Amici

SOTTOTITOLO:

Opera lirica in due atti e quattro quadri da un racconto di Dino Buzzati

ORGANICO:

soprano, mezzosoprano, tenore, basso, 2 baritoni

FORME:

Opera

PRESENTAZIONE:

Dalla lettura di un racconto di Dino Buzzati, nacque – nella mia fantasia - l'idea di farne un'opera lirica; per comporla occorreva un libretto : volli cimentarmi nel redigere un libretto su misura per le mie esigenze. Così, lo rimpolpai secondo ciò che volevo fare, secondo le mie convinzioni, secondo la mia idea e cominciai a comporre Amici, volendo realizzare un' Opera divertente, spassosa, ma anche corrispondente alle idee di Buzzati. Come descrivere in poche parole Amici? Posso dire che quest'opera, che affonda le sue radici nella tradizione, supera il concetto "tradizionale" di opera, in quanto: il canto esprime un modo nuovo di pensare la voce, un modo che si stacca nettamente dalla italianissima tradizione, perché sostenuto da uno spirito diverso e più nuovo e che non ha bisogno di manierismi, ma da luogo ad un personalissimo "stilema" , a melodia, offre non poche novità, l'armonia e Contrappunto sono stretamente personali, con soluzioni spesso inaspettate, il ritmo é praticamente molto dinamico ed imprevedibile, la forma offre molti elementi di novità nel recitativo, nelle 'Arie', negli ostinati, ecc., l'orchestrazione é molto variegata, desueta ancorchè brillante, gli squarci strumentali ovunque disposti sono sempre effervescenti. A tutto ciò si aggiunga il'innegabile alto grado di godibilità di quest'opera; il suo successo sarà il giusto coronamento alla felice intuizione che ha dato vita ad Amici. Non é azzardato sostenere che la rappresentazione di Amici costituirà un evento per l'originalità delle situazioni, per la ricchezza del libretto e per la felice ispirazione che ha dato vita ad un'opera che verrà certamente apprezzata da tutti. Angelo Bellisario