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Stefano Greco
CONTATTI
INDIRIZZO: via Pampuri 9/B4F
CAP: 20141
CITTA': MILANO
PROVINCIA: MI
PAESE: Italia
TELEFONO: +39 02 55212853
CELLULARE: +39 340 3081778
FAX: +39 02 89459773
E-MAIL:
info@stefanogreco.com
SITO WEB:
http://www.stefanogreco.com
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categorie: Pianoforte
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Biografia
ultimo aggiornamento: 17-11-2010
"Un musicista di grande talento… una passione
tale da provocare il mio incondizionato plauso" Aldo Ciccolini
Artista che combina un tono robusto e una tecnica elegante con una
profonda comprensione intellettuale ed emotiva della musica che esegue, Stefano Greco sta velocemente guadagnando reputazione come uno
dei migliori pianisti italiani della sua generazione. È stato recentemente
nominato Steinway Artist, e ha dato ad aprile del 2007 il suo primo recital
come tale, eseguendo l’Arte della Fuga di Bach nella Chiesa di Santo Stefano al
Ponte Vecchio a Firenze, nella Settimana di Musica Sacra dal Mondo. Da allora,
ha di nuovo suonato l’Arte della Fuga a Verona, per l’Accademia Filarmonica, a
Cagliari, per l’Associazione Mozart Italia, a Los Angeles, per il Bach
Festival, a New York, ecc.
Il suo debutto alla Carnegie
Hall (Zankel) di New York nel dicembre 2007, accolto da una lunga standing
ovation, ha riscosso entusiastici consensi di pubblico e di critica. Egli “ha dimostrato un’assoluta padronanza
dell’Arte […] con una fedeltà totale alla musica e un tocco maestro; dalla
carezza alla percossa, dal sussurro appena percettibile alla fuga strepitosa,
indiavolata sui tasti obbedienti […] e più volte nella sala dall’acustica
perfetta tutti sono balzati in piedi: dai posti numerati, platea e palchi, ad
applaudire e gridare ‘bravo’!” (America
Oggi).
Stefano ha dato il suo debutto
alla Wigmore Hall di Londra nel novembre 2005, presentando un programma
ingegnoso intitolato The Later Art of the
Fugue, una collaborazione con lo scienziato, ricercatore, scrittore e
documentarista Robert Temple, che ha portato alla luce capolavori della musica
contrappuntistica, molti dei quali raramente ascoltati in concerto, tra cui le
prime esecuzioni mondiali di una fuga di Puccini, trascritta da Greco per il
pianoforte, e di una fuga di Dinu Lipatti, anch’essa edita da Greco.
Altri concerti recenti comprendono una tournée di sette città nell’America
Centrale e nel Sud America (Messico, Brasile, Argentina e Cile), organizzata
dal Comitato Italiano Nazionale di Musica (CIDIM), un concerto al Mark Hotel di
New York, parte della serie dei Carnegie Hall Notables, concerti a Londra a St.
John's, Smith Square, St James’s Piccadilly e St Martin-in-the-Fields e
recitals nelle Steinway Halls di Londra, Monaco di Baviera e New York.
Nel 2001, Stefano ha effettuato una tournée negli Stati Uniti d’America,
Canada e Giappone, debuttando in alcune delle sale da concerto più prestigiose
al mondo, tra le quali la Alice Tully Hall, Lincoln Center, New York, e la
Opera City Concert Hall di Tokyo. Oltre ai frequenti concerti solistici,
cameristici e sinfonici avuti in Italia, Stefano ha anche suonato ad Amsterdam,
L’Aia, Praga, Amburgo, Aleppo e Damasco.
Stefano conta al suo attivo numerose apparizioni radio-televisive, per CNN,
RAI, RAI International, Radio Vaticana, Radio Beethoven (la principale radio
nazionale dedicata alla musica classica in Cile), Opus 94 (la principale radio
nazionale dedicata alla musica classica in Messico), oltre che nel famoso
programma Reflections from the keyboard,
condotto da David Dubal a New York.
Stefano è un artista esclusivo di Brancusi Classics
(www.brancusiclassics.com), etichetta discografica londinese. Tra le
registrazioni effettuate da Stefano Greco per Brancusi, spiccano il programma
del suo concerto alla Wigmore Hall di Londra, The Later Art of the Fugue, la prima vera raccolta di tutte le
Suite per tastiera di Haendel, L’Arte della Fuga di Bach, oltre che la
riedizione delle sue acclamate Variazioni Goldberg.
Stefano Greco ha studiato inizialmente al Conservatorio Tito Schipa di Lecce, con Antonio
Serrano. Si è diplomato con il massimo dei voti, e ha vinto poi diversi
concorsi pianistici in Italia, prima di continuare i suoi studi con Hector
Pell, all’Accademia Superiore G. Curci di Barletta, e successivamente, dal 1995
al 1998, con Aldo Ciccolini all’Accademia A. Ciccolini di Trinitapoli. Durante
questo periodo, Stefano ha dato lezioni sulla “Meccanica della Tecnica
Pianistica”, “La Sezione Aurea”, “Le Proporzioni Matematiche nella Musica” e
“La Polifonia Bachiana”. Si è diplomato presso l’Accademia A. Ciccolini con il
massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore, e nel 2000 è stato Top Winner
nell’Ibla Grand Prize International Piano Competition, dove ha anche vinto la
menzione speciale Bach e il Premio Città di Pozzallo. Successivamente è stato
premiato nel Concorso Internazionale Glenn Gould.
La profonda passione di Stefano per la musica in generale
e per J. S. Bach in particolare lo ha portato ad intraprendere un intenso
studio e una ricerca, espressi attraverso le sue interpretazioni, le lezioni
che dava ancora studente all’Accademia A. Ciccolini, e le sue molte
realizzazioni ed edizioni della musica di Bach, tra le quali la trascrizione
dei 14 Canoni sulle Prime 8 Note
Fondamentali dell’Aria dalle Variazioni Goldberg di Bach per pianoforte, e
la creazione delle versioni per due pianoforti della Musikalisches Opfer e
dell’”Erbarme dich, mein Gott”, dalla Passione Secondo Matteo, di Bach.
I suoi studi hanno portato Greco ad una scoperta
sensazionale e rivoluzionaria sulla musica di Bach. Su questo, Stefano ha
scritto un libro, che sarà pubblicato prossimamente e distribuito prima in
Italia e poi in Inghilterra, Stati Uniti e Germania, che per la prima volta
svelerà la chiave dei più grandi misteri rimasti intorno alle ultime opere del
grande maestro. Proprio grazie a questa scoperta, l’opera di Bach prende una
nuova vita, nelle sue interpretazioni, sempre più richieste.
Stefano è spesso
invitato come docente e, nei pochi momenti che trascorre lontano dal
palcoscenico e dagli studi discografici, insegna volentieri in master classes
internazionali e lectures, in università prestigiose come il Bard College di
New York, la California State University, la New York University, ecc.
lavorando su un repertorio che va dalle opere per tastiera di William Byrd alle
opere di musica contemporanea per pianoforte.
Fonte diretta