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Stoccolma - Svezia: Duo Attademo Gramaglia - Suono Italiano 2017
Giovedì 11 maggio 2017, ore 19.00 - Duo Attademo Gramaglia - Luigi Attademo, chitarra - Simone Gramaglia, viola. In collaborazione con l'IIC di Stoccolma.










Programma:
J.S. Bach (1685-1750)
Sonata BWV 1020
I. Allegro moderato
II. Adagio
III. Allegro

Carlo Galante (1959)
da Quattro stasimi per Andromeda
- Andromeda
- Perseo e il mostro

Niccolò Paganini (1782- 1840)
Sonata MS26 n.3 op.2
Adagio Maestoso
Andantino galantemente

Sonata Concertata MS2 (dall'originale per violino e chitarra)
I. Allegro spiritoso
II. Adagio assai espressivo
III. Rondeau
°°°°°

Franz Schubert (1797-1828)
Sonata l'Arpeggione D821 (dall’originale per Arpeggione e Fortepiano)
I. Allegro moderato
II. Adagio
III. Allegretto


La musica di Bach si è prestata sempre a migrare da uno strumento all’altro, ed è lo stesso Bach che ci offre versioni differenti della sua musica originariamente, composta per uno strumento e adattata per un altro. Questa Sonata originalmente scritta per flauto e cembalo, ha conosciuto molte interpretazioni e in epoca moderna è stata attribuita al figlio di Bach, Carl Philip Emanuel. La versione per viola e chitarra mantiene la tessitura dello strumento solista come anche la parte del cembalo “obbligato”, ossia non solamente di accompagnamento ma con parti concertanti in dialogo con il solista. L’opera di Carlo Galante è espressamente scritta per il duo Attademo-Gramaglia. E’ un’opera che ha diversi quadri, ispirata al mito greco di Andromeda. L’elemento narrativo dunque prevale fino portare gli strumenti a interpretare i caratteri e i sentimenti dei personaggi della storia. Qui sono proposti i due momenti finali, che descrivono la protagonista Andromeda e la usa liberazione da parte di Perseo. La sonata Concertata, scritta nei primissimi anni dell’Ottocento, è la prova di quanto Paganini fosse già un compositore pronto a concepire una composizione di vaste proporzioni di genere cameristico, dedicata ai due strumenti di cui lui era eccellente esecutore. E' noto infatti che Paganini - oltre a essere il violinista che tutti conoscono - fu un grande chitarrista, E per tale strumento scrisse moltissime opere. Nello stesso tempo ricordiamo come Paganini fece uso per alcuni suoi concerti di una particolare viola (da Paganini detta "controviola"), di fatto era una viola di dimensioni maggiori con l'aggiunta di una quinta corda. Riproporre quindi alcune composizioni scritte per violino e chitarra come la Sonata concertata - dove Paganini mette da parte il carattere prettamente virtuosistico e sperimentale di alcune sue opere più significative - va incontro all'esigenza che lo stesso Paganini mostrò alla sua epoca, quando sperimentò strumenti di maggiori dimensioni per ottenere un suono più cantabile e più profondo di quello che gli consentiva il violino. Anche la Sonata di Schubert D821 nasce per uno strumento sperimentale, l'Arpeggione - un ibrido pensato dal Johann Georg Staufer, costruttore viennese di chitarre, come sintesi tra uno strumento ad arco e una chitarra- che attualmente è sostituito dalla viola o dal violoncello. La sensibilità per la chitarra di Schubert - pur non essendosi incarnata in nessuna opera, eccezion fatta per l'accompagnamento di qualche lieder - è nota (ne possedeva una alla sua morte, quando non poteva permettersi più un pianoforte), e la struttura dell'accompagnamento pianistico di questa Sonata permette alla scrittura chitarristica di rendere a pieno le sfumature schubertiane.


Biografie:
Il DUO ATTADEMO GRAMAGLIA si forma nel 2012 dall’idea dei due artisti di unire le sonorità uniche ed affascinanti di viola e chitarra in una formazione che possa esaltarne, oltre alle peculiarità timbriche, anche l’aspetto cameristico, grazie ad una fusione e ad un bilanciamento naturali. Questo permette di esplorare un repertorio molto vasto, da Bach ai contemporanei, e di apprezzarne gli aspetti musicali e strutturali più profondi, grazie proprio alla naturalezza con cui i due strumenti riescono a dialogare tra loro.

Luigi Attademo inizia la sua parabola artistica laurendosi terzo al “Concours International d’Exécution Musicale” di Ginevra del 1995. Nato nella scuola del chitarrista-compositore Angelo Gilardino, conta tra i suoi maestri Giovanni Guanti, Julius Kalmar, Alessandro Solbiati, Emilia Fadini. Laureato in Filosofia con una tesi sull’interpretazione musicale, ha registrato più di dieci CD, tra cui monografie dedicate alle Sonate di Domenico Scarlatti, a J. S. Bach, alle opere inedite ritrovate nell’Archivio Segovia e ai Quintetti di Luigi Boccherini. Dedica la gran parte della sua attività alla musica da camera e a progetti monografici, tra cui la recente registrazione integrale delle Suites per liuto di Bach (pubblicato nel 2011 per la Brilliant Classics) e un progetto su Paganini e la musica contemporanea. Tra i suoi recenti progetti, la pubblicazione dell'antologia e del CD con le musiche contemporanee per chitarra dedicate a Paganini (Ed. Sinfonica) e l'integrale delle opere di Niccolò Paganini per chitarra sola per la prima volta suonate integralmente su una chitarra dell'epoca (Brilliant, 2013). Nel 2014 la rivista Amadeus ha dedicato a lui il numero di maggio con la pubblicazione di un CD monografico su Fernando Sor. Nel 2015 ha riproposto in Italia l’impegnativa opera di Hans Werner Henze, El Cimarrón. E’ docente attualmente presso ISSM G. Donizetti di Bergamo e collabora abitualmente con HEM di Ginevra e Losanna.

Simone Gramaglia è il violista del Quartetto di Cremona, ensemble con cui da quindici anni suona in tutto il mondo. Come solista si e’ esibito con diverse orchestre eseguendo la Sonata per la Gran Viola di N. Paganini ed e’ considerato uno dei violisti di riferimento della sua generazione. Dal 2012 suona in duo con il chitarrista Luigi Attademo. Tra le collaborazioni artistiche più belle quelle con Andrea Lucchesini, Lawrence Dutton e Jamie Walton. Suoi maestri sono stati Mikhail Kugel, Bruno Giuranna e Yuri Bashmet. Grande ispirazione ha avuto dal confronto con il suo mentore e amico Hatto Beyerle. Docente di Quartetto d’archi all’ Accademia Stauffer di Cremona e del corso di viola e quartetto di Master4Strings, tiene masterclass in tutta Europa. Tiene la rubrica “L’Angolo del Quartetto” su Archi Magazine e studia Filosofia presso l’ Università di Genova.


Il progetto Suono Italiano gode del contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo.

Giovedì 11 maggio 2017, ore 19.00
Sede dell'Istituto Italiano di Cultura, Gärdesgatan 14, Stoccolma - Svezia


Dati ente organizzatore
INDIRIZZO: via della Giuliana 32 - 00195 - Roma - RM - Italia
TELEFONO: +39 06 99341536
CELL: +39 335 8336732