Solitude




SOTTOTITOLO:
versione per violino solo


NOMI LEGATI ALL'OPERA:
Lucio Gregoretti - compositore
ORGANICO:
violino


ANNO:
2008
FORME:
strumento solo


PRESENTAZIONE:
Solitude è fatto di elementi molto semplici che sommandosi tra loro costituiscono un brano di carattere virtuosistico. SOLITUDE vuole idealmente richiamare l’idea di qualcuno che parla da solo, con un tono di voce molto alto, si arrabbia e inveisce contro non si sa chi, nella speranza che chi gli sta intorno lo ascolti (un pò come certi personaggi che si incontrano sugli autobus a Roma, soprattutto d’estate). Ma le cose che dice sono troppo semplici e prive di senso, quindi nessuno gli dà retta e lui si arrabbia sempre di più, ma alla fine è costretto a rassegnarsi: nessuno presterà mai attenzione a quello che dice. Allora, deluso da chi gli sta intorno, e in un certo senso dall’umanità intera, saluta tutti con una breve frase intimamente malinconica (detta più a se stesso che ad altri) e se ne va. È un pezzo che mi è sembrato adatto ad un concerto che celebra la figura di Corelli, non solo per il fatto che è un brano per violino solo, ma anche per una certa aria di "Follia” che lo caratterizza.
Lucio Gregoretti



Esecuzioni

Esecuzione dal vivo
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Prima esecuzione assoluta
Titolo:
Corelli dal passato al presente
Interpreti:
Data:
05 05 2013
Luogo:
Teatro Arvalia, Roma, RM - Italia
Emittente o ente organizzatore:
SIMC - Società Italiana Musica Contemporanea - Sezione Lazio