Radio Exarcheia

SOTTOTITOLO:

Voce dal vivo amplificata su musica preregistrata ascoltata in cuffia, videoproiezione, stampa su 80.000 fogli di carta, sedia, microfono

ORGANICO:

voce, video, live electronics

FORME:

Installazione

PRESENTAZIONE:

Opera ideata e composta in collaborazione con Tom Nicholson su testi tratti da manifesti e scritte sui muri del quartiere ateniese di Exarcheia; fotografie, registrazioni audio e montaggio di Riccardo Vaglini. Traduzioni dal greco all'italiano di Angelica Alexopulu, Valentina Gilardi e Cristina Vaglini; traduzioni dall'italiano all'inglese di Tom Nicholson ed Emiliano Zucchi.
Opera commissionata e prodotta da VCA-Victorian College of the Arts, University of Melbourne.
Radio Exarcheia si basa su due manifestazioni straordinarie di reazione alla crisi economica greca evidenti lungo le strade di Atene, città dove Vaglini vive da qualche tempo: il palinsesto di scritte di protesta in accumulo sui muri della città (ed in particolare nel quartiere di Exarcheia che dà il nome al progetto), e la proliferazione di carrelli da supermercato che, spinti da immigrati che cercano metallo e altri rifiuti da rivendere, riempiono le strade di un rumore fuori posto eppure ormai familiare nella vita ateniese e che diviene elemento musicale chiave nel lavoro di Nicholson e Vaglini.
Radio Exarcheia mette in relazione l'atto pubblico del raccogliere con la raccolta del rumore urbano e di centinaie di foto delle scritte di protesta sui muri di Atene per creare un lavoro che costringe a un coinvolgimento attivo intorno alla crisi greca, crisi vista non solo in termini di gravità ma anche di profusione di energie e resistenza da essa stessa catalizzate.
Radio Exarcheia risponde inoltre a un comune interesse di Nicholson e Vaglini per le potenzialità della partitura intesa come forma, messe in evidenza dall'esponente Fluxus italiano Giuseppe Chiari, e nelle relazioni tra indeterminato e politica: il lavoro, a partire dal materiale raccolto ad Atene, cerca di indagare i numerosi collegamenti tra forme di immaginazione politica e le possibilità immaginative del fare arte, dove forme e forme del vivere vengono incessantemente ripensate.