CIDIM



Ifrane - Marocco: Zamuner e Squitieri con Accademia di Santa Sofia
Domenica 17 dicembre 2023, ore 19.00 - Orchestra da camera ACCADEMIA DI SANTA SOFIA Danilo SQUITIERI, violoncello solista Riccardo ZAMUNER violino solista

Il progetto “Giovani talenti musicali italiani nel mondo”, che nasce dalla sinergia fra l’Accademia Chigiana, la Fondazione Accademia Internazionale 'Incontri col Maestro' di Imola e il CIDIM Comitato Nazionale Italiano Musica favorisce l’ingresso nel mondo musicale nazionale e internazionale dei migliori giovani talenti italiani. Il progetto apprezzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si avvale della collaborazione della rete degli Istituti Italiani di Cultura e delle rappresentanze diplomatico-consolari nel mondo.






Programma:
IL SETTECENTO NAPOLETANO

Francesco DURANTE (Frattamaggiore, 31 marzo 1684 - Napoli, 30 settembre 1756)
Concerto n.8 in La maggiore “La Pazzia” per archi
Allegro, Affettuoso, Allegro

Nicola PORPORA (Napoli, 17 agosto 1686 - Napoli, 3 marzo 1768)
Concerto per violoncello in Sol maggiore per archi
Adagio, Allegro, Adagi,o Allegro
solista: Danilo SQUITIERI

Giovanni Battista PERGOLESI (Jesi, 4 gennaio 1710 - Pozzuoli, 16 marzo 1736)
O’ Frate ‘Nnammorato – Sinfonia
Allegro spiritoso, Andante, Allegro assai

Concerto in Si bemolle Maggiore per violino e archi
Allegro, Largo, Allegro
Solista: Riccardo ZAMUNER


IL SETTECENTO NAPOLETANO
Introduzione all’ascolto
Nicola PORPORA - Concerto per violoncello in Sol maggiore per archi
Nicola Antonio Porpora è stato un protagonista assoluto della musica europea del primo Settecento. Porpora è stato tra i primi divulgatori del nuovo stile galante che si stava affermando all’epoca. Uno stile fondato su una scrittura melodica affettuosamente cantabile e ornamentata principalmente da figurazioni in ritmo sincopato e di terzina. Nel Concerto per Violoncello in sol maggiore sono riscontrabili le caratteristiche del nuovo stile musicale e i tratti dell’elaborata prassi esecutiva violoncellistica radicata nella tradizione napoletana quali, in particolare, l’impiego del registro acuto e la brillantezza e la varietà dei colpi d’arco.

Francesco DURANTE - Concerto n.8 in La maggiore “La Pazzia” per archi

Francesco Durante, nato a Frattamaggiore (Napoli) nel 1684, fu allievo di Alessandro Scarlatti al Conservatorio di Sant’Onofrio a Porta Capuana. Molto apprese dal suo illustre insegnante, eppure se ne distaccò sul piano compositivo e su quello didattico. Scarlatti infatti era uno spirito libero, che usava le regole ma le piegava ai suoi fini estetici; Durante ne divenne invece rigido osservante e cercava di inculcare ai suoi discepoli questo spirito di disciplina artistica che permeò l’intera sua carriera di compositore e di didatta. In questo concerto Durante si riporta ad uno dei temi ricorrenti nella musica del suo tempo, la “Follia”, quì denominata “Pazzia”, che, originata in Portogallo si diffuse in tutta l’Europa. Esempi di lavori che ad essa si riportano ne troviamo in quantità, ma è soprattutto con Arcangelo Corelli che raggiungiamo la massima diffusione del tema che diviene miniera di ispirazione comune a tanti compositori. In questa sonata Durante esprime il meglio della sua scienza compositiva, rigidamente improntata alle regole dello stile barocco del quale egli è senz’altro uno dei maggiori rappresentanti. Tra i capiscuola di quel glorioso periodo che fu il ‘700 musicale a Napoli, ebbe celebri discepoli, tra i quali non possiamo non citare il Pergolesi, molti dei quali però, forti della profonda scienza compositiva trasmessa dal maestro, si avventurarono in un linguaggio più moderno, più libero dai rigori dello stile barocco. La “Pazzia” di Durante rimane comunque, sia pure a distanza di tanto tempo, uno dei momenti più alti del repertorio violinistico.

Giovanni Battista PERGOLESI - O’ Frate ‘Nnammorato – Sinfonia

La “sinfonia”, o brano d’apertura, con la quale si era soliti dare inzio allo spettacolo d’opera, veniva usata con fini pratici quale richiamo per il pubblico, affinché prendesse posto in modo da poter essere silenzioso ed attento alla levata del sipario. Malgrado questo utilizzo banale la forma “sinfonia” divenne ben presto occasione di sfoggio di qualità compositive. Con Alessandro Scarlatti si consolidò la forma tipica del periodo, forma tripartita, nella quale il movimento meditativo era collocato al centro, preceduto da un movimento allegro e seguito da uno ancor più brillante. E’ questo lo schema che seguirà anche il Pergolesi nell’opera che costituì la sua vera prima affermazione: “Lo frate ‘nnammorato”, composta su libretto di Gennaro Antonio Federico. L’ascolto di questa sinfonia ci introduce in maniera inequivocabile nell’atmosfera gaiamente napoletana, fatta di intrghi che si scioglieranno, che tanto contribuì al successo dell’opera ed alla crescente fama del suo giovane compositore. Le tematiche usate sono brillanti nei due movimenti estremi, e ampiamente melodiche in quello centrale, mostrando così il vero temperamento del Pergolesi che si distaccava dalla severità del rigore contrappuntistico per incamminarsi sulla strada del lirismo. L’opera, rappresentata al Teatro dei Fiorentini in Napoli nel 1732, ebbe un notevole successo ed è ancora spesso presente nella programmazione dei teatri d’opera insieme a quello che è considerato il capolavoro del compositore: La Serva Padrona, rappresentata al San Bartolomeo nel 1733 e che, in quell’occasione si giovò della sinfonia de “Lo frate ‘nnammorato”.

Giovanni Battista PERGOLESI - Concerto in Si bemolle Maggiore per violino e archi
Giovanni Battista Pergolesi è considerato tra i massimi esponenti della “scuola napoletana del ‘700”. Nacque a Jesi, nelle Marche, nel 1710, ma, dopo un breve periodo di avviamento allo studio della musica nella sua città natale, fu inviato a Napoli ed iscritto al Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo,- uno dei quattro Conservatori storici della Città – dove ebbe a maestro il grande Francesco Durante. Ebbe una carriera folgorante ma allo stesso tempo breve perché stroncata dalla malattia che lo portò alla tomba a soli 26 anni. Fu apprezzato soprattutto quale autore per il teatro, e alcune sue opere sono ancora, e con successo, presenti nei cartelloni dei principali teatri d’opera. Ma gli va attribuito anche un posto di riguardo nella musica strumentale, ed in particolar modo per quel genere che presenta il violino, del quale era profondo conoscitore ed esecutore, quale protagonista. Il concerto in si bem maggiore è perfettamente dimostrativo di questa attenzione che il Pergolesi dedica al violino, sia per la tecnica per l’epoca avanzata, sia per il lirismo, che travalica i canoni del barocco recando in sè le anticipazioni di quell’evoluzione del linguaggio musicale che porterà, in epoca ancora da venire, ma della quale si comincia a presentire l’annunzio, al virtuosismo romantico.


Biografia
:
L'Orchestra da camera Accademia di Santa Sofia è una compagine di eccellenza, impegnata con continuità in contesti di rilievo. La sua stagione concertistica, caso unico in ltalia, si basa su programmazione triennale e si svolge su tre prestigiosi palcoscenici: Benevento - Auditorium Sant'Agostino -, Napoli - Teatro Diana –, Roma - Sala Dante Alighieri. Recentemente l’Accademia di Santa Sofia ha affiancato solisti di fama internazionale quali i violinisti UTO UGHI e ANNA TIFU e il flautista ANDREA GRIMINELLI. Nel giro di pochi mesi l’Accademia ha realizzato tre prestigiose produzioni discografiche. La prima è stata registrata al fianco della violista Anna Tifu, realizzata nel dicembre 2021; in occasione dell'uscita di questo disco I'Accademia è stata in copertina sulla rivista Amadeus, leader nel settore, che ne ha anche curato la distribuzione. Analogamente è avvenuto a dicembre 2022, per l’uscita di un nuovo disco dedicato a Franz Joseph Haydn - solista Marco Serino; anche questo disco è stato protagonista su Amadeus, ottenendo la copertina. Il 2023 ha visto una nuova produzione discografica: l'Orchestra da camera, al fianco del noto pianista Francesco Nicolosi, ha inciso alcuni rari concerti di Paisiello; il lavoro sarà pubblicato a dicembre, sempre promosso in copertina e allegato ad Amadeus.

Organico
Violini I: Riccardo Zamuner, Federica Tranzillo, Bianca Agostini, Elena Emelianova
Violino II: Lorenza Maio, Alessandra Rigliari, Emanuele Procaccini
Viole: Francesco Solombrino, Martina Iacò
Violoncelli: Danilo Squitieri, Alfredo Pirone
Contrabbasso: Gianluigi Pennino

Danilo Squitieri ha iniziato lo studio del violoncello con Ilie Ionescu, straordinario violoncellista e didatta, che è stato per lunghi anni suo mentore. Successivamente ha avuto a anche la fortuna di incontrare e studiare con alcuni dei più importanti violoncellisti del nostro tempo come Cornelius Faur, Radu Aldulescu, Michele Chiapperino, Rocco Filippini, Francesco Strano, Luigi Piovano, Enrico Bronzi, Thomas Demenga, Antonio Meneses, Enrico Dindo. Si è diplomato con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “Perosi” di Campobasso ove ha conseguito anche il biennio specialistico con votazione 110/110 e lode e il biennio abilitante con votazione 100/100. Nell’anno accademico 2003/2004 ha conseguito in due anni il diploma presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma con il massimo dei voti. Sotto la guida di Rocco Filippini si è perfezionato ai corsi internazionali di Sermoneta e, per molti anni, presso l’Accademia “Walter Stauffer” di Cremona. Si è esibito numerose volte come solista e in formazioni cameristiche presso la Grosser Saal, la Kleiner Saal e la Neuer Saal dell'Accademia di Basilea dove, nel mese di giugno 2006 ha ultimato gli studi con Thomas Demenga, diplomandosi con il massimo dei voti. Con Antonio Meneses ha studiato nel 2005 presso l’Accademia Chigiana di Siena ottenendo una borsa di studio. Si è perfezionato inoltre presso “La Scuola Superiore Internazionale di Musica da Camera del Trio di Trieste” sotto la guida di Dario de Rosa, Maureen Jones, Renato Zanettovich ed Enrico Bronzi concludendo il percorso di studi con merito. È stato primo violoncello degli "Archi di Santa Cecilia" diretti da Luigi Piovano con i quali ha inciso per Sony Classical. Ha tenuto concerti in Italia e all’estero ed ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali tra i quali, in particolare, il primo premio al concorso internazionale “Città di Magliano Sabina” e il terzo premio al Concorso internazionale “Vittorio Gui” 2010 in duo con il pianista Vincenzo Oliva. È stato membro del quartetto Adorno sin dal 2015, anno della fondazione, con il quale ha vinto il premio per la miglior esecuzione di un brano della Seconda Scuola di Vienna conferito dall’Università di Vienna. Sempre con il quartetto Adorno è stato ensemble effettivo di ECMA (European Chamber Music Academy) fondata dal Maestro Hatto Beyerle ed ha vinto nel 2017 il terzo premio con primo non assegnato, il premio speciale e il premio conferito dal pubblico al Concorso Internazionale per quartetto d’archi “Premio Paolo Borciani”. Nella storia trentennale del Concorso nessun quartetto italiano aveva ottenuto un tale riconoscimento. Nel 2018, sempre con il quartetto Adorno, ha esordito a Wigmore Hall e ha vinto il Concorso Rimbotti. Nel 2019 ha inciso per l’etichetta Decca Italia il quartetto n.3 di Zemlinsky op.19 e il quintetto op.115 di Brahms con Alessandro Carbonare. Nel 2021, per Decca Italia, ha inciso anche il quintetto di Castelnuovo tedesco con il chitarrista Giampaolo Bandini. Nel 2019 È stato scelto presso la Queen Elisabeth Music Chapel di Bruxelles presso cui è stato “artist in residence”, per incidere il quartetto di Lekeu con pianoforte con Jean-Claude Vanden Eynden, Julia Pusker e Miguel Da Silva, per l’etichetta Fuga Libera del gruppo Outhere. Il cofanetto di cui fa parte questa registrazione ha ottenuto la recensione come Editor’s choise su Gramophone Magazine ad aprile 2020, il premio “Diapason D’Or”, il premio “Caecilia 2019” e il premio “Choc de Classica”. Nel 2021 ha suonato in diretta streaming con Louis Lortie il secondo quintetto di Fauré op.115 sempre per la Queen Elisabeth Music Chapel e in collaborazione con la Phillips Collection. Suona un violoncello Francesco Guadagnini 1919 gentilmente concesso dal suo Maestro Ilie Ionescu. Attualmente insegna violoncello presso il Conservatorio “Pergolesi” di Fermo.

Riccardo Zamuner, nato a Napoli nel 1997, ha iniziato lo studio del violino a 7 anni e si è diplomato al Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli, con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale e nel medesimo Conservatorio ha frequentato il Biennio di specializzazione laureandosi con 110, lode e menzione speciale. Ha conseguito, con il massimo dei voti, il diploma di alto perfezionamento in violino con il Maestro Sonig Tchakerian presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e il Master of Arts in Music Performance al Conservatorio di Lugano, in classe del M° Pavel Berman. Frequenta inoltre la prestigiosa Accademia di Alto Perfezionamento Stauffer di Cremona in classe del M° Salvatore Accardo. Ha seguito masterclass con i Maestri Aldo Matassa, Fabrizio von Arx, e Felice Cusano. Ha inoltre Conseguito la Laurea magistrale di viola con 110, lode e menzione al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. E’risultato vincitore di diversi concorsi nazionali. Nel 2013 ha ricevuto il premio “Civicrazia Napoli per l’eccellenza” per la sezione Musica. Nel 2017 ha ricevuto una borsa di studio per la partecipazione al laboratorio di musica contemporanea, diretto da Carlo Rizzari con la supervisione del M° Ivan Fedele che si è tenuto al parco della musica di Roma. Ha ricevuto il Premio “Oltre L’Orizzonte” assegnatogli dall’associazione Ex Allievi del Conservatorio San Pietro a Majella e il Premio Jacopo Napoli. Nella primavera 2019 ha vinto il 1° premio assoluto al concorso Crescendo di Firenze e il 2° Premio al Concorso Scandolera “Etruria Classica”. A febbraio 2020 ha vinto il Certamen Musica sezione archi promosso dalla Fondazione Circolo Artistico Politecnico di Napoli. Svolge intensa attività concertistica in duo violino e pianoforte e da solista con orchestra per importanti istituzioni concertistiche. Ha effettuato tournèe in Spagna, Germania, Romania, Kazakistan, Svizzera ottenendo grande successo di pubblico e di critica. A giugno 2016 ha debuttato, in qualità di solista, alla Filarmonica di Berlino eseguendo il concerto di Vivaldi per due violini e orchestra in duo con la famosa violinista Aiman Mussakhajayeva. A marzo 2017 ha suonato da solista il concerto n° 3 di Mozart con l’orchestra Filarmonica di Arad (Romania), è stato rinvitato a novembre 2018 ed ha eseguito il concerto di Mendelssohn. A febbraio 2018 ha debuttato in Kazakistan da solista con l’Orchestra di Stato Academy of soloists di Astana eseguendo il concerto di Sibelius per violino e orchestra e nel 2019 è stato rinvitato eseguendo il concerto di Bruch. A luglio 2018 ha suonato da solista con l’Orchestra Sinfonica della Magna Grecia per il festival della Valle d’Itria al Palazzo Ducale di Martina Franca, a Matera e a Taranto per i rispettivi Festival Estivi sotto la direzione del M° Orazio Sciortino e del M° Mayana Ishizaki. Ad agosto 2019 si è esibito in trio con il M° Bruno Giuranna e la violoncellista Crhistine J.Lee all’accademia Chigiana di Siena eseguendo le variazioni Goldberg di Bach nella trascrizione del Maestro Giuranna e gli è stato attribuito il Diploma d’Onore dallo stesso M° Giuranna e dal M° Accardo. Ad agosto 2021 ha suonato per l’Accademia Chigiana a Siena, in quintetto con il M° Salvatore Accardo, Francesco Fiore, Cecilia Radic e Stefania Redaelli il quintetto di Castelnuovo Tedesco. A settembre 2021 è stato invitato a suonare il Concerto Brandeburghese n 3 di Bach con i Maestri Salvatore Accardo, Francesca Dego, Bruno Giuranna, Franco Petracchi in occasione dell’inaugurazione del nuovo Stauffer Center of Strings di Cremona. Suona inoltre in varie formazioni cameristiche ed ha collaborato con Bruno Canino, Salvatore Accardo, Mario Brunello, Francesco Fiore, Cecilia Radic, Stefania Redaelli, Giovanni Puddu, David Geringas, Sonig Tchakerian, Bruno Giuranna, Luca Signorini, Ermanno Calzolari, Andrea Maini, Daniele Orlando. Nella primavera 2021 ha inciso il suo primo CD in duo con il pianista Emanuele Delucchi per il CIDIM e SUONARE RECORDS, uscito in allegato alla rivista SUONARE NEWS di aprile 2021. Ha partecipato inoltre a spettacoli teatrali con gli attori Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini e Gaia Aprea. Collabora stabilmente con l’Orchestra da Camera Italiana di Salvatore Accardo e ha collaborato con l’orchestra “I Solisti Aquilani”. Recentemente ha collaborato con l’Orchestra di Santa Cecilia e, in qualità di concertino dei primi violini, con l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. E’ideatore e primo violino della camerata “I Virtuosi di Sansevero” che ha debuttato in occasione del concerto di Natale 2017 a Cappella Sansevero e primo violino solista dell’Accademia di Santa Sofia. Suona un violino Marino Capicchioni del 1956.
Domenica 17 dicembre 2023, ore 19.00
Al Akhawayn University di Ifrane, Ifrane - Marocco


Dati ente organizzatore
INDIRIZZO: via della Giuliana 32 - 00195 - Roma - RM - Italia
TELEFONO: +39 06 37515179, +39 06 99341536
CELL: +39 335 8336732
           
ALLEGATI: