PUBBLICAZIONI

Liriche per canto e pianoforte Vol. 2 - LE LIRICHE D'ARTE (Art Songs) - Liriche da L50 a L106 dal 1900 al 1939
a cura di Giorgio Fasciolo
Compositore Riccardo Zandonai

ISBN 9790215919143, Edizioni Curci srl, Milano 2021
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€ 43,00

Descrizione: Settanta Liriche per canto e pianoforte del compositore e direttore d’orchestra Riccardo Zandonai (Rovereto, 28 maggio 1883 – Pesaro, 5 giugno 1944) rivedono finalmente la luce. Scoperte dalla figlia del Maestro e sinora inedite, vengono ora messe a disposizione degli interpreti e del pubblico grazie alla loro pubblicazione nell’edizione critica in due volumi curati da Giorgio Fasciolo per le Edizioni Curci. La raccolta si completa con altri trenta brani già editi, ma oggi per lo più introvabili, proposti per la prima volta dopo un’accurata revisione basata sui manoscritti autografi.
La pubblicazione è stata realizzata per iniziativa e grazie al contributo del Comune di Rovereto – Biblioteca Civica “G. Tartarotti” ed è stata resa possibile anche grazie al contributo di Gianfranco Tonolli e Maria Grazia Bellandi, da sempre appassionati frequentatori della Biblioteca.

Avviato nel 2019 e conclusosi quest’anno, il lavoro ha dunque riguardato l’esame dei manoscritti originali zandonaiani, la loro trascrizione e infine l’edizione critica filologicamente corretta. Il primo volume si apre con gli indici cronologici, l’indice alfabetico, gli elenchi degli autori dei testi poetici e degli incipit testuali, un’approfondita sezione introduttiva sulla genesi manoscritta delle composizioni.
Seguono le Liriche da 1 a 49 accompagnate dal relativo apparato critico. Nel secondo volume sono raccolte le Liriche da 50 a 106, sempre riccamente chiosate. Le ritrovate Liriche da camera per canto e pianoforte illuminano un versante che è rimasto a lungo ingiustamente in ombra e sono un vero e proprio scrigno di tesori musicali. Un repertorio raffinato e affascinante che, come rileva Diego Cescotti nella prefazione all’opera, costituì per Zandonai «il luogo privilegiato ove misurare il proprio paesaggio interiore».