- CHI SIAMO
- ATTIVITA'
- BANCHE DATI
- NEWS & INFO
- CIDIM
- Soci
- Musica in rete
- Vincitori di concorsi
- Selezioni e audizioni
- Prime assolute
- Dal vivo in Italia
- Dal vivo nel mondo
- Convegni / Incontri
- Festival e stagioni concertistiche in Italia
- Radio e televisione
- Nuove incisioni, DVD
- Libri e partiture
- Periodici
- Corsi
- Concorsi
- Formazione di base e di nuovo pubblico
- Comunicati e
Rassegna stampa - In Italia e dal mondo
- Festival e stagioni concertistiche nel mondo
- COMMUNITY
Associazione cembalo-organistica Collegium Musicum Classense
CONTATTI
INDIRIZZO: via Ravegnana 242
CAP: 48100
CITTA': RAVENNA
PROVINCIA: RA
PAESE: Italia
TELEFONO: +39 0544 405336
FAX: +39 051 3372359
SITO WEB:
http://collegiummc.racine.ra.it
SKYPE: marialuisa357
|
1988
categorie: Associazioni concertistiche
|
Descrizione
Associazioni concertistiche
Anno di costituzione: 1988
Attività: concertistica (luglio/agosto)
Sedi: teatri, chiese, auditorium
Anno di costituzione: 1988
Attività: concertistica (luglio/agosto)
Sedi: teatri, chiese, auditorium
Organigramma
Biografia
ultimo aggiornamento: 13-06-2013
L'associazione Collegium Musicum Classense nasce alla fine degli anni '80 da un gruppo di musicisti ravennati appassionati e professionisti di musica antica, con lo scopo di diffondere e valorizzare un repertorio ancora largamente sconosciuto. Fin dall'inizio cerca di raggiungere questo obbiettivo con mezzi diversi: mostre, conferenze, concerti, masterclass di docenti prestigiosi (ricordiamo Gordon Murray, Jesper Christensen, Bob van Asperen...).
Da un'idea origjnale, approvata e sostenuta dai responsabili culturali della provincia di Ravenna, di comuni del territorio e, in seguito, dalla regione Emilia Romagna, nasce poi, nel 1996, il progetto fondamentale che è stato portato avanti negli ultimi anni, il festival "I luoghi dello Spirito e del Tempo", in primis rassegna di eventi di musica antica nei monumenti del territorio, ma anche grande contenitore di ricerca e produzione. L'idea originale del Festival stava nel portare il pubblico fuori dalle sedi tipiche del concerto, e dirigerlo a scoprire musiche ignote ma anche un patrimonio architettonico, storico e paesaggistico diffuso sul territorio ma messo in ombra dai grandi monumenti cittadini (i mosaici ravennati non hanno bisogno di presentazione...).
All'epoca non esistevano rassegne che abbinassero repertori insoliti a luoghi di interesse storico, architettonico, culturale e religioso creando un’offerta colta ma spettacolare al tempo stesso, un tipo di festival che ormai è quasi la norma nel panorama italiano. Osiamo addirittura dire che, forse, molte delle rassegne simili che negli ultimi anni sono nate hanno avuto modo di ispirarsi a questa nostra esperienza, o che quanto meno abbiamo anticipato uno «spirito del tempo» che altri hanno attuato in seguito.
La volontà di valorizzazione delle risorse artistiche e storiche dell’area ravennate e dal desiderio di produrre qualcosa che non fosse effimero ma rimanesse a testimonianza del lavoro culturale svolto ha poi dato origine al «Progetto memoria»: riscoperta, studio, registrazione in CD e presentazione in concerto di composizioni di musicisti operanti in area emiliano-romagnola fino al XVIII secolo.
Nel progetto sono nati fino ad oggi 9 CD che spaziano dal gregoriano ai mottetti del tardo Settecento, realizzati da gruppi diversi e, in alcuni casi, dall’Ensemble dei Luoghi dello spirito, riunito appositamente per ciascun progetto. L’ensemble ha realizzato anche produzioni di soli concerti, come nel caso della serata dedicata ai concerti di J. S. Bach per clavicembali e orchestra, portata poi in tour presso altre istituzioni concertistiche.
Accanto alle produzioni sonore sono state poi progettate tre videocassette ora riunite in un dvd: le prime due dedicate ai luoghi che ospitano la rassegna (le pievi nella prima e le rocche nella seconda) e l’ultima specificamente dedicata al festival, una raccolta di brani da diversi appuntamenti dell’edizione 2002 che offre una panoramica suggestiva e varia dei diversi tipi di concerti.
Ultimo campo di produzione è l'editoria, che ha permesso la pubblicazione di un volume commemorativo dedicato al decennale del Festival e di varie edizioni critiche di musiche inedite già registrate in CD.
Fonte diretta
Da un'idea origjnale, approvata e sostenuta dai responsabili culturali della provincia di Ravenna, di comuni del territorio e, in seguito, dalla regione Emilia Romagna, nasce poi, nel 1996, il progetto fondamentale che è stato portato avanti negli ultimi anni, il festival "I luoghi dello Spirito e del Tempo", in primis rassegna di eventi di musica antica nei monumenti del territorio, ma anche grande contenitore di ricerca e produzione. L'idea originale del Festival stava nel portare il pubblico fuori dalle sedi tipiche del concerto, e dirigerlo a scoprire musiche ignote ma anche un patrimonio architettonico, storico e paesaggistico diffuso sul territorio ma messo in ombra dai grandi monumenti cittadini (i mosaici ravennati non hanno bisogno di presentazione...).
All'epoca non esistevano rassegne che abbinassero repertori insoliti a luoghi di interesse storico, architettonico, culturale e religioso creando un’offerta colta ma spettacolare al tempo stesso, un tipo di festival che ormai è quasi la norma nel panorama italiano. Osiamo addirittura dire che, forse, molte delle rassegne simili che negli ultimi anni sono nate hanno avuto modo di ispirarsi a questa nostra esperienza, o che quanto meno abbiamo anticipato uno «spirito del tempo» che altri hanno attuato in seguito.
La volontà di valorizzazione delle risorse artistiche e storiche dell’area ravennate e dal desiderio di produrre qualcosa che non fosse effimero ma rimanesse a testimonianza del lavoro culturale svolto ha poi dato origine al «Progetto memoria»: riscoperta, studio, registrazione in CD e presentazione in concerto di composizioni di musicisti operanti in area emiliano-romagnola fino al XVIII secolo.
Nel progetto sono nati fino ad oggi 9 CD che spaziano dal gregoriano ai mottetti del tardo Settecento, realizzati da gruppi diversi e, in alcuni casi, dall’Ensemble dei Luoghi dello spirito, riunito appositamente per ciascun progetto. L’ensemble ha realizzato anche produzioni di soli concerti, come nel caso della serata dedicata ai concerti di J. S. Bach per clavicembali e orchestra, portata poi in tour presso altre istituzioni concertistiche.
Accanto alle produzioni sonore sono state poi progettate tre videocassette ora riunite in un dvd: le prime due dedicate ai luoghi che ospitano la rassegna (le pievi nella prima e le rocche nella seconda) e l’ultima specificamente dedicata al festival, una raccolta di brani da diversi appuntamenti dell’edizione 2002 che offre una panoramica suggestiva e varia dei diversi tipi di concerti.
Ultimo campo di produzione è l'editoria, che ha permesso la pubblicazione di un volume commemorativo dedicato al decennale del Festival e di varie edizioni critiche di musiche inedite già registrate in CD.
Fonte diretta
Foto