PUBBLICAZIONI

Gli editori della mia Scuola di Pianoforte hanno espresso il desiderio che io spieghi, in forma di epistolario e in maniera concisa, chiara e confidenziale, le istruzioni impartite agli allievi e il percorso graduale utilizzato nella mia lunga carriera di Maestro di pianoforte; così procedendo, vorrei entrare nel dettaglio di tutti quei piccoli suggerimenti che, per loro natura, non trovano spazio in altre circostanze... (Carl Czerny)

La traduzione delle Lettere ad una giovane fanciulla sull'arte del suonare il pianoforte di Carl Czerny nasce come iniziale proposta editoriale di divulgazione di un genere letterario - quello epistolare - che per sua natura si propone con un linguaggio immediato e diretto.
Nello specifico, il maestro che si rivolge all'allieva, elargendo indicazioni "che non trovano spazio in altre circostanze", non poteva suggerire che un allettante approfondimento sugli argomenti oggetto delle stesse.
Si verifica così, esplicitamente, sia il rapporto diretto della relazione che scaturisce dalla lezione individuale sia, per antitesi solo apparente, il carattere generale delle indicazioni fornite dal Maestro.

Constatata l'attualità delle argomentazioni che, a partire dalla posizione da assumere nei confronti dello strumento e all'adozione di un metodo di studio, giunge fino alla scelta del repertorio e ai primi elementi di armonia, è stato comunque preservato il carattere storico della pubblicazione; di conseguenza la traduzione rispetta il linguaggio e la terminologia, senza perdere di vista la versione originale in tedesco e gli esempi musicali riproducono esattamente la scrittura musicale dell'epoca.

Come naturale conseguenza della ricerca, è scaturito un approfondimento che ha portato alla integrazione del volume con una Biografia dell'autore, una lista essenziale delle sue Composizioni per pianoforte e alla Bibliografia.

Nelle dieci lettere contenute nel presente volume, Czerny, privo di qualsiasi veste autoritaria, adotta un linguaggio, che gli permette, senza mai sottrarsi alla sua funzione didattica, di proporsi come presenza discreta, ma vigile e propositiva, al fianco della "giovane fanciulla" che, in un dialogo che si avvia alla confidenza con il suo Maestro e per conservare l'immagine storica rievocata, riporrà ogni suo consiglio in un prezioso scrigno.
Maria Cristina Caldarola