Hortus conclusus




NOMI LEGATI ALL'OPERA:
Fabio Mengozzi - compositore
ORGANICO:
coro femminile


ANNO:
2004
DURATA:
5' 00''
FORME:
vocale a cappella


PRESENTAZIONE:
Dopo l'apertura costituita dall'invocazione ai venti, il brano procede con una alternanza di scrittura a due e a quattro parti, con ricorso ad aggregazioni di suoni in successione. Se il testo biblico prevede una “apertura” susseguente alle insistenti preci, nel brano musicale questa apertura non ci sarà. Al termine del brano la partitura prescrive che una componente del coro, intonando con esile voce il testo (“Aperi mihi soror mea, amica mea, quia caput meum plenum est rore”), ruoti intorno alla massa corale mentre il resto della compagine bisbiglia sottovoce “Hortus conclusus, fons signatus”; terminato il suo canto, la cantante solista si reca dietro alla massa, scomparendo alla vista del pubblico: in questo modo l'autore intende simboleggiare la condizione di chi, incompreso ed escluso (la solista che, isolata ed esclusa dalla massa corale, continua a chiedere invano una apertura che non avverrà), trova innanzi a sé l'invalicabile muro dell'intolleranza (il cerchio del coro, il “giardino chiuso”, che imperterrito continua a ribadire la propria mancanza di disponibilità alla comprensione dell'altro). L'autore ha dunque inteso stimolare una riflessione nell'ascoltatore, invitandolo a cogliere il messaggio di tolleranza che anima il brano.



Frammenti di Hortus conclusus

Esecuzioni

Esecuzione dal vivo
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Prima esecuzione assoluta
Titolo:
Magiche note... di primavera
Interpreti:
Coro Officina Vocis (coro), Mario Dellapiana (maestro del coro)
Data:
26 04 2007
Luogo:
Palazzo Ottolenghi, Asti - Italia
Emittente o ente organizzatore:
Coro Officina Vocis