Holy night forever

ORGANICO:

3 flauti in do, ottavino, flauto basso

PRESENTAZIONE:

“HOLY NIGHT FOREVER” s’ispira alla composizione “Minuit chrétiens” del compositore francese Adolphe Adam, nato e vissuto a Parigi nella prima metà dell’800. La compositrice ha voluto aprire l’orizzonte ritmico, armonico e timbrico delle sonorità verso confini anche lontani sovrapponendo, nella zona centrale del pezzo, una sorta di “arabesco” dal carattere “swing”, di origine jazzistica, affidato all’ottavino, con una diversa tonalità e ad altezze estreme, che tende progressivamente, nella terza parte e nel finale, a ritornare a quella originale. L’ottavino ha qui la funzione “straniante” di “proiezione utopica” alla quale allude anche Schonberg quando parla dell’altezza dei suoni come “dimensione della timbricità stessa”. L’arbesco diventa parte integrante del discorso musicale: utopia del sacro oltre ogni confine per un “Holy night forever” Simona Simonini

NOTE:

quartetto per fiati