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RASSEGNA STAMPA MUSICALE
Il sole 24 Ore: Mozart nel catino romano
A fine spettacolo, atteso e festeggiato più di tutti, compariva in scena su una carrozzella Franco Zeffirelli, alzato in piedi per pochi minuti e abbracciato da tutti i cantanti, e poi teatralmente risieduto. Magnetico, col carisma scenico dei grandi. Il suo Don Giovanni illustra la storia della folle giornata con una serie di quadri affollatissimi, di impatto pittorico, enfatizzati da una superba architettura barocca, di un gigantesco portale sivigliano. Ma al di là del fasto, dei costumi preziosi, delle luci cangianti, nei confronti di Mozart, la regia denucia due limiti: non ci porta mai facilmente a identificare il libertino, confuso tra la folla brulicante, e soprattutto non lo lascia mai solo. Nemmeno quando alla finestra canta la sua ultima metafisica Serenata. Don Giovanni è senza meta. Senza possibile tregua. Ma soprattutto Don Giovanni è solo. In teatro, di tutti, il più solo. |