ZENIT

SOTTOTITOLO:

per pianoforte solo

ORGANICO:

pianoforte

FORME:

strumento solo

PRESENTAZIONE:

"Il lavoro è stato selezionato dal CMC (Centro Musica Contemporanea) di Milano per il 150°" "della nascita di Erik Satie. La richiesta era di scrivere un brano di ispirazione dadaista per strumento solo, in sintonia con lo spirito di Satie. Ne è nato Zenit, che ho concepito come un omaggio alla poetica eversiva e provocatoria che contrassegna tutta l'opera del grande compositore francese. Il brano, della durata di 4’30’’, consiste in 840 ripetizioni della stessa cellula di 4 note (2 alla m. dx e 2 alla m. sx), organizzate in un ritmo scattante formato da 1/16 puntato seguito da 1/32. Il tutto assume un aspetto ossessivo e allo stesso tempo ipnotico, e vuole essere un omaggio sia alle 840 ripetizioni di Vexations che alle ripetizioni ad libitum della Musique d’ameublement, un’altra delle grandi invenzioni del genio francese. Alla fine delle 840 ripetizioni, quando l’orecchio si è assuefatto (e forse rassegnato), vi è una piccola sorpresa, ovvero una sorta di cadenza su una nota raddoppiata in 8a, anticipata da una pausa di 1/4. La nota deve essere lasciata vibrare fino all’esaurimento del suono." "Il brano è datato: Atlantide, 17216 a.C."