Stefano Greco

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categorie: Pianoforte
Biografia
ultimo aggiornamento: 17-11-2010

"Un musicista di grande talento… una passione tale da provocare il mio incondizionato plauso" Aldo Ciccolini
Artista che combina un tono robusto e una tecnica elegante con una profonda comprensione intellettuale ed emotiva della musica che esegue, Stefano Greco sta velocemente guadagnando reputazione come uno dei migliori pianisti italiani della sua generazione. È stato recentemente nominato Steinway Artist, e ha dato ad aprile del 2007 il suo primo recital come tale, eseguendo l’Arte della Fuga di Bach nella Chiesa di Santo Stefano al Ponte Vecchio a Firenze, nella Settimana di Musica Sacra dal Mondo. Da allora, ha di nuovo suonato l’Arte della Fuga a Verona, per l’Accademia Filarmonica, a Cagliari, per l’Associazione Mozart Italia, a Los Angeles, per il Bach Festival, a New York, ecc.
Il suo debutto alla Carnegie Hall (Zankel) di New York nel dicembre 2007, accolto da una lunga standing ovation, ha riscosso entusiastici consensi di pubblico e di critica. Egli “ha dimostrato un’assoluta padronanza dell’Arte […] con una fedeltà totale alla musica e un tocco maestro; dalla carezza alla percossa, dal sussurro appena percettibile alla fuga strepitosa, indiavolata sui tasti obbedienti […] e più volte nella sala dall’acustica perfetta tutti sono balzati in piedi: dai posti numerati, platea e palchi, ad applaudire e gridare ‘bravo’!” (America Oggi).
Stefano ha dato il suo debutto alla Wigmore Hall di Londra nel novembre 2005, presentando un programma ingegnoso intitolato The Later Art of the Fugue, una collaborazione con lo scienziato, ricercatore, scrittore e documentarista Robert Temple, che ha portato alla luce capolavori della musica contrappuntistica, molti dei quali raramente ascoltati in concerto, tra cui le prime esecuzioni mondiali di una fuga di Puccini, trascritta da Greco per il pianoforte, e di una fuga di Dinu Lipatti, anch’essa edita da Greco.

Altri concerti recenti comprendono una tournée di sette città nell’America Centrale e nel Sud America (Messico, Brasile, Argentina e Cile), organizzata dal Comitato Italiano Nazionale di Musica (CIDIM), un concerto al Mark Hotel di New York, parte della serie dei Carnegie Hall Notables, concerti a Londra a St. John's, Smith Square, St James’s Piccadilly e St Martin-in-the-Fields e recitals nelle Steinway Halls di Londra, Monaco di Baviera e New York.
Nel 2001, Stefano ha effettuato una tournée negli Stati Uniti d’America, Canada e Giappone, debuttando in alcune delle sale da concerto più prestigiose al mondo, tra le quali la Alice Tully Hall, Lincoln Center, New York, e la Opera City Concert Hall di Tokyo. Oltre ai frequenti concerti solistici, cameristici e sinfonici avuti in Italia, Stefano ha anche suonato ad Amsterdam, L’Aia, Praga, Amburgo, Aleppo e Damasco.
Stefano conta al suo attivo numerose apparizioni radio-televisive, per CNN, RAI, RAI International, Radio Vaticana, Radio Beethoven (la principale radio nazionale dedicata alla musica classica in Cile), Opus 94 (la principale radio nazionale dedicata alla musica classica in Messico), oltre che nel famoso programma Reflections from the keyboard, condotto da David Dubal a New York.
Stefano è un artista esclusivo di Brancusi Classics (www.brancusiclassics.com), etichetta discografica londinese. Tra le registrazioni effettuate da Stefano Greco per Brancusi, spiccano il programma del suo concerto alla Wigmore Hall di Londra, The Later Art of the Fugue, la prima vera raccolta di tutte le Suite per tastiera di Haendel, L’Arte della Fuga di Bach, oltre che la riedizione delle sue acclamate Variazioni Goldberg.
Stefano Greco
ha studiato inizialmente al Conservatorio Tito Schipa di Lecce, con Antonio Serrano. Si è diplomato con il massimo dei voti, e ha vinto poi diversi concorsi pianistici in Italia, prima di continuare i suoi studi con Hector Pell, all’Accademia Superiore G. Curci di Barletta, e successivamente, dal 1995 al 1998, con Aldo Ciccolini all’Accademia A. Ciccolini di Trinitapoli. Durante questo periodo, Stefano ha dato lezioni sulla “Meccanica della Tecnica Pianistica”, “La Sezione Aurea”, “Le Proporzioni Matematiche nella Musica” e “La Polifonia Bachiana”. Si è diplomato presso l’Accademia A. Ciccolini con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore, e nel 2000 è stato Top Winner nell’Ibla Grand Prize International Piano Competition, dove ha anche vinto la menzione speciale Bach e il Premio Città di Pozzallo. Successivamente è stato premiato nel Concorso Internazionale Glenn Gould.
La profonda passione di Stefano per la musica in generale e per J. S. Bach in particolare lo ha portato ad intraprendere un intenso studio e una ricerca, espressi attraverso le sue interpretazioni, le lezioni che dava ancora studente all’Accademia A. Ciccolini, e le sue molte realizzazioni ed edizioni della musica di Bach, tra le quali la trascrizione dei 14 Canoni sulle Prime 8 Note Fondamentali dell’Aria dalle Variazioni Goldberg di Bach per pianoforte, e la creazione delle versioni per due pianoforti della Musikalisches Opfer e dell’”Erbarme dich, mein Gott”, dalla Passione Secondo Matteo, di Bach.
I suoi studi hanno portato Greco ad una scoperta sensazionale e rivoluzionaria sulla musica di Bach. Su questo, Stefano ha scritto un libro, che sarà pubblicato prossimamente e distribuito prima in Italia e poi in Inghilterra, Stati Uniti e Germania, che per la prima volta svelerà la chiave dei più grandi misteri rimasti intorno alle ultime opere del grande maestro. Proprio grazie a questa scoperta, l’opera di Bach prende una nuova vita, nelle sue interpretazioni, sempre più richieste.

Stefano è spesso invitato come docente e, nei pochi momenti che trascorre lontano dal palcoscenico e dagli studi discografici, insegna volentieri in master classes internazionali e lectures, in università prestigiose come il Bard College di New York, la California State University, la New York University, ecc. lavorando su un repertorio che va dalle opere per tastiera di William Byrd alle opere di musica contemporanea per pianoforte.

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