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Praga - Repubblica Ceca: Delilah Gutman, Rephael Negri - Suono Italiano 2017
Giovedì 08 giugno 2017, ore 18.00 - ITalYa Canti ebraici dall’antichità ad oggi, dal Medioriente all’Occidente. Un viaggio identitario attraverso la lingua: dall’ebraico al giudeo-spagnolo, dal tedesco all’italiano e allo yiddish. Delilah Gutman, canto e parola Rephael Negri – violino
In collaborazione con la Comunità Ebraica di Praga l'IIC di Praga e ARIA HOTEL .











Programma
:
Anonimo
Kyriah Yefeifiah per voce e violino - Shalom ben Yosef Shabbazi (1619-1720)

Bezalel Aloni (1940 ca)
Love Song per voce - Shir haShirim 8:6 (Cantico dei Cantici)

Anonimo
Fire Dance per violino

Anonimo
Kuando el rey Nimrod per voce e violino - Anonimo (XIII-XIV secolo)

Anonimo
Tarantino per violino

Anonimo
Adio Kerida per voce e violino - Anonimo (XV secolo)

Shlomo Secunda (1894-1974)
Dona dona per voce e violino - Aaron Zeitlin (1898 - 1973)

Ilse Weber (1903-1944)
Wiegala per voce - Ilse Weber

Delilah Sharon Gutman (1978)
La memoria parla un canto per voce e violino - Haim Baharier (1947)

Anonimo
Shalom Aleichem per violino

Delilah Sharon Gutman (1978)
Ossé Shalom per voce e violino - Siddur, Ossé Shalòm
5

Joel Engel (1868-1927)
Numi numi per voce e violino - Yekhil Halperin (1880 – 1942)

Samuel Cohen (1870-1940)
Hatikva per voce e violino - Naftali Herz Imber (1856-1909)

IL PERCORSO NARRATIVO La parola introduce la lingua dei canti: dal significato di “ascolto” all’origine dell’idioma, dal valore del processo comunicativo alla relazione con l’identità di un popolo.

ITalYa e la cultura ebraica L’Italia è culla della comunità ebraica più antica in Europa. Il percorso attraverso “ITalYa” narra anche di questa radice che fa del nostro paese un’“Isola della rugiada divina” - la traduzione in ebraico di I Tal Ya – una terra dove le culture si sono da sempre incontrate, scontrate e integrate, originando talvolta miti e nuovi repertori musicali.

La memoria parla un canto Il concerto si articola nell’ambito di una narrazione, dove la parola parlata si incontra con la parola cantata.

Presentazione
<< (…) Disinteressati alle definizioni di genere (nuova musica? klezmer? crossover?), i brani raccontano di un'identità in rapporto coi luoghi in cui vive e con la storia individuale e collettiva: temi "classici" della filosofia e della composizione occidentali, qui riassunti in una prospettiva moderna e ancestrale al tempo stesso. >> (Carlo Fiore)
<< (…) Sin dalle prime note avvertiamo il profondo misticismo degli inni religiosi, i piyyutim – nati in Palestina a partire dal VI secolo – che la voce di Delilah Gutman evoca con forza dal passato; siamo trasportati con levità dentro il mondo delle melodie sefardite, ancora vibranti d’amore e di nostalgia per l’amata Spagna; percepiamo il tormento e lo struggimento che affiorano dalle note e dalle parole dei canti yiddish, molti dei quali composti durante il nazismo. E, infine, ritroviamo intatte le emozioni che hanno animato le voci delle nostre antiche ave, le stesse che avvertiamo nella voce di Delilah Gutman che, insieme al suono del violino di Raffaello Negri, le trasmette nuovamente con tanta intensità. La tradizione continua... >>. (Liliana Treves Alcalay)

La voce e il violino L’originale organico, voce e violino, crea nella sua unicità una nuova e suggestiva prospettiva, rara nel suo genere, che apre un inatteso orizzonte sonoro all’ascolto di canti conosciuti e canti nuovi all’orecchio dello spettatore. I canti di tradizione sono originali elaborazioni composte appositamente per il progetto da Delilah Gutman, per voce e violino, e da Rephael Negri, per violino solo.

MAP, il percorso di ricerca ITalYa si inserisce nell’ambito del progetto di ricerca musicale – Musica, Arte e Poesia, MAP- che Delilah Gutman ha intrapreso sul repertorio etnico in relazione al linguaggio della musica classica d’occidente e alle arti. Nello specifico, ITalYa traccia un percorso che, dai canti sefarditi a quelli askenaziti, dai canti yemeniti a quelli israeliani, segna una mappa sonora – un albero della vita - che Delilah Gutman ha iniziato a esplorare nel 2011, con la collaborazione di Rephael Negri.

Il disco Il programma di ITalYa fa parte delle 26 tracce di un disco che Delilah Gutman e Rephael Negri hanno pubblicato nel dicembre 2014 con l’etichetta internazionale Stradivarius.



Biografie:
Delilah Sharon Gutman, è compositrice, pianista e cantante. Di origine Italo-Americana, nata a Madrid, vive a Milano e a Rimini dove, nel 2007, ha fondato e presiede l’Associazione Culturale DGMA. Si è diplomata in pianoforte, composizione e musica elettronica al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Ha studiato composizione con Bruno Zanolini, Niccolò Castiglioni e Alessandro Solbiati, musica elettronica con Riccardo Sinigaglia, e pianoforte con Lidia Baldecchi Arcuri. Attualmente sta per conseguire la Laurea in Discipline Musicali-Composizione Teatrale, al Conservatorio “Gioacchino Rossini” di Pesaro, con Filippo Maria Caramazza, con l’opera "Jeanne e Dedò", sul libretto di Manrico Murzi. Ha seguito master-classes con György Ligeti, Salvatore Sciarrino e Luca Francesconi. Studia canto con Sergio Bertocchi. Come pianista e cantante svolge attività solistica e cameristica in Italia e all’estero. Come compositrice, conta, fino ad oggi, più di cento prime assolute in Italia ed all’estero, trasmissioni radio, pubblicazioni e diverse incisioni discografiche. www.gutman.it

Rephael Negri, vive a Milano ed è titolare della cattedra di violino presso il Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia, dove è nato e si è diplomato. Ha studiato con Valerio Pappalardo e con Enzo Porta, di cui è stato assistente al corso "Aspetti dell’espressione musicale dal ‘900 ad oggi" presso il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, e si è perfezionato con Boris Belkin all’Accademia Chigiana di Siena, con Corrado Romano a Ginevra e Dora Schwarzberg. Ha vinto numerosi concorsi, tra i quali quelli di Genova, Roma, Taranto e Biella. Nel 2006 ha ricevuto il "Prix Anne Marie Bollo Rambaud", a Moneglia. Suona nel "New Made Ensemble" e collabora con la "Jerusalem Baroque Orchestra", l'ensemble "Barrocade" di Tel Aviv e l’ensemble "Ritmo e Anima" di Beer Sheva, in Israele; è il fondatore dell’ensemble "Estro Armonico", che utilizza strumenti originali. Ha suonato per oltre un decennio con l'ensemble "Europa Galante" e con "La Risonanza", "Zefiro", e "Divino Sospiro" di Lisbona. Ha registrato esecuzioni per EMI, Opus 111, RAI, Dynamic, Radio France, BBC, Nippon TV. Si è esibito nelle sale concertistiche delle più importanti città del mondo. www.rephaelnegri.com


Il progetto Suono Italiano gode del contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale Spettacolo.

 

Giovedì 08 giugno 2017, ore 18.00
Jerusalem Synagogue, Jeruzalémská 1310/7, Praga - Repubblica Ceca


Dati ente organizzatore
INDIRIZZO: via della Giuliana 32 - 00195 - Roma - RM - Italia
TELEFONO: +39 06 99341536
CELL: +39 335 8336732