Alberto Napolitano

Biografia

ultimo aggiornamento: 08-10-2021

Si diploma con lode nella classe di sassofono di Leonardo Sbaffi presso il Conservatorio “U. Giordano” di Foggia per poi perfezionarsi con Marco Bontempo e J.M. Londeix al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Parallelamente approfondisce gli studi di composizione prima con Ivan Fedele presso l’Accademia Musicale Pescarese e poi con Daniele Bravi con il quale consegue con lode la laurea in composizione presso il Conservatorio di Foggia. Ha collaborato con l’Ensemble Algoritmo, Ensemble Risognanze, Lost Cloud Quartet, orchestra nuova Scarlatti di Napoli, orchestra di Budapest, JuniOrchestra dell’Accademia Santa Cecilia di Roma. Ha suonato presso il “Teatro del Fuoco” di Foggia, il “Teatro delle Muse” di Ancona, la rassegna musicale “Musica nelle Corti di Capitanata”, Festival Apuliae, “Concerti nel Chiostro” del Conservatorio di Milano, l’Associazione Festina Lente di Roma, per la Fondazione Pergolesi-Spontini, Sociètè de Musique di La Chaux de Fonds, il Teatro Argentino di La Plata, il 18° ciclo di musica contemporanea di Buenos Aires, Ravello Festival, Cantiere delle Arti di Montepulciano, Tiroler Festspiele di Erl. Ha collaborato con artisti quali, Marco Angius, Tito Ceccherini, Michele Gasbarro, Simone Genuini e Salvatore Sciarrino. Sue elaborazioni per sassofono tratte dall’opera per flauto di S. Sciarrino sono state sottoscritte ed approvate dall’autore e pubblicate dalla casa Editrice RICORDI. Ha inciso per la Stradivarius “Luci mie traditrici” di S. Sciarrino. Ha inoltre pubblicato sempre con la STRADIVARIUS un CD da solista intitolato MUTAZIONI, con proprie composizioni e con 3 prime esecuzioni assolute di S. Sciarrino. E’ autore di un libro per la didattica strumentale intitolato SUONI CONTENTI edito da Progetti Sonori. E’ membro del Furano saxophone quartet con il quale è anche organizzatore della rassegna di musica contemporanea RUMORE BIANCO di Foggia. Alle luci e al frastuono il suo fare musica ha preferito la condivisione di una quotidianità cui attinge. In questa ricerca l'essere si contrappone all'apparire e l'ascoltare all'essere ascoltati. Il silenzio interiore diviene un metodo d’indagine attraverso cui osservarsi per osservare, per ritrovare un respiro dimenticato che scandisce il ritmo della sua esistenza. Fonte diretta

Discografia