INTERVISTE



#nuoveincisioni - Andrea Vitello: 5 domande a interpreti in occasione del loro ultimo lavoro discografico
Incontriamo il Andrea Vitello, in occasione del loro ultimo lavoro discografico pubblicato con l'etichetta Stradivarius 1. Come hai scelto il repertorio del tuo ultimo cd? (nella risposta ricordare gli autori e le composizioni che hai registrato) Di comune accordo con la compositrice Rita Ueda, un’artista canadese di origini giapponesi con al quale collaboro da molto tempo. Abbiamo deciso di incidere un ciclo di brani dal titolo quantomai attuale: “SOMEONE OUT THERE IS PRAYING FOR PEACE (LET US NOT BE THE REASON)” in italiano: qualcuno là fuori sta pregando per la pace (che non sia per causa nostra). 2. Quale strumento hai utilizzato per la registrazione? (nella risposta ricordare marca e modello dello strumento, per gli archi indica anche l’anno di costruzione) Ho diretto l’Ensemble BIOS in formazione di orchestra da camera composta dai tradizionali archi e fiati, in diverse combinazioni. Motivo di particolare interesse sono i solisti che hanno eseguito i brani su strumenti esotici. Si tratta dell’iraniano Saeed Mirzazadeh al Tar Persiano, uno strumento simile al liuto dotato di tasti mobili; la cinese Geling Jiang al Guzheng, un’arpa cinese che nella sonorità sta tra un’arpa moderna e un Cimbalom; infine la giapponese Naomi Sato allo Sho, uno strumento aerofono giapponese costituito da una serie di 17 canne di bambù, strumento polifonico che produce il suono grazie ad un ancia semplice. 3. Dove hai effettuato l’incisione e come ti sei trovato con l’ingegnere del suono? (oltre al tuo commento, scrivi il nome del tecnico, certamente sarà contento). L’incisione è stata effettuata in due diversi momenti, uno al Teatro Niccolini di Firenze e uno presso la chiesa di San Cristo a Brescia. Il tecnico del suono è stato Matteo Costa, un profondo conoscitore della materia con il quale mi sono sempre trovato benissimo. 4. Oggi la musica registrata, grazie al web, viene ascoltata ovunque: smartphone, computer, webradio. Che significato ha incidere un cd per un’etichetta discografica? (è l’occasione per citare i nomi delle etichette per cui hai inciso, ringraziarli per la fiducia, e ricordare che sei stato selezionato; un conto è stampare un cd in proprio, altra cosa è finire in un catalogo prestigioso) L’etichetta garantisce un supporto sia dal punto di vista tecnico che da quello promozionale, grazie alla sua credibilità e all’esperienza maturata. Per quanto mi riguarda, il CD è un oggetto che ha senso no solo per la musica che porta con sé ma anche per la sua forma fisica e il suo valore documentario ed estetico. Non a caso per la copertina di questo CD abbiamo scelto di riprodurre un’opera del Maestro Italo Bolano, pittore astratto molto quotato la cui opera ci è stata concessa in uso dalla Fondazione che porta il suo nome. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di incidere per varie etichette, ricordo con particolare orgoglio Warner Classics e adesso Stradivarius, un’etichetta della quale sono sempre stato utente (sue sono alcune delle migliori incisioni di musica contemporanea che circolano in Italia) e dalla quale mi trovo adesso ad essere pubblicato. 5. Quali sono i tuoi prossimi impegni concertistici? (nella risposta ricorda di mettere solo le date certe, basta il luogo e la sala) Da qualche anno non faccio molti concerti, mi dedico più all’insegnamento e alla mia barca a vela, cerco dunque di selezionare solo situazioni in cui ritengo di poter offrire al pubblico qualcosa di particolare, e che naturalmente dia a me un’adeguata soddisfazione. Le prossime date certe sono a settembre in Canada, Vancouver e Boston Bar con i solisti Giang Lee e Bao Lan, virtuosi di un particolare strumento cordofono vietnamita, il Dan Bau con la Vancouver Inter-Cultural Orchestra e il prossimo ottobre a Tirana con l’orchestra della Radio Televisione Nazionale, dove dirigerò in prima esecuzione musiche di Elvira Muratore e Lodi Luka.
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