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Istanbul - Turchia: Renzo Ruggieri Group - Suono Italiano 2017 - Jazz session
Suono Italiano - Jazz session, direzione artistica Lucio Fumo. Una formazione di straordinari musicisti, virtuosi del proprio strumento, con numerose esperienze concertistiche e discografiche in qualita di leaders e di sidemen all'attivo. Il repertorio del gruppo – dinamico ed elegante –oscilla fra standards e composizioni originali, e coinvolge il pubblico con la sua pronunciata italianità. Biografie: Claudio Filippini, Si diploma giovanissimo presso il Conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo. Durante il suo percorso di studi ha avuto modo di incontrare musicisti come Kenny Barron, George Cables, Jimmy Owens, Joey Calderazzo, Enrico Pieranunzi, Franco D'Andrea, Otmaro Ruiz, Stefano Bollani, Stefano Battaglia. A 17 anni vince la sua prima borsa di studio per il Columbia College Of Music di Chicago e successivamente vince le borse di studio dei Seminari Senesi di Musica Jazz nel 2000 e del Workshop We Love Jazz con Kenny Barron nel 2001, il 1° premio al Concorso Europeo per piano solo Yamaha Music Foundation Of Europe 2002, il Premio Massimo Urbani 2003 (Giuria e Pubblico). Negli ultimi anni ha suonato in numerosi festival in tutto il mondo tra cui Umbria Jazz (Perugia), Sweet Rhythm (New York), Jazz Showcase (Chicago), Blue Note Jazz Club (Nagoya e Tokyo) Ronnie Scott's (Londra) Pearl's (San Francisco) Istanbul Jazz Center Nel 2007 entra a far parte del quartetto di Maria Pia De Vito e del quintetto Apogeo di Giovanni Tommaso. Nel 2010 è con Mario Biondi nel tour "Spazio Tempo", tourneè che ha fatto tappa nei teatri delle principali città italiane e straniere. Nel 2011 pubblica per la prestigiosa etichetta Cam Jazz il cd The Enchanted Garden registrato in trio con Luca Bulgarelli e Marcello Di Leonardo. Enrico Pierannunzi, nella presentazione del disco, ha scritto di Filippini: Claudio’s improvisations reveal to us a language of beauty, generating music of such density and intensity… Bravo! Nello stesso anno con Fabrizio Bosso registra il cd "Enchantment", omaggio a Nino Rota, registrato presso gli Air Studios di Londra con la London Symphony Orchestra. Sempre per la Cam Jazz, nel 2012 pubblica assieme a Fulvio Sigurtà l’album Through the Jorney, registrato in Germania presso i meravigliosi Bauer Studios di Ludwigsburg. Ad aprile 2012 Claudio torna a Chicago per una seria di concerti assieme a Max Ionata, Maurizio Rolli e Nicola Angelucci; a maggio è invece in Giappone assieme a Fabrizio Bosso per un mini tour del progetto Enchantment. Attualmente si esibisce al fianco di Giovanni Tommaso, Maria Pia De Vito, Battista Lena, Roberto Gatto, Enzo Pietropaoli, Francesco Bearzatti, Bebo Ferra, Fabrizio Bosso, Daniele Scannapieco, Lorenzo Tucci, Giovanni Amato, Max Ionata, Gaetano Partipilo, Nicola Conte, Dario Deidda, Nick "The Nightfly", Stefano Di Battista, Dario Rosciglione, Fabio Zeppetella, Alfredo Paixao, Israel Varela. Massimo Manzi, l’attività di Massimo Manzi come batterista inizia – a livello semi/professionale con alcune formazioni del Lazio (The Magicians, UT e altre) alla fine degli anni ’70. Autodidatta, ma cresciuto in un ambiente familiare musicalmente stimolante, frequenta per un anno i corsi jazz della Scuola Popolare di Musica Testaccio in Roma coi Bruno Tommaso, Michele Iannaccone ed altri. Trasferitosi poi nelle Marche, dove la musica diventa definitivamente la sua attività professionale, egli completa i suoi studi in buona parte da solo, ma anche frequentando varie Clinics nell’ambito della rassegna “Mister Jazz” a Ravenna, spesso ricevendo entusiastici commenti ed incoraggiamenti da docenti del calibro di Max Roach, Elvin Jones, Peter Erskine, Jack De Johnette, Steve Gadd ed altri. Nel 1979 effettua il tour nazionale del gruppo Jazz-Rock “AGORA“ (circa 20 date). Fonda alcune piccole formazioni jazz col chitarrista Augusto Mancinelli ed entra stabilmente nella big band “MARCHE JAZZ ORCHESTRA” diretta da Bruno Tommaso esibendosi in quasi tutti i più importanti teatri regionali. Negli anni successivi la Marche J. Orchestra amplierà il suo organico ed il raggio d’azione, ospitando illustri solisti fra i quali Renato Sennani, Giorgio Gaslini, Evan Parker, Giancarlo Chiaffini, Paolo Fresu, John Surman, Marcello Rosa. Le prime collaborazioni discografiche di Manzi sono pure legate all’attività con la M.J.O. Bruno Tommaso vuole Manzi alla batteria nel proprio primo album da solista “12 Variazioni su un tema di Jerome Kern” (ediz SPLASC-H). Vede poi la luce (per la Philology) nell’89 l’album DIES IRAE della Marche J.O. con ospite Gianluigi Trovesi. Già dai primi anni ottanta l’attività concertistica di Manzi è molto intensa, e la stampa inizia a notare le sue capacità. Oltre ad esibirsi abitualmente coi migliori talenti locali, diventa il batterista più richiesto per accompagnare noti solisti statunitensi nei concerti organizzati da e per “ANCONA JAZZ” o dalle stagioni concertistiche maceratesi. Fra questi grandi musicisti, alcuni dei quali purtroppo oggi scomparsi, vanno senz’altro menzionati Al Cohn, Tal Farlow, Lee Konitz, Al Grey, Eddie “Lockjaw” Davis, Earl Warren, Bobby Watson, Jimmy Knepper, Mike Melillo ed il “nostro” compianto Massimo Urbani. Nel 1985 Radio RAI organizza il concorso “LA COPPA DEL JAZZ” le cui fasi vengono trasmesse in diretta. Manzi vi partecipa col trio di Tomaso Lama (sodalizio tuttora vivo), che ottiene il miglior piazzamento per quel tipo di formazione. Negli stessi anni Manzi inizia una propria attività didattica, sia in privato che nell’ambito di centri culturali, come il “laboratorio g.r.a.t.i.s.” a Senigallia o la scuola Liviabella di Macerata, e successivamente presso negozi di musica come Vezzoso (Civit. Marche), Principi (MC) e Giocondi (S. Benedetto d. Tronto). La seconda metà degli anni ottanta lo vede più frequentemente attivo nei grandi centri come Milano, Bologna, Roma, Bari e per la prima volta nell’89 alla prestigiosa rassegna UMBRIA JAZZ col clarinettista Gabriele Mirabassi, insieme al quale effettua la prima propria sortita discografica in CD come “ELECTROACUSTIC QUARTET” per l’EGEA (allora denominata Quadrivium). Nell’ottobre del 1989 Manzi è ingaggiato per suonare nelle dirette televisive del noto Concorso canoro di Castrocaro Terme nell’Orchestra di Musica Leggera della RAI diretta da Fabio Frizzi. Nel settembre del 1990 il negozio specializzato in percussioni “Mokke’s” organizza al Teatro Smeraldo di Milano una vetrina dei migliori batteristi italiani del momento: il Mokke’s DAY. Partecipano, con la J CLASS Orchestra: Cuppini, Capiozzo, Calloni, Manzi, Gatto, Golino, Meyer . Tutto esaurito in teatro e grande risonanza dalla stampa specializzata. Sempre più richiesto come Sideman ma anche per collaborazioni più stabili, come quelle coi contrabbassisti Paolino Dalla Porta ed Ares Tavolazzi e col percussionista Ray Mantilla, Manzi inizia anche alcune collaborazioni da Endorser. Prima fra tutte quella ormai ventennale con la pistoiese UFIP, marchio leader nella produzione dei piatti musicali, poi con le ditte costruttrici di batterie come Tamburo, Le Soprano, Drum Sound, Sonor, X - Drum . Per vari anni Manzi appare come Performer di questi strumenti nelle fiere più importanti del settore, specialmente a Pesaro e Rimini. Aumentano i concerti in area romana, con Umberto Fiorentino, coi Lingomania, con l’orchestra BIG BANG di Mario Raja, con Steve Grossman, Carlo Loffredo, Maria Pia De Vito, i Guitar Madness, Sandro Satta etc. Non è facile tentare un riassunto dell’attività LIVE svolta da Manzi nel decennio ’90/’99, quasi sempre di alto spessore artistico. Mentre si intensificano e si capillarizzano naturalmente le numerosissime collaborazioni nazionali, iniziano trasferte europee, soprattutto in Spagna ed in particolare nei prestigiosi locali “Cova del Drac” in Barcellona e al “ Café Central” di Madrid. In collaborazione col pianista ivi residente Carlo Morena e col bassista Paolo Ghetti, Manzi contatta importanti musicisti coi quali collabora già in italia per esibirsi nella penisola iberica. Nell’arco di un triennio si esibiscono con la sezione ritmica appena menzionata: Paolo Fresu, Roberto Rossi, Flavio Boltro, Maurizio Giammarco, Enrico Rava e l’armonicista Alberto Borsari. In alcune occasioni la TVE spagnola riprende e trasmette i concerti, sempre seguiti con interessi dal pubblico e dalla stampa locale. Nel 1996 suona al festival di Nancy col pianista Armando Battiston, ed incide con alcuni “vecchi” compagni di viaggio come Augusto Mancinelli e Paolino Dalla Porta e nuovi talenti come Stefano Micarelli, Paolo Di Sabatino e Fabrizio Bosso. Nel 1999 un importante collaborazione col fisarmonicista Richard Galliano nel suo “Italian Trio” (comprendente anche Furio Di Castri al basso) porta Manzi a realizzare un’applaudita settimana di concerti al prestigioso “BLUE NOTE” di Tokyo, oltre ad una dozzina di concerti in giro per teatri ed auditorium italiani. Altri solisti stranieri di rilievo suonano con Manzi in varie occasioni: Dave Liebman, George Garzone, Phil Markowitz, Mike Mainieri, Art Van Damme, Benny Golson, Eddie Henderson… Ancora per la RAI va ricordato un ingaggio piuttosto prolungato nel 1997 per la trasmissione radiofonica “Stasera a Via Asiago”; in tale occasione Manzi suonò con la Italian Big Band, condotta da Marco Renzi .Nel 2000, su proposta della etichetta discografica WIDE, Manzi firma finalmente un suo progetto discografico . Già era stato leader di proprie formazioni ma in circostanze episodiche. L’album “QUASI SERA” raccoglie consensi più che buoni e vendite sopra la media del settore. Nello stesso periodo, sempre macinando chilometri per gli appuntamenti LIVE, si intensifica molto l’attività discografica, soprattutto per la “Philology”: col trio di Renato Sellani (col quale torna a suonare spesso nell’ambito di Umbria Jazz) a volte con “ospiti” come Irio De Paula, Gianni Basso, Fabrizio Bosso, Tiziana Ghiglioni… insieme all’estroso pianista Stefano Bollani e a Tavolazzi, Manzi realizza pure “FLASHBACK” con Rava e Basso ed il “Chapter 7” di una serie di incisioni italiane del mitico Phil Woods. Per la didattica va notato l’ingresso di Manzi nel corpo docente dei prestigiosi Seminari di Siena Jazz (tuttora vi è attivo), ed in quello del Corso Sperimentale di Jazz e Musiche Improvvisate del Nostro Tempo (triennio 2003-2005) al Conservatorio Martini di Bologna. Fra i concerti memorabili degli ultimi anni in Italia va ricordato senz’altro quello del 21 luglio 2003 per la XXX edizione di RAVENNA JAZZ al Teatro Alighieri col grande chitarrista statunitense Pat Metheny (al contrabbasso P. Dalla Porta). La collaborazione con l’esperto contrabbassista e compositore Giovanni Tommaso, in quartetto od in quintetto, porta ancora fuori dei confini nazionali il “drumming” di Manzi. Nel 2003 Heineken Jazz Festival a San Juàn nell’isola di Portorico, nel 2005 concerti in Messico (organizzati dal’IIC.) ed a Melbourne, e nel marzo 2006 a New York nel mitico jazz club “Birdland”. Questi ultimi due eventi sono stati patrocinati da Umbria Jazz. A proposito dell’Umbria, da alcuni anni Manzi è direttore artistico di una fortunata rassegna che si svolge a Gubbio, e si intitola GUBBIO NO BORDERS. Nel corso degli anni Manzi vi ha proposto molte realtà più o meno note del miglior jazz italiano a fianco di qualche artista straniero. Massimo Moriconi, nato a Roma nel ‘55, inizia a suonare il basso all’età di 13 anni. Dopo studi classici presso il Conservatorio ”L. Refice” di Frosinone inizia un’intensa attività di side man in prestigiose formazioni italiane e internazionali. Dalle prime esperienze con i pionieri del jazz italiano come Marcello Rosa, Romano Mussolini, Armando Trovajoli, Nicola Arigliano, Lelio Luttazzi, la carriera di M.M. va avanti in costante accelerazione, arrivando a collaborazioni indimenticabili, in tourneè e dischi, con nomi del calibro di: Sestetto Valdambrini/ Piana, Saxes Machine, Trio E. Pieranunzi, F. D’Andrea, Tullio de Piscopo, Isoritmo, Gianni Basso, R. Sellani duo, Trio di Eddy Palermo, Trio Dado Moroni, Massimo Urbani, Tankyo band, R. Fassi quartet, Flavio Boltro, Paolo Fresu, E. Rava, Maurizio Giammarco quartet, Trio D. Rea, G. Coscia, G. Tommaso Big band, Marcello Rosa, Romano Mussolini, Lelio Luttazzi, Armando Trovajoli sestetto, Aldo Romano, Nicola Arigliano quartet, Gianni Coscia. Si sono avvalsi della sua collaborazione in concerti e dischi jazzisti stranieri come: L. Konitz, J. Griffin, P. Woods, R. Briant, T. Farlow, B. Brookmayer, M. Louis, J. Newman, K. Clarke, S. Nistico, B. Bailey, B. Freeman, C. Baker, P. Hutcho, A. Zoller, B. Clayton, B. Butterfield, J. Owens, H. Singer, K. Davern, P. Candoli, V. Ponomarev, G. Bertoncini, D. Goigowic, F. Ambrosetti, Don Moye, B. Smith, M. Melillo, B. Cobham, S. Grossman, U. Green, T. Tielemans, B. Auger, B. Kessell, A. Sheep, O. Parlan, S. Turré, Ralph Towner, L. Tabakin, B. Moover, G. Smulyan, K. Wheler, etc. In questi anni Massimo partecipa ad importanti rassegne e festival di jazz come Madrid, Alassio, Umbria Jazz, S. Anna Arresi, Eddie Lang, Pompei, Pescara, Clusone, Nizza, Ancona, Ravenna, Caveau du Jazz (Lione), Milano, Praga etc. Dall’80 all’89 è stato il bassista dell’orchestra dei ritmi leggeri della RAI di Roma. In questo periodo ha avuto modo di suonare per autentici miti come Jerry Lewis (Tour italiano ‘84), Mirelle Matieu, Liza Minnelli etc., sotto la direzione di B. Canfora, G. Ferrio, P. Calvi, R. Pregadio etc. Ha inciso colonne sonore per film con compositori e direttori di fama mondiale come E. Morricone, A. Trovajoli, L. Bachalov, R. Ortolani, N. Piovani, P. Piccioni etc. Svolge una intensa attività come side man in sala di registrazione (ha registrato circa 200 tra dischi e CD ); ha realizzato 3 dischi come leader: “Bass in the sky” con E. Pieranunzi e B. Biriaco, “Full” con M. dei Lazzaretti, F. Ventura, C. Pizzale, M. Carrano, E. Gentile, “Trio & guests” con M. Giammarco, O. Valdambrini, S. Sabatini, C. Mastracci, F. Ventura, G. Ascolese. Nel 2000 il quarto disco “D’improvviso” con ospiti quali Mina, Concato, P. Woods, E. Marienthall, D. Rea, E. Bandini etc. Le sue doti di eclettismo lo rendono particolarmente richiesto anche nel mondo della musica leggera: registra per Rossana Casale, Fiordaliso, Scialpi, F. Bongusto, F. Califano, J. Holiday, F. Mannoia, Mietta, Audio 2, Steven Slaschk, C. De Sica etc. Tra le collaborazioni più durature spiccano quella con MINA (dall’83 ad oggi è il bassista di tutte le sue produzioni) e quella con Fabio Concato (dal ‘93 ad oggi). Nel 1995 vince il referendum nazionale di Guitar Club come miglior contrabbassista e come miglior bassista di sala di registrazione. Nel ‘96 vince il referendum della rivista “Chitarre” come miglior bassista Jazz-fusion. Renzo Ruggieri, nasce a Roseto degli Abruzzi e studia sin da piccolo la fisarmonica in ambito privato fino al diploma in pianoforte jazz al CPM di Milano con il grande pianista Franco D'Andrea. Si occupa di Italian Jazz con progetti che vanno dal Solo alla sua Orchestra, con i quali ha svolto innumerevoli concerti in quasi tutto il mondo (Russia, USA, UK, Cina, Brasile, Messico, Germania, Spagna, etc). Si è esibito in prestigiosi palcoscenici come l'Arena di Verona, Shanghai Grand Theater, Teatro Ariston di Sanremo, Gnessin Hall di Mosca, Teatro Olimpico di Vicenza, White Hall di San Pietroburgo, Teatro dell'Opera di Roma, etc. Il primo a realizzare CD completamente improvvisati con la sua seconda anima il “Solo Accordion Project”. È stato direttore artistico di importanti festival come il Pineto Accordion JF, il Dolci Romori JF e attualmente dell'Accordion Art Festival di cui è anche ideatore. Nel 2009 gli viene conferito dal Festival Internazionale di Castelfidardo il premio la "Voce d'Oro", già assegnato ad Richard Galliano, Gorni Kramer, Astor Piazzolla, Art Van Damme, etc. Nel 2013 riceve il "Silver Disk" dalla prestigiosa Gnessin Akademy di Mosca. I suoi CD "Inni d'Italia e "Collection" hanno vinto il prestigioso Orpheus Award come migliori CD dell'anno per fisarmonica Jazz. Decine le sue pubblicazioni fra CD, composizioni e testi didattici. Ha scritto inoltre musiche di scena per opere teatrali fra cui il “Il Ratto di Proserpina” di R. San Secondo (Teatro Greco-Romano di Taormina, 1997), “La Leggenda del Fiore di Lino” di Stipo/Del Giudice (Teatro dell'Opera di Roma, 2001) e “Van Gogh e Tutankhamen” di Marco Goldin (Teatro Olimpico di Vicenza, 2013) e molte altre opere. Renzo è il primo fisarmonicista a pubblicare e creare una didattica moderna per fisarmonica jazz. Svolge intensa attività didattica con una originale filosofia di lavoro utilizzata dal Club Voglia d'Arte, da lui fondato e seguito da diverse scuole sul territorio italiano. Ha insegnato nei conservatori di Cosenza, Teramo, Castelfranco Veneto e tenuto molti seminari internazionali (dal Canada, Russia, Usa, Cina, etc.). I suoi allievi hanno vinto i più importanti concorsi internazionali (CIA, CMA, Castelfidardo, Ikaalinen, etc.) e molti già svolgono attività didattica, concertistica e discografica. Insegna corsi avanzati di fisarmonica moderna e jazz nella sua Accademia Musicale Voglia d'Arte che include un piccolo studio digitale e l’etichetta discografica Voglia d’Arte Production. Ha collaborato con Ellade Bandini, Fabrizio Bosso, Antonio Calenda, Sergio Caputo, Gianni Cazzola, Franco Cerri, Stefano Cocco Cantini, Gabriele Cirilli, Roberto Colombo, Gianni Coscia, Simone Cristicchi, Paolo Damiani, Bruno De Filippi, Mauro De Federicis, Tullio De Piscopo, Piera Degli Esposti, Paolo Di Sabatino, Dolcenera, Umberto Fabi, Fiorello, Roberto Gatto, Marco Goldin, Tonino Guerra, Monica Guerritore, Mark Harris, David Haughton, Roberto Herlitzka, Flavio Insinna, Linda, Judith Malina, Massimo Manzi, Frank Marocco, Germano Mazzocchetti, Piero Mazzocchetti, Ron, Morgan, Massimo Moriconi, Gino Paoli, Lino Patruno, PFM, Nicola Piovani, Peppino Principe, Enrico Rava, Danilo Rea, Davide Riondino, Antonella Ruggiero, Michael Supnick, Ares Tavolazzi, Art Van Damme, Ernesto Vitolo, Marco Zurzolo. Il progetto Suono Italiano è realizzato grazie al contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo. Informazioni: Il CIDIM promuove il progetto Suono Italiano in collaborazione con enti e organizzazioni all'estero.
Martedì 23 maggio 2017, ore 19.00
Teatro della casa d'Italia dell'IIC d'Istanbul, Meşrutiyet Caddesi no:75, Istanbul - Turchia |
Dati ente organizzatore
INDIRIZZO: via della Giuliana 32 - 00195 - Roma - RM - Italia
TELEFONO: +39 06 99341536
CELL: +39 335 8336732