- qui non c’è perché -




SOTTOTITOLO:
Teatro musicale multimediale


NOMI LEGATI ALL'OPERA:
Andrea Molino - compositore
Giorgio Van Straten - autore testo
Teatro Comunale di Bologna - committente
ORGANICO:
voci, orchestra


ANNO:
2014
FORME:
Opera multimediale


PRESENTAZIONE:
“Il titolo – spiega il compositore e direttore d’orchestra Andrea Molino - è tratto da “Se questo è un uomo“ di Primo Levi: è la risposta datagli da un guardia di Auschwitz che gli aveva strappato di mano un pezzo di ghiaccio con il quale tentava di dissetarsi. La base della drammaturgia del progetto è, riprendendo Hannah Arendt, il problema fondamentale della natura e della funzione del giudizio umano: il punto critico nel quale i mezzi tradizionali di distinzione tra giusto e sbagliato, tra bene e male, falliscono il loro scopo; la solitudine dell’uomo in questa condizione; la necessità ultima dell’assunzione di responsabilità. Tale fallimento ha luogo proprio nelle situazioni in cui quella capacità di distinzione sarebbe maggiormente utile: quando è in gioco la definizione dell’essenza stessa della condizione umana.
– qui non c’è perché – è il capitolo conclusivo di una ideale trilogia iniziata con due precedenti lavori multimediali di Andrea Molino: Credo, del 2003-2004, sui conflitti etnici e religiosi, e Winners, del 2005-2006, sul tema “vincitori e vinti”.
Diversi e importanti elementi costitutivi di quei due progetti sono presenti anche in questo caso:
- la tematica, evidentemente non letteraria e a forte connotazione sociale;
- la scelta di una drammaturgia non narrativa;
- l’utilizzo di contributi testuali ed audiovisivi di diversa provenienza, inseriti organicamente nel tessuto della composizione musicale e multimediale;
- la presenza di una orchestra sinfonica – vera protagonista scenica – ad unirsi ai diversi solisti vocali e strumentali;
- un utilizzo approfondito e drammaturgico delle nuove tecnologie della comunicazione.
I diversi elementi del vocabolario musicale, mediale e teatrale (musica, testi, multimedialità, interattività, suono, scena, luci) sono concepiti in modo unitario e convergono in un linguaggio organico, anche attraverso un uso integrato della tecnologia. Così come nei lavori precedenti, il progetto sceglie di seguire un percorso non narrativo e non metaforico. […] Il flusso dello spettacolo è dunque creato attraverso una sequenza continua di momenti di teatro musicale, ciascuno affrontando uno o più aspetti del tema, connessi attraverso una drammaturgia non narrativa ma lineare.
Spunti anche molto diversi l’uno dall’altro - testi di varia provenienza, contributi audiovisivi, collegamenti in diretta con luoghi “altri” -, intimamente connessi con la tematica principale, vengono elaborati nella drammaturgia ed inseriti nel contesto del linguaggio teatrale. Un approccio specifico ed innovativo alle possibilità offerte dalla multimedialità è qui un elemento di particolare importanza. Diverse sorgenti video sincronizzate creeranno un contrappunto organico alla composizione musicale, ai testi e alla performance teatrale. Particolarmente significativa sarà la caratterizzazione drammaturgica dei luoghi “altri”, scelti per la loro rilevanza rispetto alla tematica del progetto (Wim Wenders: “The sense of the place”).
Da questi luoghi contributi audiovisivi di diverso genere, in diretta e in registrata, confluiranno in sala, inseriti nella composizione musicale e teatrale. I contributi audiovisivi saranno inoltre fisicamente suonati dai musicisti sul palco; un software multimediale sviluppato specificamente (MeRit) permetterà loro di interagire con il materiale audiovisivo con la stessa flessibilità e complessità della musica: il video diventa uno strumento”.
Nel 2015 - qui non c’è perché - sarà presentato a deSingel, Anversa (Opera XXI Festival, Vlaamse Opera) e a Operadagen Rotterdam, con l'Orchestra Filarmonica di Bruxelles.

Un ulteriore approfondimento dell'opera è nella riflessione di Guido Barbieri in dialogo con l'autore pubblicata nella sezione interviste del portale.

Commissione del Teatro Comunale di Bologna in coproduzione con Muziektheater Transparant, Anversa e in collaborazione con deSingel di Anversa, Operadagen Rotterdam e GRAME - Centro Nazionale di Creazione Musicale di Lione.

RAI Trade sarà il distributore internazionale della produzione televisiva, che sarà trasmessa successivamente dalla RAI.





ALLEGATI:

Esecuzioni

Esecuzione dal vivo
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Prima esecuzione assoluta
Interpreti:
David Moss (voce), Anna Linardou (voce), BL!NDMaN ensemble (ensemble), Orchestra del Teatro Comunale di Bologna (orchestra), Andrea Molino (direttore), Holger Stenschke (regia del suono), Ralf Strecker (sistemi informatici e interattivi), Wouter van Looy (regia)
Data:
24 04 2014
Luogo:
Teatro Comunale, Bologna, BO - Italia
Note:
Alessandro Bellavia, Enrico Zavatti, Simone Pivi, Egor Krasilnikov lottatori Giovanni Iafrate writer Ief Spincemaille (Werktank) scene Kurt D’Haeseleer (Werktank) video Johanna Trudzinski costumi Daniele Naldi luci


Edizioni a stampa

Partitura
Editore:
RaiTrade, Roma