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Ankara - Turchia: Suono Italiano 2016
In collaborazione con l'IIC di Ankara e l'Università ODTU di Ankara Programma: Mario Gangi “Inediti” dedicati a Salvatore Lombardi Mario Gangi (1923-2010) è stato uno dei massimi chitarristi italiani del Novecento. La sua attività di interprete si è sviluppata sia nel campo della musica classica che in quello della musica leggera, e in entrambi egli ha affermato gli aspetti peculiari della sua personalità artistica. Formatosi nell'ambiente musicale romano, si giovò di una preparazione musicale assai poco comune tra i chitarristi dell'epoca: infatti, dopo aver appreso la tecnica chitarristica da suo padre Alfredo, si diplomò in contrabbasso e studiò armonia con Cesare Dobici, insegnante al Conservatorio di Santa Cecilia. La solidità della sua formazione, unita alle sue doti eccezionali, fecero di lui, in campo chitarristico, un campione di professionalità, capace di prodursi ai microfoni della radio nazionale in trasmissioni dirette, con impeccabile disinvoltura. Negli anni in cui Segovia, insediato all'Accademia Chigiana di Siena, dominava la scena della chitarra, Mario Gangi fu uno dei pochissimi chitarristi italiani capaci di mantenere, sia nello stile interpretativo che nelle scelte di repertorio, un profilo autonomo, e di sostenere con autorità le proprie convinzioni. Gli si deve, ad esempio, la prima esecuzione moderna del Concerto op. 30 di Mauro Giuliani, che egli presentò alla radio nazionale nel 1954, in una versione elaborata dal compositore Ennio Porrino (1910-1959). La revisione della parte solistica elaborata da Mario Gangi servì non soltanto per la prima esecuzione, ma venne adottata da tutti gli interpreti per almeno vent'anni, cioè fino al recupero del testo integrale effettuato da Ruggero Chiesa. L'iniziativa di riportare il Concerto di Giuliani in piena luce rifletteva le convinzioni di Gangi sul valore della musica italiana per chitarra del secolo XIX, in rispettoso dissidio rispetto a quelle segoviane. La sua collaborazione con Ennio Porrino diede luogo a un altro risultato di importanza storica: il compositore sardo, infatti, compose nel 1953 uno splendido Concerto dell'Argentarola per chitarra e orchestra, del quale Mario Gangi fu il degnissimo primo interprete, sia per la radio italiana che per la stagione dei concerti dell'Angelicum di Milano. Il contributo che Porrino offrì al repertorio chitarristico non è ancora stato valorizzato in misura corrispondente ai suoi meriti, ma l'ascolto della registrazione che egli diresse, avendo Mario Gangi al suo fianco quale solista, è tuttora in grado di rispondere alle attese degli ascoltatori più esigenti, e merita quindi un pieno recupero. Di grande rilievo fu la partecipazione di Mario Gangi alla genesi di altre ragguardevoli composizioni quali Ode super Chrysaea Phorrninx di Roman Vlad (1919-2013), un ampio brano per chitarra concertante e orchestra che egli eseguì con l'Orchestra Filarmonica di Berlino, e Nuncper chitarra sola di Goffredo Petrassi, che fu pubblicato dalle edizioni Suvini Zerboni con la diteggiatura di Gangi (richiesta fiduciariamente dall 'autore). Accanto alla sua apprezzata militanza nel repertorio classico e contemporaneo, Gangi collocò senza il minimo pregiudizio il suo disinvolto impegno nell'esecuzione di brani di musica leggera (scegliendo ovviamente quelli scritti da autori di indiscutibile merito, quali Carlo Alberto Rossi, il cui brano intitolato Stradivarius Gangi fece amare agli ascoltatori della radio italiana), e anzi si spese con continuità in un duo con il cantante e chitarrista Fausto Cigliano, proponendo il repertorio della canzone napoletana in fantasiosi e coloriti arrangiamenti. Gangi fu uno dei primissimi docenti di chitarra a entrare in servizio nei Conservatori: dapprima a Napoli (Conservatorio di San Pietro a Majella) e poi a Roma, al Conservatorio di Santa Cecilia, dove fondò e sviluppò quella che è oggi nota come "scuola chi tarristica romana", alla quale si sono formati maestri di diverse generazioni. Il suo impegno didattico si manifestò anche nella pubblicazione del "Metodo" in tre volumi (Edizioni Ricordi), l'ultimo dei quali contiene una raccolta di Studi che - oltre al loro valore formativo - costituiscono anche il maggior esito raggiunto dall'autore in campo compositivo. Come compositore, Mario Gangi predilesse forme brevi e legate alla tradizione, scrivendo brani dai quali emerge la sua finezza di armonista e la sua eclettica frequentazione di diversi mondi musicali: il tutto, sempre all'insegna del buon gusto e della perfetta aderenza ai valori idiomatici della chitarra. A conclusione di queste note, mi sembra doveroso segnalare, facendo ricorso alla memoria (in assenza di fonti scritte), l'efficacissimo commento musicale che Gangi compose per accompagnare la voce calda e suadente del grande attore Arnoldo Foà nella recitazione di alcune poesie di Federico Garcia Lorca (tradotte in italiano da Carlo Bo). Quelle piccole musiche fecero del disco Cetra dei primi anni Sessanta un gioiello per la folta platea dei lettori del poeta spagnolo, proprio nell'epoca in cui stavano iniziando le ricerche dei giornalisti e degli storici intorno alla tragica e oscura vicenda del suo assassinio. Sarebbe giusto e bello ritrovarle e darle alle stampe. Mario Gangi (1923-2010) Suite spagnola per flauto e chitarra Andalusa Fandango Sevillana Mario Gangi (1923-2010) Fabulae per flauto e chitarra Maurice Ravel (1875-1937) Pavane pour une infante défunte * trascrizione di Mario Gangi per flauto e chitarra George Gershwin (1898-1937) Someone to watch over me Summertime Preludio Love is there to stay * trascrizione di Mario Gangi per flauto e chitarra Mario Gangi (1923-2010) A Michela per flauto e chitarra Mario Gangi (1923-2010) Suite Italiana per flauto e chitarra Saltarello romano Aria abruzzese Tarantella Gioacchino Rossini (1792-1968) Tarantella per flauto e chitarra * trascrizione di Mario Gangi Biografie: Salvatore Lombardi, definito dalla critica come “l’uomo che dà voce al flauto in Italia”, Salvatore Lombardi è un artista poliedrico che affianca alla carriera concertistica, quella di didatta e direttore artistico di iniziative flautistiche di livello internazionale. Dopo gli studi svolti presso il prestigioso Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, sotto la guida di Ferdinando Staiano, si è perfezionato con autorevoli solisti e didatti fra cui Severino Gazzelloni, Maxence Larrieu e Glauco Cambursano. Vincitore di diversi Concorsi nazionali ed internazionali, è fra i più attivi interpreti di musica moderna e contemporanea e svolge un’intensa attività concertistica in tutto il mondo, nelle sale più prestigiose. Ha collaborato, in qualità di solista, con importanti Orchestre internazionali e affiancato celebri solisti internazionali. Dedicatario di oltre 100 composizioni di importanti autori italiani e stranieri, fra cui D. Anzaghi, E. Avitabile, H. Baumann, A. Gilardino, M. Gangi, D. Remigio, D. Zanettovich. Ha registrato numerosi dischi per le case discografiche Suonare Records, Niccolo, Kicco Classic, Wheel Records, Musikstrasse, Philarmonia e tenuto recital per Radio Uno, Radio Due, Radio Tre, Radio Vaticana, RSI e varie Televisioni di Stato. Attualmente titolare della cattedra di flauto presso il Conservatorio Statale di Musica “Domenico Cimarosa” di Avellino, è regolarmente invitato a tenere seminari e masterclass dalle maggiori associazioni ed istituzioni mondiali. Ideatore di importanti iniziative musicali in tutta Italia da oltre 25 anni, è stato insignito di diversi premi alla carriera: “Premio Papa Giovanni Paolo II” nel 2008 e “Premio Internazionale Cimarosa” nel 2011, per la sua attività con la rivista Falaut, Premio alla carriera “Laszlo Spezzaferri” nel 2013. Inoltre, il sodalizio artistico con il chitarrista Piero Viti, con il quale svolge un’intensa attività artistica, lo ha portato a ricevere il premio alla carriera “Città di Fiuggi” nel 2011 e il “Premio Cimarosa” nel 2012 per aver affrontato le maggiori pagine della letteratura per flauto e chitarra contribuendo, con proprie ricerche, alla riscoperta di importanti capolavori del passato divenuti parte integrante della letteratura relativa a questa formazione. È presidente dell’Associazione Flautisti Italiani, ideatore e fondatore della rivista “Falaut”, considerata, dalla critica internazionale, fra le più complete ed interessanti apparse nel panorama mondiale negli ultimi anni, direttore artistico della collana editoriale "Falaut collection", del “Falaut Festival”, di “Flautomania”, del Concorso Flautistico Internazionale “Severino Gazzelloni”, del “Falaut Campus”, recentemente insignito della Medaglia della Presidenza della Repubblica per il suo alto valore artistico e culturale. È responsabile, inoltre, di una sua collana dedicata al flauto edita da Curci. Promotore instancabile del flauto e della musica, Salvatore Lombardi rappresenta un punto di riferimento per i flautisti italiani, soprattutto giovani, poiché attraverso le sue prestigiose iniziative fornisce loro irripetibili occasioni di formazione e crescita. Giulio Tampalini, vincitore di alcuni dei maggiori concorsi internazionali di chitarra, a cominciare dal primo premio al Concorso “Narciso Yepes” di Sanremo (presidente della giuria Narciso Yepes), al T.I.M. di Roma nel 1996 e nel 2000 e al “De Bonis” di Cosenza, fino ai premi ottenuti al “Pittaluga” di Alessandria, al “Fernando Sor” di Roma e al prestigioso “Andrès Segovia” di Granada, tiene concerti da solista e accompagnato da orchestre sinfoniche in tutta Italia, Europa, Asia ed America, figurando in importanti rassegne concertistiche e nei maggiori festival musicali. Nel 2001 ha partecipato al Concerto di Natale in Vaticano in onore del Papa. Numerose sono le sue collaborazioni musicali, tra cui quella con le prime parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Nel 2003 il suo doppio CD “Francisco Tarrega: Opere complete per chitarra” (Edizioni Concerto) è stato premiato con la Chitarra d’Oro al VI Convegno Internazionale di Chitarra di Alessandria come miglior CD dell’anno. Un altro progetto discografico prevede l’incisione dell’opera omnia per chitarra di Mario Castelnuovo-Tedesco in cinque volumi. I primi tre volumi sono già in commercio e contengono le opere chitarristiche del primo periodo del compositore fiorentino (Sonata, Capriccio Diabolico, Tarantella, Aranci in fiore, Variazioni attraverso i secoli), la raccolta completa delle Greeting Cards e la serie integrale dei 24 Caprichos de Goya. Tra i numerosi CD che ha pubblicato si segnalano: il “Concierto de Aranjuez” di Joaquin Rodrigo per chitarra e orchestra, registrato con l’Orchestra del Festival Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli”, le opere per chitarra di Angelo Gilardino composte tra il 2002 e il 2005, tra le quali figura il “Colloquio con Andrés Segovia”, la raccolta completa delle Sei Rossiniane di Mauro Giuliani, il Concerto n. 1 op. 99, il Quintetto op. 143 e il Romancero Gitano di Mario Castelnuovo-Tedesco, registrati con l’Orchestra Haydn di Bolzano, l’opera completa per chitarra di Miguel Llobet e un DVD contenente tutte le opere per chitarra sola di Heitor Villa-Lobos, progetto realizzato per la prima volta al mondo su video. Recentemente è uscito un suo CD allegato alla rivista Suonare news interamente dedicato al repertorio spagnolo. Innumerevoli sono le opere di compositori contemporanei a lui dedicate. Giulio Tampalini è docente di chitarra presso il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria ed è regolarmente invitato a tenere corsi e masterclass in tutta Italia e all’estero. Recentemente si è esibito in Cina da solista con l’Orchestra Sinfonica di Wuhan eseguendo i maggiori concerti italiani per chitarra e orchestra. Suona chitarre del liutaio inglese Philip Woodfield. Nel 2014 gli è stato conferito a Milano il Premio Nazionale delle Arti e della Cultura.
Mercoledì 23 marzo 2016, ore 20.00
ODTÜ KKM A Salonu, Ankara - Turchia |
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