Sequentia

SOTTOTITOLO:

"Meditatio" upon the late Gregorian sequence "Veni, Sancte Spiritus"

ORGANICO:

flauto, violoncello, pianoforte

PRESENTAZIONE:

E' un’opera costruita su tre versi della sequenza gregoriana “Veni, Sancte Spiritus”. La natura ternaria, con le sue simmetrie, così fortemente presente nel testo originale sui piani formale, simbolico e semantico pervade anche questa composizione: tre sono gli strumenti in organico e tre i movimenti in cui è strutturata, ognuno dei quali in forma ternaria, seguendo lo schema simmetrico: (ab)C(b’a’). Le tre parti in cui si articola l’opera rappresentano i momenti fondamentali della struttura classica di una “meditatio” (come recita il sottotitolo): “Invocatio”, “Laudatio” e “Oratio”, ognuno dei quali trae ispirazione dalle note della melodia gregoriana di un verso della sequenza: “Veni, Sancte Spiritus” (“Invocatio”), “O lux beatissima” (“Laudatio”) e “da perenne gaudium” (“Oratio”). Anche espressivamente l’opera ripercorre il succedersi di contrasti emotivi tipici di una “meditatio”. In “Invocatio”, alla prima sezione, elegiaca e meditativa, segue una parte centrale di forte tensione drammatica; in “Laudatio” il carattere gioioso della prima parte si alterna a un “ostinato” che rispecchia formalmente la struttura delle litanie celebrative; infine, in “Oratio”, la natura intimistica del corale centrale viene interrotta da cadenze e contrasta con la concitazione della sezione iniziale e finale. Da un punto di vista tecnico-stilistico, in “Sequentia” si utilizza un linguaggio eminentemente tonale, nel cui tessuto armonico, tuttavia, intervalli come il tritono e le seconde assumono una particolare valenza strutturale, che trascende il fine funzionale per esaltarne la pregnanza coloristica, creando a volte, in contrasto con intervalli tradizionalmente consonanti come terze e seste, un ambito espressivo di sapore politonale.