Giovanni Cima

Ha studiato pianoforte sotto la guida di Gabriella Barbero, perfezionandosi con Maria Golia, composizione con Riccardo Piacentini, diplomandosi brillantemente al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.

Ha partecipato a numerosi corsi di perfezionamento, stages, seminari e ateliers pianistici e di composizione, con la partecipazione, tra gli altri, di Marcello Abbado, Sulamita Aronovskj, Vincenzo Balzani, Jean Micault, Adam Wibrowski (pianoforte); George Benjamin, Gyorgy Ligeti, Ennio Morricone (composizione). Si è diplomato inoltre all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, ultimando il corso di perfezionamento in composizione tenuto da Franco Donatoni. Ha partecipato e vinto diversi concorsi pianistici nazionali ed internazionali. Nel 1993 vince il Concorso Internazionale Premio Valentino Bucchi di Roma con la composizione Ehkhàh. Nel 1995 è segnalato il brano Solo il silenzio vive al Concorso Internazionale Traiettorie Sonore di Como. Nel 1996 vince il Concorso Internazionale di Winterthur (Svizzera) con la composizione Leggermente e il Concorso Nazionale di Belveglio con Baroque Babylonie. Nel 1998 è secondo assoluto al Torneo Internazionale di Musica di Roma con il brano Fair play for pay.

Svolge intensa attività sia come pianista che in veste di compositore, collaborando con importanti associazioni ed enti musicali (Rive Gauche Concerti, Unione Culturale, Compositori Associati, Settembre Musica, La Nuova Arca, Antidogma Musica a Torino, Nuove Sincronie a Milano, B. Barattelli a L’Aquila, Festival Pontino a Latina, etc.).

Gli è stato conferito inoltre il Premio Franco Alfano 1996 quale miglior diplomato di composizione dell’anno accademico 1994/1995. Ha ricevuto un premio di riconoscimento al Concorso Internazionale di Klagenfurt (Austria) con la composizione Ngiya II ed il diploma di finalista al Concorso Internazionale Dimitris Mitropoulos di Atene (Grecia) con E in alto un cielo azzurro. Ha collaborato inoltre alla realizzazione di un CD per la Regione Piemonte, La crava mangia ‘l muri edizione Datum, con il brano E la lun-a ‘d Moncalè per clarinetto basso, arpa e percussioni.

Le sue opere sono pubblicate da Agenda, Rugginenti ed altri.

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