| Foto: by Matteo Casilli |
Mercoledì 16 maggio 2018, ore 18.30 -
I Bassifondi, Gabriele Miracle - Percussioni
- Federico Toffano - Colascione basso
- Simone Vallerotonda – Tiorba, Chitarre e direzione. In collaborazione con l'IIC di Stoccolma.
Programma: Alfabeto falso
Quando le lettere nascondono qualcosa
Giovanni Paolo Foscarini (1600-1647)
Li cinque libri della chitarra alla spagnola, Roma, 1640 Gagliarda Francese
Aria di Firenze per la A e C Passacaglio passeggiato sopra la O
Hieronimus Kapsberger (1580-1651) Libro IV d’intavolatura di chitarone, Roma, 1640 Toccata arpeggiata
Corrente VII
Passacaglia
Colascione
Antonio Carbonchi (XVII sec.) Le dodici chitarra spostate, Firenze 1642 Scaramanzie Mariona
Calata per ballare
Ferdinando Valdambrini romano (XVII sec.) Libro I & II di chitarra, Roma 1646 Capona
Angelo Michele Bartolotti (?- before 1682) Secondo libro di chitarra, Roma 1655 Passacaglia per la D
Francesco Corbetta (1615-1681) Varii capriccii per la ghittarra spagnuola, Milano 1643 Passacaglia per la X
Alessandro Piccinini (1566-1638) Intavolatura di Chitarrone libro II, Bologna 1639 Toccata cromatica Partite sopra l’aria francese Corrente
Santiago de Murcia (1673-1739) Codex Saldìvar, Città del Messico, 1732 Cumbées Folias gallegas Zarambeque y muecas
Tarantelas
Note di sala
La Nuova inventione d’intavolatura, per sonare li balletti sopra la chitarra spagniuola, pubblicata nel 1606 per mano di Girolamo Montesardo, fu un’opera che rivoluzionò in maniera radicale il modo di scrivere ed eseguire la musica per chitarra. Per la prima volta si proponeva un sistema assai pratico di notazione per chitarra: l’alfabeto. Esso consisteva nella corrispondenza di ogni accordo, sia esso maggiore o minore, ad una lettera. Questo semplicissimo modo di scrittura offriva la possibilità a chiunque possedeva una chitarra, amatore o professionista, di poter finalmente suonare una danza o accompagnare una voce, eseguendo le “lettere” poste sopra un semplice rigo, avente sopra indicato il ritmo. Il proliferare di opere stampate in notazione d’alfabeto, contenenti arie famose, bassi ostinati, danze, fu presto enorme. Questo “linguaggio” era il tratto distintivo dei chitarristi, espressione di una preziosa e variegata tecnica di rasgueado o meglio picco e repicco, in grado di realizzare ogni sorta di ritmo. Accanto all’alfabeto ordinario, i chitarristi solevano utilizzare una sorta di alter ego complementare: l’alfabeto falso. Esso raccoglieva gli stessi accordi dell’alfabeto ordinario, sporcati da acciaccature e note estranee all’accordo. L’idea di accordo come colore armonico fu così, per la prima volta, messa in pratica dai chitarristi italiani del primo ‘600, che ne fecero il loro elemento peculiare e unico.
Il programma di questa sera rievoca un tipico ensemble seicentesco, in cui le opere più
rappresentative della prima metà del ‘600 italiano vengono rieseguite con lo stesso spirito di condivisione ed improvvisazione, tratto peculiare della maniera antica di far musica insieme.
Biografie: I Bassifondi
Da un'idea di Simone Vallerotonda, nasce "I Bassifondi", ensemble con cui propone la musica per Liuto, Arciliuto, Tiorba e Chitarra con il basso continuo
La maggior parte della musica del ‘600 e ‘700 per Liuto, Chitarra,
Tiorba e Arciliuto, è stata immaginata e scritta con l’idea di esser
suonata insieme ad altri strumenti. Autori come Kapsberger, Corbetta,
Piccinini, de Visée, Granata, Weiss e molti altri, hanno scritto la loro
musica con l’aggiunta della parte del basso continuo, oppure hanno
trasformato la loro intavolatura per strumento solista, in una partitura
a più voci, o hanno, in casi più espliciti, scritto direttamente musica
per consort di liuti, o per liuto e altri strumenti. Numerose son le
cronache dell’epoca che ci testimoniano una maniera di suonare questa
musica “a più strumenti”. Spesso i chitarristi solevano farsi
accompagnare da tiorbe, colascioni, liuti e viceversa. Sulla base di
testimonianze scritte e di fonti musicali e iconografiche, nascono “I
Bassifondi”, ensemble fondato da Simone Vallerotonda, che ha per
obiettivo quello di riscoprire e offrire al pubblico questa musica in
una versione da camera.
Il loro debutto discografico “Alfabeto falso” è stato nominato negli
ICMA 2018 (International Classical Music Award) tra i migliori dischi di
musica strumentale barocca.
Simone Vallerotonda, nato a Roma nel 1983 ha iniziato gli studi musicali sulla chitarra classica. Affascinato dalla musica antica a 18 anni acquista un liuto senza minimamente saperlo suonare. Ha iniziato così a studiarlo con Andrea Damiani al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, dove si è diplomato col massimo dei voti. Ha successivamente conseguito il diploma di Master su Tiorba e Chitarra barocca con il massimo dei voti presso la “Staatliche Hochschule für Musik” di Trossingen, sotto la guida di Rolf Lislevand.
Si è laureato in Filosofia col massimo dei voti presso l’Università “Tor Vergata” di Roma e si è specializzato in Estetica col massimo dei voti e la lode, dedicandosi ai rapporti tra la musica del ‘700 e gli Enciclopedisti.
Nel 2011 è risultato miglior classificato, nella sezione solisti, al Concorso Internazionale di Liuto “Maurizio Pratola” e vincitore del concorso REMA (Rèseau Européen de Musique Ancienne) nella sezione musica da camera. È solista selezionato dalla Fondazione Gioventù Musicale d’Italia.
Ha suonato nei teatri e nelle sale più prestigiose in USA, Australia, Sud America, Oriente, Europa, tra cui: Carnegie Hall di New York, Sydney Conservatorium, Teatro de la Ciudad a Città del Messico, Teatro Municipal di Santiago del Cile, Singapore Lyric Opera, Concertgebouw di Amsterdam, Wigmore Hall di Londra, Theater an der Wien, Theatre de Champs Élysées di Parigi, Casa da Música di Oporto, Liszt Academy di Budapest, Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma e nei più importanti Festival tra cui: Innsbrucker Festwochen der Alten Musik, Sferisterio Opera Festival, Lufthansa Festival of Baroque Music, Settimane Musicali di Stresa, Ravenna Festival, Festival di Beaune, Festival di Ambronay, Musikfestspiele Potsdam, Festival di Bruges, Festival di Utrecht, Festival Hactus Humanus Danzig, Festival OperaRara - Kracow, Poznan Baroque Festival.
Ha registrato per importanti emittenti radio e televisive quali: RAI, ABC, BBC, Mezzo, France Musique, Radio4, Arte, Polskie Radio, Kulturradio, RSI, Radio Classica, Radio Vaticana e ha inciso per Naïve, Sony, Erato, EMI, Decca, Amadeus, Brilliant, Aparté, E Lucevan Le Stelle Records, Arcana Outhere Music.
Oltre alla sua attività di solista, collabora come continuista con vari ensembles tra cui: Modo Antiquo, Les Ambassadeurs, Imaginarium Ensemble, Mare Nostrum, Il Pomo d’Oro, Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Aperto anche alla sperimentazione, collabora con l’ensemble Soqquadro Italiano. Ha suonato con Vinicio Capossela… ma questa è un’altra bella storia!
E’ docente di Liuto a tempo determinato presso il Conservatorio di Musica “Antonio Scontrino” di Trapani. Insegna Chitarra barocca al Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, con cattedra a progetto.
Nel 2014 fonda “I Bassifondi“, suo ensemble con cui propone il repertorio per Chitarra, Tiorba e Liuto del ‘600 e ‘700 con il basso continuo. Il loro debutto discografico “Alfabeto falso” è stato nominato negli ICMA 2018 (International Classical Music Award) tra i migliori dischi di musica strumentale barocca.
È sostenuto dal CIDIM – Comitato Nazionale Italiano Musica, sia nell’attività solistica che in quella con I Bassifondi Ensemble.
Il progetto Suono Italiano gode del contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo.
Mercoledì 16 maggio 2018, ore 18.30
Auditorium dell’Istituto Italiano di Cultura, Stoccolma - Svezia
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