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Rassegna stampa - In Italia e dal mondo
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Ludovico Einaudi
CONTATTI
INDIRIZZO: via Palermo 5
CAP: 20121
CITTA': MILANO
PROVINCIA: MI
PAESE: Italia
E-MAIL:
ludovicoeinaudi@iol.it
SITO WEB:
http://www.ludovicoeinaudi.com
|
Torino, 1955
Ruoli legati alle composizioni presenti in Banca Dati:
Autore testo, Compositore, Direttore
Autore testo, Compositore, Direttore
Biografia
ultimo aggiornamento: 30-04-2008
Compositore e pianista, affonda le radici della sua musica nella tradizione classica con l'innesto di elementi derivati dalla musica pop, rock, folk e contemporanea.
Le sue melodie, profondamente evocative e di grande impatto emotivo, lo hanno reso oggi uno degli artisti più apprezzati e richiesti della scena europea.
A seguito del suo ultimo album, Divenire (Decca 2006, Disco d'Oro in Italia), ha fatto un tour europeo di oltre 80 concerti, culminato nel novembre del 2007 con un concerto alla Royal Albert Hall di Londra davanti a 4000 persone.
Ludovico Einaudi è diplomato in composizione al Conservatorio G. Verdi di Milano, e si è perfezionato sotto la guida di Luciano Berio. Verso la fine degli anni Ottanta attraversa un periodo di sperimentazione e ricerca, durante il quale inizia a collaborare con il teatro e la danza.
Nel 1990 pubblica Stanze, 16 composizioni interpretate dall’arpa elettrica di Cecilia Chailly. L'album viene pubblicato anche in Inghilterra: si racconta che quando la BBC mandò in onda alcuni brani, la segreteria dell'emittente britannica andò in tilt per rispondere agli ascoltatori che volevano sapere chi era l'autore.
Ma è l'album Le Onde (1996) che rappresenta il vero punto di svolta nella sua carriera: qui Einaudi compone e interpreta un ciclo di ballate per pianoforte ispirato dall'omonimo romanzo di Virginia Woolf. Il disco, concentrato di quel suono circolare, avvolgente e minimalista che diventerà la cifra del suo stile, sarà pubblicato un paio di anni dopo nel Regno Unito, riscuotendo unanime consenso di pubblico e di critica.
Nel frattempo il regista Nanni Moretti sceglie alcuni brani per il suo film Aprile, a cui faranno seguito una serie di proficue e premiate collaborazioni con il cinema, fra cui Fuori dal Mondo (Echo Klassik Preis) e Luce dei miei occhi (Italian Music Awards), di Giuseppe Piccioni, Dr Zhivago (Gold Word Medal New York Film Festival), di Giacomo Campiotti, Sotto Falso Nome (Best Filmscore Avignon Festival), di Roberto Andò, fino al più recente This is England (Music Nomination BIfa), dell’inglese Shane Meadows.
L'atteso seguito di Le Onde si intitola Eden Roc (1999) e prosegue la ricerca sull'approfondimento della canzone strumentale iniziata precedentemente, con l'aggiunta di un quintetto d'archi e della collaborazione con il grande musicista armeno Djivan Gasparijan.
Sul finire del 2001 è tempo di I Giorni, altra raccolta di brani per piano solo, sulla scia di un viaggio in Mali - terra di cantastorie e di antiche tradizioni musicali - durante il quale Einaudi incontra il maestro della kora Toumani Diabate. L'album possiede una sua particolare leggerezza, ma allo stesso tempo è ricco e profondo. Melodie lineari, tanto suggestive da apparire ancestrali, già esistenti dentro ognuno di noi. In Mali ritornerà nel gennaio 2003, per partecipare alla terza edizione del Festival au Désert. Questa volta a riportarlo in Africa è Ballaké Sissoko, altro mostro sacro della kora. Un brano di quella performance, Chameaux, sarà inserito nel disco dal vivo Le Festival au Désert. Einaudi ricambierà l'ospitalità invitando Sissoko in Italia per una serie di concerti e per registrare l’album Diario Mali.
Il 2003 è caratterizzato da puntuali 'tutto esaurito' siain Italia che all'estero. A cominciare dalla Gran Bretagna, dove nel frattempo esce Echoes (The Einaudi Collection), una raccolta dei suoi successi, che supererà le 100 mila copie vendute. Nello stesso anno è nel cartellone della Scala di Milano, dove registra il doppio live LaScala: Concert 03 03 03, che contiene tutti i brani più noti dell'autore e anche un omaggio al rock con una versione di Lady Jane dei Rolling Stones.
Quando esce Una mattina, il primo album firmato con la Decca, nell’autunno del 2004, il disco schizza subito al primo posto delle charts britanniche di musica classica. A colpire nel segno sono le melodie ondulatorie in continuo movimento, fra accelerazioni improvvise e altrettanto subitanee sospensioni, mai così solari e ‘positive’.
Da quel momento, Einaudi inizia un tour fortunato e pressoché infinito, che lo porta in giro per l’Europa, offrendogli spunti per collaborazioni inedite e sempre più stimolanti, in bilico tra suoni classici e d'avanguardia, suggestioni etniche ed elettronica.
Nel 2007 ha aderito a un progetto umanitario per la raccolta di fondi per la costruzione di pozzi d'acqua in Africa, gestito dall'Associazione Ali 2000/Onlus.
Nel 2008 ha impegni concertistici in Italia, Svizzera, Belgio, Olanda, Francia, Germania, India, Stati Uniti e Giappone.
Dal sito del compositore: per gentile concessione
Le sue melodie, profondamente evocative e di grande impatto emotivo, lo hanno reso oggi uno degli artisti più apprezzati e richiesti della scena europea.
A seguito del suo ultimo album, Divenire (Decca 2006, Disco d'Oro in Italia), ha fatto un tour europeo di oltre 80 concerti, culminato nel novembre del 2007 con un concerto alla Royal Albert Hall di Londra davanti a 4000 persone.
Ludovico Einaudi è diplomato in composizione al Conservatorio G. Verdi di Milano, e si è perfezionato sotto la guida di Luciano Berio. Verso la fine degli anni Ottanta attraversa un periodo di sperimentazione e ricerca, durante il quale inizia a collaborare con il teatro e la danza.
Nel 1990 pubblica Stanze, 16 composizioni interpretate dall’arpa elettrica di Cecilia Chailly. L'album viene pubblicato anche in Inghilterra: si racconta che quando la BBC mandò in onda alcuni brani, la segreteria dell'emittente britannica andò in tilt per rispondere agli ascoltatori che volevano sapere chi era l'autore.
Ma è l'album Le Onde (1996) che rappresenta il vero punto di svolta nella sua carriera: qui Einaudi compone e interpreta un ciclo di ballate per pianoforte ispirato dall'omonimo romanzo di Virginia Woolf. Il disco, concentrato di quel suono circolare, avvolgente e minimalista che diventerà la cifra del suo stile, sarà pubblicato un paio di anni dopo nel Regno Unito, riscuotendo unanime consenso di pubblico e di critica.
Nel frattempo il regista Nanni Moretti sceglie alcuni brani per il suo film Aprile, a cui faranno seguito una serie di proficue e premiate collaborazioni con il cinema, fra cui Fuori dal Mondo (Echo Klassik Preis) e Luce dei miei occhi (Italian Music Awards), di Giuseppe Piccioni, Dr Zhivago (Gold Word Medal New York Film Festival), di Giacomo Campiotti, Sotto Falso Nome (Best Filmscore Avignon Festival), di Roberto Andò, fino al più recente This is England (Music Nomination BIfa), dell’inglese Shane Meadows.
L'atteso seguito di Le Onde si intitola Eden Roc (1999) e prosegue la ricerca sull'approfondimento della canzone strumentale iniziata precedentemente, con l'aggiunta di un quintetto d'archi e della collaborazione con il grande musicista armeno Djivan Gasparijan.
Sul finire del 2001 è tempo di I Giorni, altra raccolta di brani per piano solo, sulla scia di un viaggio in Mali - terra di cantastorie e di antiche tradizioni musicali - durante il quale Einaudi incontra il maestro della kora Toumani Diabate. L'album possiede una sua particolare leggerezza, ma allo stesso tempo è ricco e profondo. Melodie lineari, tanto suggestive da apparire ancestrali, già esistenti dentro ognuno di noi. In Mali ritornerà nel gennaio 2003, per partecipare alla terza edizione del Festival au Désert. Questa volta a riportarlo in Africa è Ballaké Sissoko, altro mostro sacro della kora. Un brano di quella performance, Chameaux, sarà inserito nel disco dal vivo Le Festival au Désert. Einaudi ricambierà l'ospitalità invitando Sissoko in Italia per una serie di concerti e per registrare l’album Diario Mali.
Il 2003 è caratterizzato da puntuali 'tutto esaurito' siain Italia che all'estero. A cominciare dalla Gran Bretagna, dove nel frattempo esce Echoes (The Einaudi Collection), una raccolta dei suoi successi, che supererà le 100 mila copie vendute. Nello stesso anno è nel cartellone della Scala di Milano, dove registra il doppio live LaScala: Concert 03 03 03, che contiene tutti i brani più noti dell'autore e anche un omaggio al rock con una versione di Lady Jane dei Rolling Stones.
Quando esce Una mattina, il primo album firmato con la Decca, nell’autunno del 2004, il disco schizza subito al primo posto delle charts britanniche di musica classica. A colpire nel segno sono le melodie ondulatorie in continuo movimento, fra accelerazioni improvvise e altrettanto subitanee sospensioni, mai così solari e ‘positive’.
Da quel momento, Einaudi inizia un tour fortunato e pressoché infinito, che lo porta in giro per l’Europa, offrendogli spunti per collaborazioni inedite e sempre più stimolanti, in bilico tra suoni classici e d'avanguardia, suggestioni etniche ed elettronica.
Nel 2007 ha aderito a un progetto umanitario per la raccolta di fondi per la costruzione di pozzi d'acqua in Africa, gestito dall'Associazione Ali 2000/Onlus.
Nel 2008 ha impegni concertistici in Italia, Svizzera, Belgio, Olanda, Francia, Germania, India, Stati Uniti e Giappone.
Dal sito del compositore: per gentile concessione
Opere catalogate in BDCI: 34
Ai margini dell'aria (1982)
Per quintetto di fiati
flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno
Durata:
9'
00''
Altissimo (1984)
Versione per orchestra da camera
orchestra da camera
Durata:
10'
00''
Altissimo (1984)
Per 17 esecutori
Durata:
10'
00''
At Slow Walking Pace (1989)
pianoforte
Canone (1987)
2 violini
Durata:
4'
00''
Chatrang Overture (1995)
banda (2 Fl. Ott. 2 Ob. Cl. picc. 4 Cl I 4 Cl II 4 Cl III Cl. b. Fg. Cfg. Sxf. s. Sxf. c. Sxf. t. Sxf. br. 4 Cor. 6 Trb. 2 Trbn. Trbn. b. Tb. Euphonium 5 Perc. Cb. ad lib.)
Durata:
17'
00''
Contatti (1988)
Per jazz band
oboe, sassofono contralto e sassofono soprano, 2 sassofoni tenori e flauto, sassofono baritono e flauto, 2 trombe, 2 tromboni e trombone basso, batteria, basso elettrico, chitarra elettrica, pianoforte
Durata:
15'
30''
Corale (1989)
Per quartetto d'archi
2 violini, viola, violoncello
Durata:
17'
00''
Crossing (1985)
Per 12 esecutori
flauto, oboe, clarinetto, clarinetto basso, fagotto, 2 bonghi, woodblock, 2 violini, viola, violoncello, contrabbasso
Durata:
7'
00''
Crossing (1985)
Per big band
2 sassofoni contralti e clarinetto, 2 sassofoni tenori e clarinetto e flauto, sassofono baritono, 4 trombe, 3 tromboni, trombone basso, 4 campanacci, maracas, tamburo rullante, triangolo, basso elettrico, batteria, pianoforte, vibrafono
violino, viola
Durata:
8'
40''
La prima esecuzione riguarda i nn. 1/3. La durata è complessiva di: n. 1 - 1' 15''; n. 2 - 1' 15''; n. 3 - 1' 15''; n. 4 - 2' 40''; n. 5 - 2' 15''
Echi (1989)
flauto
Durata:
4'
00''
Metamorfosi (1993)
2 pianoforti
Durata:
5'
00''
pianoforte
Durata:
5'
00''
Movimento (1986)
orchestra
Durata:
5'
00''
Onda (1989)
pianoforte
Durata:
3'
00''
Onda (1989)
Versione per arpa
arpa
Durata:
3'
00''
Ottetto (1985)
Per fiati, percussioni e tastiere
flauto, clarinetto, fagotto, tromba in do, 2 percussioni, celesta, pianoforte
Durata:
10'
00''
Per vie d'acqua (1981)
orchestra
Durata:
6'
00''
Quattro passi (1993)
I. La profondità del buio - II. Metamorfosi - III. Talea - IV. Ombre
flauto, pianoforte o strumento ad libitum
Durata:
15'
00''
La durata di ogni pezzo è di 3' 30'' ca. I quattro pezzi possono essere eseguiti separatamente ("Talea" è la versione per flauto e pianoforte del pezzo con lo stesso titolo per voce e pianoforte)
Versione per pianoforte. I. La profondità del buio - II. Metamorfosi - III. Talea - IV. Ombre
pianoforte
Durata:
15'
00''
Versione per flauto e arpa. I. La profondità del buio - II. Talea - III. Ombre
flauto, arpa
Durata:
12'
00''
Rondò (1982)
mezzosoprano, orchestra da camera
Durata:
13'
00''
Salgari (1993)
Durata:
80'
00''
Stanze (1992)
I. Notte - II. Calore - III. Moto - IV. Calmo - V. Vega - VI. Onda - VII. Contatti - VIII. Respiro - IX. Lento - X. Attesa - XI. Cadenza - XII. Orbite - XIII. Moto perpetuo - XIV. Cerchio - XV. Ritorno - XVI. Notte.
arpa
Durata:
45'
10''
Il n. IV. (Calmo) è pubblicato dall'editore Luna Park EDM/Canale 5 Music
Stanze (1992)
I. Notte - II. Calore - III. Moto - IV. Calmo - V. Vega - VI. Onda - VII. Contatti - VIII. Respiro - IX. Lento - X. Attesa - XI. Cadenza - XII. Orbite - XIII. Moto perpetuo - XIV. Cerchio - XV. Ritorno - XVI. Notte. Versione per pianoforte
pianoforte
Durata:
45'
10''
Il n. IV. (Calmo) è pubblicato dall'editore Luna Park EDM/Canale 5 Music
Sul filo d'Orfeo (1983)
Balletto per 3 gruppi orchestrali di uguale organico
orchestra
Durata:
80'
00''
Talea (1993)
Per voce (vocalizzi) e pianoforte (o arpa)
voce, pianoforte o arpa
Durata:
3'
30''
The Apple Tree (1995)
flauto, clarinetto, pianoforte, violino, violoncello
Durata:
12'
00''
The Emperor (1992)
nastro magnetico
Durata:
25'
00''
Time Out (1988)
Un viaggio nel tempo
Durata:
60'
00''
I. La profondità del buio - II. Moto - III. Vega
chitarra
Durata:
12'
00''
Vega (1988)
Versione per pianoforte
pianoforte
Durata:
5'
00''
Vega (1988)
arpa
Durata:
5'
00''
Discografia catalogata
Interprete: Floraleda Sacchi
Compositore: Ludovico Einaudi Amadeus Arte, Milano, 2021 EAN B08MZ7YJC8 Descrizione: Ludovico Einaudi by Floraleda Sacchi raccoglie 9 brani scelti dal repertorio dell'amato pianista/compositore arrangiati per arpa e arpa di cristallo dalla musicista/compositrice e produttrice italiana, riconosciuta tra le più interessanti arpiste a livello internazionale. Ludovico Einaudi by Floraleda Sacchi è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in formato fisico su chiavetta USB (con file ad alta... continua a leggere |