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Lachrimae or Seaven Tears Vol. 1 – for Guitar Duo | J. Dowland ( Lachrimae antiquae, Lachrimae antiquae novae, Lachrimae gementes, Lachrimae tristes, Lachrimae coactae, Lachrimae amantis, Lachrimae verae )
Trascrizione, Revisione ed Editing a cura di Carmelo Imbesi , Carmen Zangarà

ISMN 9-790-2162-1725-5, Da Vinci Publishing 2021
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€ 19,70

Descrizione: Pubblicata a Londra nel 1604, Lachrimae or Seven Teares figured in seaven passionate pavans, with divers other pavans, galliards, and allemands, set forth for the lute, viols, or violons, in five parts è considerata fra le opere più importanti realizzate per consort strumentale dal compositore inglese John Dowland. L'opera nasce come raccolta di sette Pavane ispirate, come lo stesso John Dowland suggerisce nella prefazione, alle lacrime generate dai diversi stati dell' animo umano ( Tristes, Amantis, Varae, Gementes, Coacte) per completarsi con ulteriori quattordici arrangiamenti per consort, di opere già composte in precedenza dall'autore. Apre il ciclo delle sette pavane Lacrimae Antiquae, considerata “il più famoso pezzo degli inizi del diciassettesimo secolo” ( A. Boden, P. Holman). L’opera ha ricevuto diverse stesure e rielaborazioni dallo stesso Dowland e inizialmente è concepita per liuto. La prima pubblicazione risale 1596 e la si trova con diverse denominazioni Lacrimae Pavane, Lachrimae o Galliard to Lachrimae.Successivamente è presente nel Secondo Libro di Canzoni o Arie di 2, 4 e 5 parti pubblicato a Londra nel 1600 con il nome di Flow My Tears, ed è in questa stesura per liuto e voce, che ottiene il suo successo maggiore.Nel 1605 è presente nella raccolta Lachrimae or Seaven Tears, con il nome di Lacrimae Antiquae. La trascrizione qui presentata rielabora i diversi testimoni con l'introduzione di alcune improvvisazioni e ornamentazioni nello stile del tempo, al fine di offrirne una lettura rappresentativa completa delle diverse idee musicali offerte nelle varie versioni. Le trascrizioni delle restanti pavane, invece, si attengono alla loro versione per consort. La struttura delle trascrizioni è concepita attraverso una distribuzione delle parti bilanciata fra le due chitarre che rispetti i movimenti delle voci così come riportato nell'opera di Dowland e ne ottimizzi la scrittura solo in alcuni momenti, per esigenze di carattere strumentale. È prassi che le opere di John Dowland vengano trascritte sulla Chitarra utilizzando l'accordatura tipica del liuto con la terza corda in Fa#. In alcuni casi viene indicato l'utilizzo di un capotasto ed è comune la scordatura delle corde gravi. Le trascrizioni qui presentate offrono la possibilità di eseguire le opere mantenendo l'accordatura degli strumenti moderni.
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