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Martedì 26 novembre 2024, ore 18.30 -
I Bassifondi Ensemble
- Gabriele Miracle colascione e percussioni;
Bor Zuljan chitarra barocca;
Simone Vallerotonda chitarra barocca e direzione. Appuntamento in
collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo.
Il progetto Suono Italiano gode del contributo del Ministero della Cultura - Direzione Generale Spettacolo.
Programma: “LA GUITARRE ROYALLE”
Francesco Corbetta (Pavia 1615 - Paris 1681)
Sinfonia a 2
Varii capricii per la ghittarra spagnuola, Milano 1643
Trompette
Tambour de France et e de Suisse fait sur la prise de Mastricht
La Guitarre Royalle, Paris 1674
Mantovana
De li scherzi armonici, Bologna 1639
Folia sopra E
Varii capricii per la ghittarra spagnuola, Milano 1643
Caprice de chacone
La Guitarre Royalle, Paris 1671
Sarabande du depart du Roy
Gigue cherie du Roy
La Guitarre Royalle, Paris 1674
Robert de Visée (1650-1725) Livre I de guitarre dedie au Roy, Paris 1682
Tombeau de Mr. Franci.que
Concert en E la Mi La Guitarre Royalle, Paris 1674 Prelude, Alemande, Sarabande, Passacaille, Menüet
Sarabande en A la Mi re La Guitarre Royalle, Paris 1674
Con La Guitarre Royalle I Bassifondi esplorano la musica del chitarrista barocco più famoso d’Europa del XVII secolo, Francesco Corbetta, che portò la chitarra in Inghilterra e poi alla corte del Re Sole in Francia. A partire dalla prima stampa bolognese dell’opera del 1639 fino alla seconda edizione parigina del 1674, apice della produzione del compositore pavese, che unisce in maniera raffinata lo stile italiano, con i suoi influssi spagnoleggianti, allo stile francese, ben assimilato nella sua permanenza a Versailles del periodo lulliano.
Testimone, con le sue raccolte a stampa, dell'evoluzione compositiva della musica per chitarra da semplice accompagnamento accordale a musica elaborata e complessa al pari di qualsiasi altro strumento, Corbetta raggiunge il culmine di questa sapienza strumentale con i brani per due chitarre. Non si tratta di una chitarra solista accompagnata dalla seconda, bensì di due chitarre in dialogo, i cui accordi sommati creano dei veri e propri “grappoli armonici” ricchi di acciaccature, e le cui linee melodiche si muovono in contrappunto.
L'organico utilizzato varia a seconda dello stile, delle caratteristiche e delle esigenze richieste da ogni singolo brano. L'aggiunta delle percussioni nelle danze ha lo scopo di riprodurre filologicamente l'uso che i danzatori stessi ne facevano, come risulta dalle fonti coeve. Esecutore incomparabile, Corbetta fu celebrato non soltanto in versi, ma anche in musica: il suo allievo Robert de Visée gli dedicò nel 1682 un commovente Tombeau.
…Se è proprio degli animi grandi pensare e creare grandi opere, la musica di Corbetta rappresenta senza dubbio il Sublime. La sua musica trascina l'ascoltatore non alla persuasione ma all'estasi, perché ciò che è meraviglioso comporta sempre uno smarrimento, non si limita a piacere o a convincere, ma dispiega la sua forza, la sua bellezza travolgente semplicemente imponendosi…
Biografia: Da un’idea di Simone Vallerotonda, nasce l’ensemble “I Bassifondi” che propone la musica del XVII e XVIII secolo per liuto, arciliuto, tiorba e chitarra barocca, con l’accompagnamento del “basso continuo”. Tutti i più importanti liutisti e chitarristi dell’epoca, suonavano la loro musica “condividendola” con altri strumenti. L’esigenza di creare un comune linguaggio esecutivo e improvvisativo, spinge I Bassifondi a proporre autori meno noti del mondo degli strumenti a pizzico, ma non meno importanti, restituendoli nella loro autenticità. Una profonda ricerca delle fonti musicali, corde in budello, manuali di diminuzioni, consapevole di non raggiungere mai la Verità, spinge l’ensemble a riproporre l’antica prassi esecutiva, senza paura né soggezioni a visioni romantiche.
Il loro primo album “Alfabeto falso” (Arcana/Outhere Music 2017) ha scosso gli ascoltatori, con un repertorio per chitarra barocca ricco di stravaganze armoniche, l’alfabeto falso appunto, paragonabile al jazz moderno. Con “Roma 600” (Arcana/Outhere Music 2019), I Bassifondi esplorano gli aspetti popolari presenti nella musica romana, come specchio di quella colta.
Ora, con il nuovo album “La Guitarre Royalle” (Arcana/Outhere Music, gennaio 2024), I Bassifondi esplorano la musica a due chitarre e non solo, del più importante chitarrista italiano del Seicento: Francesco Corbetta.
Invitati nei più importanti festival di musica antica in Europa, USA, Sud-America, Australia, alla maniera dei liutisti e chitarristi dell’epoca, I Bassifondi viaggiano insieme attraverso il mondo, cercando sempre di godere serenamente la loro musica e la loro vita. Accanto ai festival specializzati, I Bassifondi suonano anche in clubs, pubs, condividendo la musica barocca in luoghi “non ufficiali” con gente comune… ma questa è un’altra storia!
Nato a Roma nel 1983, Simone Vallerotonda ha iniziato gli studi musicali sulla chitarra classica. Affascinato dalla musica antica a 18 anni acquista un liuto senza minimamente saperlo suonare. Ha iniziato così a studiarlo con Andrea Damiani al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, dove si è diplomato col massimo dei voti. Ha successivamente conseguito il diploma di Master su Tiorba e Chitarra barocca con il massimo dei voti presso la “Staatliche Hochschule für Musik” di Trossingen, sotto la guida di Rolf Lislevand.
Si è laureato in Filosofia col massimo dei voti presso l’Università “Tor Vergata” di Roma e si è specializzato in Estetica col massimo dei voti e la lode, dedicandosi ai rapporti tra la musica del ‘700 e gli Enciclopedisti.
Nel 2011 è risultato miglior classificato, nella sezione solisti, al Concorso Internazionale di Liuto “Maurizio Pratola” e vincitore del concorso REMA (Rèseau Européen de Musique Ancienne) nella sezione musica da camera.
Ha suonato nei teatri e nelle sale più prestigiose in USA, Australia, Sud America, Sud Africa, Cina, e in tutta Europa, tra cui: Carnegie Hall di New York, Sydney Conservatorium, Teatro de la Ciudad a Città del Messico, Teatro Municipal di Santiago del Chile, Singapore Lyric Opera, Concertgebouw di Amsterdam, Wigmore Hall di Londra, Theater an der Wien, Theatre des Champs Élysées di Parigi, Casa da Musica di Oporto, Liszt Academy di Budapest, Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma, Teatro alla Scala di Milano.
Ha registrato per importanti emittenti radio e televisive quali: RAI, ABC, BBC, Mezzo, France Musique, Radio4, Arte, Polskie Radio, Kulturradio, RSI, Radio Classica, Radio Vaticana e ha inciso per Naïve, Sony, Erato, EMI, Decca, Amadeus, Brilliant, Aparté, E Lucevan Le Stelle Records (2013, album solistico Dans la nuit), Arcana /Outhere Music (2016, album solistico L’ultimo romano – 2022, album solistico Méditation).
Oltre alla sua attività di solista, collabora come continuista con vari ensembles tra cui: Modo Antiquo, Rinaldo Alessandrini & Concerto Italiano, Imaginarium Ensemble, Cantar Lontano, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Ottavio Dantone & Accademia Bizantina.
A 38 anni vince la nomina di ruolo come docente di Liuto al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza.
Aperto alla sperimentazione e alle contaminazioni, ha suonato con Vinicio Capossela… ma questa è un’altra bella storia!
È fondatore de “I Bassifondi“, suo ensemble con cui propone il repertorio per Chitarra, Tiorba e Liuto del ‘600 e ‘700 con il basso continuo.
È sostenuto dal CIDIM – Comitato Nazionale Italiano Musica, sia come solista che con il suo ensemble.
Bor Zuljan, il “rivoluzionario del liuto” (Le Soir, Belgio), si dedica a vari generi musicali nella costante ricerca di una sintesi tra la musica antica e contemporanea, le diverse tradizioni musicali, jazz e l’improvvisazione.
Destinatario di numerosi premi per i suoi progetti discografici suona regolarmente come solista e collabora con gruppi come Dulce Mémoire, Tasto Solo, graindelavoix, Vox Luminis ed il GiardinoArmonico.
Regolarmente invitato a dare masterclass e conferenze alle prestigiose istituzioni, come la Schola Cantorum Basiliensis o la Fondazione Cini, Bor è appena diventato il professore di liuto presso la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano.
Informazioni:
Il CIDIM promuove il progetto Suono Italiano in collaborazione con enti e organizzazioni all'estero.
Martedì 26 novembre 2024, ore 18.30
Eglise protestante du Temple Neuf, 6 rue du Temple Neuf, Strasburgo - Francia
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