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INTERVISTE
#tempocalmo: 5 domande a musicisti italiani in tempo di coronavirus: Gianluca Marcianò
1 - Come passa il suo tempo e di cosa si sta occupando sul piano musicale? Sono a casa in Armenia. Ho dovuto interrompere il Festival Al Bustan in Libano il 9 marzo a causa della pandemia e sono riuscito a rientrare a Yerevan prima che chiudessero le frontiere. Le prime due settimane di isolamento sono stato completamente inattivo e molto preoccupato dalle prospettive. Uniche attività la lettura ed il cinema (mia grande passione). Dopo questa fase iniziale, però ho incominciato a rimettermi in azione, soprattutto cercando nuove idee e soluzioni, confrontandomi con colleghi in tutto il mondo, studiando nuove partiture, finalmente senza la pressione di alcuna data da rispettare. 2 - Ha proposto sue esecuzioni in streaming? No, non l’ho fatto. Qualche piccolo contributo uscirà nei prossimi giorni, a supporto di inizative di amici e colleghi. Ho osservato ed inizialmente apprezzato la comparsa di esecuzioni da casa, ma dopo poco tempo ho incominciato a pensare a tutte le ripercussioni negative dei festival online e degli “home concerts”. Prima di tutto il suono compresso impedisce di vivere un’esperienza musicale vera e propria. Il suono, le dinamiche, i colori, praticamente l’essenza della musica, non ammettono compromessi. Altro problema è abituare il pubblico ad una fruizione delle nostre esecuzioni gratuite. Il pericolo è anche di dare l’idea che la nostra non sia soprattutto una professione, altamente specializzata (anni di studio rigoroso). Troppe volte la risposta “Musicista” alla domanda “Che lavoro fai?” non viene accettata. Quindi, insieme a moltissimi colleghi, penso con l’online dovrebbe essere un supporto ed un’integrazione per dare ancora più energia e risorse all’esperienza dal vivo, unica ed insostituibile. 3 – Terminata l’emergenza COVID - 19 a suo avviso il modo di fruire la musica dal vivo sarà lo stesso o ripensato? Credo che affronteremo un periodo di transizione, in cui i vincoli di sicurezza legati alla pandemia renderanno difficile la partecipazione ai concerti sia per il pubblico che per gli addetti ai lavori. Una grande qualità degli artisti è però quella di sapersi sempre mettere in gioco, trovare soluzioni creative e quindi guidare quella ripartenza che è necessaria e non procrastinabile. Come detto sopra, il supporto della tecnologia e dell’innovazione sarà un elemento cardine di questa rinascita dell’offerta musicale. Affronteremo un primo periodo che vedrà protagonisti gruppi ridotti soprattutto nei luoghi chiusi. Ma sicuramente il pubblico tornerà nelle sale, perché la musica è una necessità per ogni essere umano. 4 - Quale futuro lavorativo si prospetta per il settore e soprattutto i giovani interpreti dopo la pandemia? Sarebbe facile e quasi ovvio rispondere che tutti vivremo un periodo terribile, o citando il Ministro Franceschini “un attraversamento del deserto”. Ma vorrei invece avere un’attitudine più positiva, soprattutto pensando ai giovani. Ne ho sentiti tanti in questo periodo, combattivi e pieni di idee. Io nel mio piccolo, ascolterò le loro proposte e cercherò di aiutarli per metterle in pratica. Voglio pensare a questo stop forzato come ad un’opportunità per pensare, sviluppare nuovi progetti e magari finalmemte portare soluzioni per un settore che non ha iniziato a soffrire ben prima del Covid- 19,in cui coloro che prendono le decisioni dovrebbero ascoltare maggiormente gli artisti. 5 – Vuole rivolgere un pensiero/appello al pubblico dei concerti? Al nostro amato pubblico voglio dire di non dimenticare la bellezza dell’emozione che si vive durante un concerto dal vivo e di sostenerci, partecipando appena sarà possibile farlo in sicurezza. La musica è un patrimonio dell’umanità, cibo per il nostro spirito, linguaggio universale che ci accomuna e avvicina. Quest’estate avremo la possibilità di dare vita a degli eventi all’aperto e potremo mandare un segnale di rinascita, spero quindi di ritrovarci tutti in qualche piazza o teatro all’aperto e condividere la magia del suono tutti insieme! http://www.gianlucamarciano.net © Cidim |