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INTERVISTE
8 luglio 2013: un'opera da guinness dei primati - intervista al compositore Girolamo Deraco
Lo intervistiamo dopo il successo ottenuto in Ungheria al Festival internazionale dell'opera che si svolge a Miskolc. La sua opera Taci ha ottenuto il primo posto exequo. Quanto le sue esperienze personali di vita e di lavoro la influenzano sull'attività di compositore? Sicuramente le emozioni di tutti i giorni e le esperienze personali "toccano" la mia emotività e fanno sì che questa possa influenzare il mio sentire. Scrivere musica è sicuramente un’esperienza unica, umanamente molto forte. Per questo mi sento un uomo fortunato che fa un lavoro bellissimo che mi mette in contatto con tante persone, culture e musicisti di ogni genere. A quali modelli o figure di compositori fa riferimento e come possono essere rintracciati nelle sue composizioni? Non ho una figura specifica alla quale sono particolarmente legato ma semmai più compositori, e sono sicuramente quelli che hanno influenzato tutto il secolo passato. Può raccontare ai nostri lettori la genesi di Taci, l'opera premiata al Festival Internazionale dell'opera di Miskolc del 2013? Ero a Berlino per un concerto lo scorso gennaio, mi trovavo in metropolitana per raggiungere il luogo dove avrebbero suonato il mio pezzo, ad un certo punto su un cartellone c’era scritta questa frase: “…der moment, in dem musik alles ist!” (…il momento, nella musica è tutto!). La settimana dopo era a Malta e nasceva “Taci”, un’opera di 8 secondi di suono. Dopo anni di ricerca e sperimentazioni nel campo del teatro musicale, con “Taci” credo e spero di essere riuscito a creare, nella mia produzione, un concept che possa a sua volta scatenare nell’ascoltare aspettativa, la curiosità musicale di un “presente” che passa e va verso un “futuro” che deve arrivare, ma vista la brevità di questa opera, il “futuro” diventa “presente” nello stesso momento. Con un gesto musicale-teatrale fortissimo come “Taci”, non sono solo gli 8 secondi di teatro che scateneranno emozione… ma anche il silenzio che si costruirà subito dopo… Quale è stata la risposta del pubblico che ha partecipato alla serata da guinness dei primati per aver ascoltato l'opera 17 volte con altrettante variazioni sceniche? La prima esecuzione dell'opera (che potremmo chiamare "Tema") che è valsa anche per il record (il cronometro si è fermato in 00:00:08,280) è stata dirompente sul pubblico, poiché nella partitura il tempo di durata è indicato in "8 secondi di suono più tutto il silenzio possibile". "Tutto il silenzio possibile" lo si ottiene con l'immobilità degli artisti (cantante, direttore e orchestra). Alla fine della "prima" qualcuno ha accennato un timido applauso… ma attraverso l'immobilità degli artisti si è bloccato subito tutto. Per circa venti secondi in teatro c'è stato un silenzio glaciale, fino a quando la cantante, la soprano Röser Orsolya Hajnalka non ha mosso gli occhi per guardare il direttore… allora è scattato l'applauso. Le seguenti versioni di regia di Aczél András (costruite in maniera eccezionale), sono state due cicli di 8 "variazioni". Il primo ciclo di 8 psico-drammi e il secondo ciclo di 8 versioni comiche. Dopo la prima del "Tema" è stato un crescendo di risate, sopratutto le seconde 8 dove il regista ha dato delle visioni veramente esilaranti alla quale il pubblico non ha resistito dal trattenere delle fragorose risate… Quando non scrive ascolta musica e di che genere? Personalmente non ho un genere a cui sono affezionato, mi piace la musica e cerco di ascoltare più cose possibili poiché è un arricchimento continuo. La buona musica esiste in tutti i generi, come la cattiva musica... Progetti futuri? Ci sono diversi importanti concerti che mi aspettano a breve. La nuova commissione del Tiroler Festspiele Erl 2013, un omaggio a Wagner dal titolo “Abenddämmerung” per ensemble. Un trio per flauti dal titolo “Erinnern” che verrà eseguito in prima assoluta a Cosenza e poi al Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano. “Fugitive” per chitarra sola al Teatro Marcello di Roma, nonchè la prima assoluta per contrabbasso solo “Wild rock” a Tijuna in Mexico con Claus Alexander Freudenstein. In più uno spettacolo per sole percussioni con il percussionista Matteo Cammisa, che fa parte di una lunga ricerca e sperimentazione nel campo del teatro musicale, con testi della librettista Debora Pioli. Ringraziamo Girolamo Deraco, per averci raccontato di questa ultima esperienza e gli auguriamo altri grandi successi da poter condividere con i nostri utenti sia della Banca Dati dei Compositori Italiani che del nostro portale e naturalmente per la musica "tutta". Giusy Colello, Anna Rita Pappalardo, Caterina Santi |