All’ombra dell’uomo montagna

SOTTOTITOLO:

Scherzo teatrale per ragazzi in un atto su libretto di Rosa Mogliasso liberamente tratto da I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift

ORGANICO:

2 flauti (2 anche ottavino), 2 oboi (2 anche corno inglese), 2 clarinetti (2 anche clarinetto basso) 2 fagotti (2 anche controfagotto), 2 corni 2 trombe, percussioni (1esecutore), pianoforte, celesta

FORME:

Opera per bambini

PRESENTAZIONE:

Un Gulliver raccontato dalla musica. Perché no? Le suggestioni sono infinite. Inoltre ho sempre desiderato cimentarmi con il teatro musicale per ragazzi. Per farlo sono andato indietro nel tempo, all'epoca della mia scoperta del teatro. Cosa mi attraeva allora? Cosa mi è rimasto di quelle prime esperienze? E soprattutto: quando si scrive per un pubblico di giovani o giovanissimi bisogna tenere conto di qualche regola particolare? Forse il segreto sta nell'evitare un approccio analitico e lasciarsi invece andare a raccontare semplicemente e in modo sintetico tutte quelle emozioni che scaturiscono dalla parte di ognuno di noi che non invecchia mai: la fantasia. E la fantasia non analizza. Semplicemente sintetizza, vive la sua esperienza senza alcun senso critico. Mi sono lasciato andare alle suggestioni suscitate dal testo affettuoso e "materno" di Rosa Mogliasso e non ho avuto nessun timore a raccontare con la musica tempeste, incendi, battaglie, naufragi e fughe rocambolesche. Ho voluto ricreare con pochi strumenti un mondo sonoro che mi ha sempre accompagnato ogni volta che ho letto (e leggo tuttora) un libro di avventure. L'idea è un po' quella di un racconto in musica dal sapore casalingo. Come quando da ragazzi si organizza una recita in casa e una tovaglia diventa il mantello di un re. E magari per simulare il vento di una tempesta si prende in prestito l'asciugacapelli…