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Celtic Harp Orchestra
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categorie: Gruppi cameristici - Orchestre da camera
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Organigramma
Fabius Constable - Direttore dell'orchestra
Francesca Bazzurini - Assistente alla direzione artistica
Francesca Bazzurini - Assistente alla direzione artistica
Biografia
ultimo aggiornamento: 08-10-2018
La Celtic Harp Orchestra è, dopo dieci anni di attività e quasi 1000 concerti (901 a Dicembre 2011) disseminati in Europa e in Asia, l'orchestra d'arpe più popolare al mondo.
5 Cd ufficiali e innumerevoli presenze su compilation di musica etnica e ambient hanno visto lo stile dell'Orchestra, da sempre guidata da Fabius Constable, spaziare dalla musica celtica al barocco veneziano, dal jazz al minimalismo, dal progressive rock alla musica antica.
Importanti sono le collaborazioni avute in passato con artisti quali Carlos Nunez, Myrdhin, Capercaille, con cui hanno condiviso il palco, affiliazioni e frequenti contatti con i Lùnasa, Alan Stivell e moltissimi artisti di spicco del panorama della musica etnica e dell'arpa internazionale.
La CHO ha lavorato a fianco di professionisti che fanno o hanno fatto la storia della cultura italiana ed europea, come Arnoldo Foà, Les Productiones du Dragon (Cirque du Soleil), il compianto Pepi Morgia, La Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, il Trinity College di Dublino e molti altri.
Da citare anche le performance artistiche con Ikuo Iwabuchi (protagonista della “Nouvelle vague” giapponese e musicista per Takashi Mike, pluripremiato regista nipponico) e Ryoko Kashima, trainer vocale e voce per diverse sigle di film d'animazione del Sol Levante.
Il segreto della Celtic Harp Orchestra risiede, secondo Fabius Constable, nell'inesauribile energia umana e nell'allegra professionalità dei musicisti, che rendono il progetto una via di mezzo tra un'orchestra di stampo classico e una compagnia di artisti, liberi di dare il loro apporto e le loro opinioni nella creazione dello spettacolo e nell'arrangiamento dei pezzi. Un altro punto forte dell'Orchestra è l'adattabilità ai diversi tipi di palcoscenici. Castelli, chiese, teatri, conservatori, università, festival: ognuno ha il repertorio e la formazione che più si adatta alle esigenze di uno spettacolo sempre capace di sorprendere i numerosissimi spettatori.
“Su oltre novecento concerti -dice Fabius- nemmeno un decimo non ha registrato il tutto esaurito. Non possiamo dire che la nostra sia una musica per tutti i palati, ma cerchiamo di fare del nostro meglio per adattare il nostro stile alle diverse necessità del pubblico, non solo per intrattenerlo ma anche, nel nostro piccolo, per nutrirlo”.
Le opere di beneficenza sono da sempre state un impegno di primo piano della Celtic Harp Orchestra che, nella sua veste ufficiale, l'associazione culturale The White Stag, ha portato avanti progetti umanitari e di mecenatismo artistico e culturale.
L'assistenza scolastica e medica a famiglie povere della Cina rurale, i corsi di arpa gratuiti per chi ha il talento ma non i mezzi economici per supportarlo, il supporto al Giappone del dopo terremoto, con un tour di 23 date nei rifugi d'emergenza per le vittime dello tsunami del marzo 2011 e della seguente contaminazione radioattiva, la raccolta di fondi per le stesse popolazioni sono solo alcune delle continue iniziative della CHO che vuole essere non solo una realtà musicale, ma anche una presenza nella vita sociale dei nostri tempi.
Grazie all'incontro con la geniale manager e mecenate giapponese, miss Nihei Yoshiko, presidente di Grace Harps International, la CHO sta sviluppando il progetto bilaterale italo-giapponese “USMILE” grazie al quale è possibile formare musicisti per esibizioni presso ospedali, ospedali psichiatrici, fabbriche, carceri e persino multinazionali. Ovunque la musica possa aiutare, sia dal punto di vista di necessità umane che di produttività.
Dei primi passi in questo senso sono già stati fatti presso numerosi istituti di cura, scuole e centri di educazione situati in zone “difficili”, centri per rifugiati e, grazie alla capace organizzazione della manager Tomomi Watanabe, presso la sede della multinazionale Fujitsu a Sendai, in Giappone.
Una nota a parte per il progetto “Dante's Dream, Musiche dall'Inferno” in cui la storica voce della CHO, Donatella Bortone, è regista e interprete di uno spettacolo dal fascino unico, in cui i passi più coinvolgenti della prima cantica di Dante Alighieri vengono cantati e suonati su musiche originali composte da Fabius Constable. Il preogetto Dante's Dream ha ricevuto un riscontro di pubblico entusiasmante e lettere d'incoraggiamento da diverse personalità della cultura italiana, tra cui Roberto Benigni.
La Celtic Harp Orchestra, nata grazie alla lungimiranza degli organizzatori del festival “Celtica” in Val d'Aosta che ne hanno ospitato il primo concerto nel 2002 è ora la formazione d'arpe che vanta più tentativi d'imitazione. Innumerevoli sono gli articoli su tutte le più importanti testate giornalistiche, periodici, radio e televisioni.