RASSEGNA STAMPA MUSICALE



Comunicato Stampa: “80 ANNI SUONATI”: SI APRE L’OTTANTESIMA STAGIONE DI CONCERTI DELL’ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
“80 ANNI SUONATI”: SI APRE L’OTTANTESIMA STAGIONE DI CONCERTI DELL’ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI Inaugurazione al Teatro Dal Verme di Milano il 10 e il 12 ottobre con il celeberrimo pianista Mikhail Pletnëv interprete del Rach3

Da ottobre 2024 a maggio 2025 tante star per festeggiare il traguardo dell’istituzione milanese, la prima a ripartire dopo la guerra nel 1945 e dopo la pandemia nel 2020. È un traguardo molto importante quello che l’Orchestra I Pomeriggi Musicali festeggia con la prossima stagione: quella 2024/2025 sarà infatti l’ottantesima e si svolgerà da ottobre a maggio con 23 programmi settimanali per i consueti concerti del giovedì sera (ore 20) e del sabato pomeriggio (ore 17) al Teatro Dal Verme, cui si aggiungono alcuni appuntamenti “in anteprima”, cioè le prove generali aperte del giovedì mattina (ore 10). L’inaugurazione della stagione n. 80 è fissata per giovedì 10 ottobre alle ore 20 (con replica sabato 12 alle ore 17) con un concerto affidato a uno dei più grandi pianisti del nostro tempo, Mikhail Pletnëv impegnato nel celebre Terzo concerto di Rachmaninov. Sul podio Ryan McAdams che, nella seconda parte, dirigerà L’oiseau de feu di Stravinski nella versione del 1945 – stesso anno di fondazione dei Pomeriggi Musicali – preparata dallo stesso compositore. Si apre anche la rassegna per gli under30 Altri pomeriggi con aperitivo al Teatro Dal Verme dalle ore 18.45 e incontro con gli artisti. «Il compito degli artisti oggi – scriveva nel 1945 Ferdinando Ballo, fondatore insieme a Remigio Paone dei Pomeriggi Musicali – non è più quello di difendersi e straniarsi bensì quello di ricercare quei punti di contatto e di simpatia tra la loro espressione e la gente. Perché ciò si compia occorre che gli artisti tornino ad essere uomini tra gli uomini, accettando l’impegno della propria missione: essere lo specchio della coscienza di tutti, essere l’espressione viva e tangibile della nostra umanità nelle sue forze più nuove e vive». Il direttore generale e artistico Maurizio Salerno torna quindi alle origini per festeggiare il traguardo delle 80 stagioni, «raggiunto grazie all’ininterrotta staffetta generazionale dei tanti professori d'orchestra che si sono avvicendati ai leggii, dimostrando che la scintilla originaria dalla quale è nata la nostra orchestra è ancora pienamente attuale. Nel continuo rinnovarsi di quello spirito pionieristico, anche la Stagione n. 80 continuerà a presentare repertorio classico e nuove creazioni, pagine più rare accanto a titoli molto amati, celebrità della scena concertistica internazionale e giovani virtuosi, secondo la visione indicata dai nostri fondatori, che omaggeremo eseguendo nel concerto inaugurale una pagina di Stravinskij – compositore presente sin dal debutto dei Pomeriggi nel 1945, senza dimenticare il ruolo del Teatro Dal Verme nella vita musicale italiana eseguendo Le Villi di Puccini nel centenario della morte che proprio qui videro la luce. Il nostro impegno prosegue quindi con un ampio ventaglio di attività divulgative per i più piccoli e per i giovani, di presenza in tutta la regione sia con repertorio operistico sia sinfonico, di commistioni di generi come opportunità d'incontro di culture, strumenti per arricchire la collettività, veicoli di buona musica come ecologia della mente accessibile a tutti». “80 anni suonati” è il claim che sta accompagnando la campagna promozionale firmata da Venti caratteruzzi e l’intera stagione 2024/2025, sui social e nelle affissioni stradali, illustrata con una serie di fotografie di Lorenza Daverio che ritraggono il passato, il presente e il futuro dell’Orchestra: insieme ai professori in attività, ad alcuni ormai in pensione e alle giovanissime promesse dei Piccoli Pomeriggi Musicali.

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L’80a stagione sinfonica 2024-2025 avrà un’anteprima sabato 5 ottobre con l’opera Le Willis di Giacomo Puccini nel centenario della nascita del compositore: sul podio Diego Fasolis, interpreti il soprano Francesca Sassu, il tenore Giuseppe Talamo, il basso Marco Bussi e il Coro della Radiotelevisione Svizzera; l’appuntamento è in collaborazione col Comitato Nazionale per le Celebrazioni Pucciniane e ricorda anche i 140 anni dalla prima esecuzione dell’opera avvenuta proprio al Teatro Dal Verme. Concerto inaugurale giovedì 10 e sabato 12 ottobre diretto da Ryan McAdams con il pianista Mikhail Pletnëv impegnato nel Concerto n. 3 in Re minore op. 30 di Sergej Rachmaninov seguito da un omaggio alla costituzione dell’Orchestra nel 1945 con L’Oiseau de feu di Igor Stravinskij (terza suite, versione del 1945). Per il secondo appuntamento, giovedì 17 e sabato 19 ottobre, due artisti premiati in importanti competizioni internazionali il direttore Niklas Benjamin Hoffmann (vincitore della “Lovro von Matačić” Conducting Competition di Zagabria) e il pianista Arsenii Moon (vincitore del Concorso “Busoni” 2023) che eseguiranno il Concerto n. 1 in Mi minore op. 11 di Fryderyck Chopin e poi la Sinfonia n. 3 in Mi bemolle maggiore op. 55 “Eroica” di Ludwig van Beethoven. Primo dei concerti con una compagine ospite, giovedì 7 novembre l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Francesco Cilluffo presenta What the Wild Flowers Tell to Me di Gustav Mahler / Benjamin Britten Seguito dal Concerto n. 1 per violino e orchestra di Béla Bartók con la violinista Nurit Stark è in chiusura la Suite dalla colonna sonora dal film Il Gattopardo di Nino Rota. Seconda ospitalità giovedì 14 e sabato 16 novembre per il ritorno dei “cari amici”, I Virtuosi Italiani, con primo violino concertatore Alberto Martini è un programma che accosta l’Ouverture in Do minore di Franz Schubert al Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in Fa minore op. 21 di Fryderyck Chopin affidato a Jin Ju, quindi la prima esecuzione di Tzigane per violino e orchestra d’archi di Roberto Di Marino e la celebre Serenata per archi op. 48 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Quindi sabato 23 novembre arriva da Parma La Toscanini con due artiste come la direttrice Yi-Chen Lin e il mezzosoprano Cristina Zavalloni impegnata nel Pierrot Lunarie op. 21 (versione italiana a cura di Marcello Panni); il programma comprende anche il Preludio da Le maschere di Pietro Mascagni e la suite da Pulcinella di Igor Stravinskij. Non può mancare l’ormai tradizionale appuntamento festivo con le pagine della famiglia Strauss dirette da Alessandro Bonato giovedì 19 e sabato 21 dicembre con l’Orchestra I Pomeriggi Musicali. Il 2025 si apre giovedì 9 e sabato 11 gennaio con il ritorno del direttore e pianista Alexander Lonquich con un programma tutto mozartiano con l’Ouverture da Le Nozze di Figaro, il Concerto n. 22 in Mi bemolle maggiore K482 e il Concerto n. 24 in Do minore K491. Ultima orchestra ospite giovedì 16 e sabato 18 gennaio la Filarmonica di Zagabria diretta da Dawid Runtz con Radovan Vlatkovic solista del Concerto per corno e orchestra in Si bemolle Maggiore op. 91 di Reinhold Glière, preceduto dalla Symphonic Dance di Jakov Gotovac e poi dalla celebre Sinfonia n. 6 in Si minore op. 74 “Patetica” di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Si rimane nell’ambito della scuola di tradizione slava giovedì 23 e sabato 25 gennaio con il violinista Stefan Milenkovich diretto da George Pehlivanian nel Concerto n. 2 op. 63 di Sergej Prokof’ev, con la Suite armena di Padre Komitas e la Sinfonia n. 7 in La maggiore op. 92 di Ludwig van Beethoven. Giovedì 30 gennaio e sabato 1 febbraio un concerto affidato a due donne, la direttrice Gianna Fratta con la pianista Avery Gagliano solista del Concerto n. 2 in Sol maggiore op. 44 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, mentre il programma sarà completato da due pagine di Gabriel Fauré Pavane in Fa diesis minore op. 50 e la Suite da Pelléas et Mélisande op. 80. Programma e solista inusuali giovedì 6 e sabato 8 febbraio con Alessandro Bonato sul podio: Samuele Telari sarà il solista del Concerto per armonica e orchestra W524 (nella versione per fisarmonica) di Heitor Villa-Lobos, quindi la prima esecuzione assoluta di una nuova commissione Festa! di Christian Carrara e ancora l’Ouverture da L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini e la Sinfonia in Do maggiore di Georges Bizet. Ancora un virtuoso dell’archetto come Roman Simovic diretto da Alessandro Cadario giovedì 13 e sabato 15 febbraio impegnato nel Concerto per violino e orchestra op. 101 di Max Reger, preceduto da Egmont Ouverture in Fa minore op. 84 di Ludwig van Beethoven e dalla Sinfonia n. 25 in Sol minore K183 di Wolfgang Amadeus Mozart. Il giovane pianista italiano Filippo Gorini, ormai ospite delle maggiori istituzioni italiane, torna al Teatro Dal Verme giovedì 20 e sabato 22 febbraio con James Feddeck e uno dei suoi compositori “preferiti” Ludwig van Beethoven: in programma il Concerto n. 3 in Do minore op. 37 e poi la Sinfonia n. 4 in Do minore D417 “Tragica” di Franz Schubert. Giovedì 27 febbraio e sabato 1 marzo un pianista ancora più giovane che il pubblico dei Pomeriggi Musicali sta seguendo annualmente: il milanese Antonio Alessandri impegnato nella Burlesca in Re minore per pianoforte e orchestra di Richard Strauss, sul podio Alessandro Cadario che dirigerà anche la prima solita della seconda commissione dell’anno firmata da Francesco Antonioni Bouquet, quindi di Max Reger le Variazioni su un tema di Mozart op. 132. Dopo i concerti sold out inaugurali della 79a stagione, giovedì 6 e sabato 8 marzo torna il violoncellista Mischa Maisky con una delle opere simbolo del suo repertorio il Concerto per in Si minore op. 104 di Antonín Dvořák, seguito dalla Sinfonia n. 4 in Fa minore op. 36 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Diego Fasolis è tra i direttori che salgono più frequentemente sul podio dei Pomeriggi Musicali che, dopo l’appuntamento fuori stagione dedicato a Puccini, torna per due programmi: giovedì 13 e sabato 15 marzo con la Sinfonia n. 6 in Fa maggiore op. 68 “Pastorale” di Ludwig van Beethoven e la Sinfonia n. 40 in Sol minore K550 di Wolfgang Amadeus Mozart; quindi giovedì 20 e sabato 22 marzo la Sinfonia n. 9 in Re maggiore op. 125 di Ludwig van Beethoven con Michela Antenucci (soprano), Lucia Cirillo (mezzosoprano), Charles Sy (tenore) e Henryk Böhm (basso) e il Coro della Radiotelevisione Svizzera. Altra bacchetta amata è quella di Donato Renzetti che, giovedì 27 e sabato 29 marzo, dirigerà uno dei talenti del violino di oggi, Giuseppe Gibboni, nel Concerto in Re maggiore op. 35 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, seguito dall’Idillio di Sigfrido di Richard Wagner e dalla Sinfonia n. 1 in Re maggiore op. 25 “Classica” di Sergej Prokof’ev. Due prime partite dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI – il violinista Alessandro Milani e il violista Luca Ranieri – sono impegnati giovedì 3 e sabato 5 aprile nella Sinfonia concertante in Mi bemolle maggiore K364 di Mozart con la direzione di Beatrice Venezi che guiderà l’orchestra anche nella Kammersymphonie n. 2 op. 38 di Arnold Schönberg e Le bœuf sur le toit op. 58 di Darius Milhaud. Tante davvero le bacchette legate al l’orchestra che tornano per festeggiare la Stagione n. 80 come Stefano Montanari che giovedì 10 e sabato 12 aprile sarà sul podio per la Sinfonia n. 3 in La minore op. 56 “Scozzese” di Felix Mendelssohn-Bartholdy e il Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 61 con una star come Viktoria Mullova. Repertorio del Novecento per il direttore e sassofonista Federico Mondelci, giovedì 24 e sabato 26 aprile, Interpete di “Musical Portrait” per sassofono e orchestra di Nino Rota e di “West Side Story Suite” per sassofono e orchestra nell’arrangiamento di Roberto Granata. L’ultimo mese di concerti si apre giovedì 8 e sabato 10 maggio con il ritorno di Louis Lortie insieme alla pianista Illia Ovcharenko per il Concerto per due pianoforti n. 10 in Mi bemolle maggiore K365 di Mozart e poi il Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra in Mi bemolle maggiore op. 73 “Imperatore” di Beethoven. Altra star del violino, giovedì 15 e sabato 17 maggio, Julian Rachlin per un programma monografico su Felix Mendelssohn-Bartholdy con il Concerto in Mi minore op. 64, Die Heimkehr aus der Fremde op. 89 e la Sinfonia n. 4 in La maggiore op. 90 “Italiana”. Ultimo appuntamento, giovedì 22 e sabato 24 maggio, con il direttore finlandese Pietari Inkinen e due sinfonie di Antonín Dvořák: la n. 8 in Sol maggiore op. 88 e la famosissima Sinfonia n. 9 in Mi minore op. 95 “Dal Nuovo Mondo”. I concerti della 80a Stagione sono programmati come sempre al Teatro Dal Verme il giovedì alle ore 10 e alle ore 20; il sabato alle ore 17.