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Torquato Tasso
NOMI LEGATI ALL'OPERA:
Elisa Quarello - compositore
Johann Wolfgang Goethe - autore fonte letteraria Cesare Lievi - autore testo
ORGANICO:
basso, basso baritono, mezzosoprano, orchestra (1 Flauto, 2 Oboi, 2 Clarinetti (Clarinetto in Si bemolle e Clarinetto contralto in Mi bemolle), 2 Fagotti, 2 Corni in Fa, Timpani (un esecutore), 6 Violini primi, 5 Violini secondi, 4 Viole, 3 Violoncelli, 2 Contrabbassi), soprano, tenore, voce recitante
ANNO:
2010
DURATA:
12'
50''
FORME:
Teatro musicale
PRESENTAZIONE:
Il soggetto del dramma, "Torquato Tasso" di J. W. Goethe, è una delle opere teatrali più curiose della produzione dello scrittore tedesco. La filologia e la critica goethiane si sono interrogate a lungo su quest’opera e tuttora s’interrogano, non solo in virtù della volontà di una sua ricostruzione filologica, stilistica e drammaturgica, ma prima di tutto in virtù della sua interpretazione. Fin dalla sua prima rappresentazione (Weimar, 16 febbraio 1807) il dramma era apparso ambiguo, se non addirittura criptico, non solo per l’intero assetto del dramma, ovvero la sproporzione tra la quasi totale assenza di azione e la copiosità dei dialoghi e dei monologhi, ma anche e in modo più accentuato per la scena finale, che rimane tuttora un punto interrogativo che lascia ipotizzare la tesi di un finale aperto, di un conflitto non risolto e di una non conclusione, tout court. Le interpretazioni sono molteplici, infinite, e la compositrice ha volutamente cercato una propria interpretazione riassumibile nel parallelismo tra la biografia goethiana degli anni di Weimar e la biografia tassiana.
Si tratta di un dramma introspettivo e psico-analitico: il vero centro focale dell’opera non è tanto un personaggio nello specifico o una situazione particolare, ma l’osservazione e l’indagine dell’interiorità del protagonista in una continua evoluzione, o meglio, in una continua involuzione verso l’alienazione e l’estraniazione dal mondo. La compositrice, quindi, propone la realizzazione di questo progressivo e inarrestabile dissidio del Tasso con l’utilizzo della scissione drammaturgica del protagonista stesso: i due interpreti, Basso e Voce recitante, rappresentano, ciascuno, una delle due distinte entità psichiche. L’Opera è quindi rappresentata da questo netto dualismo e accompagnato anche da altri contrasti, chiari e ben definibili oppure nascosti, e altrettante agnizioni. Musicalmente parlando, l’Opera propone una struttura con l’utilizzo della forma aperta, costellata da forme chiuse bipartite o tripartite in diversi e strategici momenti della drammaturgia. La scrittura musicale, che fa uso delle molteplici tecniche contrappuntistiche, nonché della poliaccordalità, si organizza secondo l’elemento base del Leitmotiv che descrive distintamente ciascun personaggio e ciascuna delle più significative scene del dramma.
NOTE:
Scena 1° dell’Atto I° del dramma e Progetto drammaturgico, musicale e strutturale dell’intera opera
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Concorsi
Concorso di composizione
Titolo:
Premio Internazionale Palazzo del Majno
Nome dell'evento:
Premio Internazionale Palazzo del Majno - Premio 2010
Organizzatore:
Associazione Culturale Palazzo del Majno
Tipo di segnalazione:
menzionata