti temporaleschi; le bombarde per gli spari dei cacciatori; la voce umana per il sonno dell’ubriaco; il colpo di grancassa e piatti per la furia dei venti; la fila più acuta del ripieno per il ghiaccio, i campanelli per la festa contadina.

 


Dati editore
INDIRIZZO: 15, rue des Tanneurs - F-57000 - Metz - Francia


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