INTERVISTE



#tempocalmo: 5 domande a musicisti italiani in tempo di coronavirus: Davide Alogna
Davide Alogna, violinista
1 - Come passa il suo tempo e di cosa si sta occupando sul piano musicale?
Ritornando da una tournée all'estero sto trascorrendo la mia quarantena al sud a Taormina. Approfitto di questo momento di stop per ricaricare "fisicamente" le batterie, studiare nuovi programmi, chiudere dei CD in uscita e creare nuovi progetti. Mi sono messo nelle mani una nuova sonata per violino solo di Bach e sto studiando il concerto per violino di Alban Berg. In questi giorni è nato un progetto incredibile del quale vado orgoglioso: un progetto che rappresenterà un forte stimolo e un enorme regalo ai giovani studenti di violino, italiani e di tutto il mondo, oggi spaventati dalla lunga chiusura dei Conservatori e dell'Accademie di musica, dove migliaia di colleghi continuano con impegno e responsabilità a dispensare lezioni online. Un progetto di registrazione prima video e poi audio incentrato sui 24 capricci di Rode per violino, uno per violinista, al quale hanno aderito i migliori violinisti italiani con nomi come Francesco Manara, Anna Tifu, Federico Guglielmo, Marco Fiorini, Salvatore Quaranta e molti altri. Un progetto promosso in collaborazione con la rivista "Suonare news" ed il suo direttore Filippo Michelangeli che ci appoggerà dando a tutti la giusta visibilità sulla loro pagina facebook produrrà un cd straordinario suonato da ben 24 violinisti di prim'ordine.
2 - Ha proposto sue esecuzioni in streaming?
Si, ho ideato insieme ad altri miei colleghi dall'Italia e dall'estero una piccola stagione "Respiriamo Musica Insieme" per raccogliere fondi per la protezione civile che poi è stata trasmessa sulle pagine fb dei Conservatori di Reggio Calabria, Padova, del comune di Como e delle nostre rispettive pagine fb. Molti i nomi coinvolti come Leslie Howard, Giulio Tampalini, Andrea Bacchetti, Leonora Armellini, Roberto Trainini. Io ho suonato in Duo con il pianista Giuseppe Gullotta, mio coinquilino in questa quarantena.
3 – Terminata l’emergenza COVID - 19 a suo avviso il modo di fruire la musica dal vivo sarà lo stesso o ripensato?
Sono convinto che si farà sempre più strada la tecnologia nella fruizione dei concerti. Ovvio che non potrà mai sostituire la magia e la completezza di un concerto dal vivo, ma questo periodo ci servirà a perfezionare e a migliorare questo aspetto e porterà nel futuro possibili sponsor ed introiti nelle casse delle fondazioni e dei teatri. Basti pensare all'incredibile stagione online dei Berliner Philharmoniker alla quale mi sono abbonato che porta nelle case di tutti i concerti di una delle orchestre migliori del mondo.
4 - Quale futuro lavorativo si prospetta per il settore e soprattutto i giovani interpreti dopo la pandemia?
Ogni crisi può diventare un momento di crescita e un'occasione per creare nuove idee e progetti. Sono certo che nonostante il nostro settore sarà l'ultimo a ripartire, si creeranno nuove modalità di fruizione della musica e spetterà soprattutto ai giovani dare uno stimolo forte con nuove idee nei campi che gli appartengono di più per età anagrafica come quello delle piattaforme social.
5 – Vuole rivolgere un pensiero/appello al pubblico dei concerti?
Il mio pensiero non è solo da musicista ma da fruitore di musica: il mondo in questo momento é ad una svolta che potrebbe essere una svolta positiva e per attuarla abbiamo bisogno della BELLEZZA. La musica ne è consapevole portatrice. Non appena sarà possibile bisognerà essere coraggiosi per tornare a "vivere" quella dimensione unica, quel rito, quel viaggio unico che è il concerto. Solo dentro di esso potremo trovare questo valore importante ed imprescindibile per ricostruire e ricaricare la propria anima.
www.davidealogna.it


© Cidim

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