Melodywind

SOTTOTITOLO:

per flauti e suoni concreti

ORGANICO:

flauti, elettronica

FORME:

strumenti ed elettronica

PRESENTAZIONE:

Comporre, volando nello spazio
Melodywind rappresenta il segno finale della trasformazione energetica di una galassia sonora nata "diversi milioni di anni fa" con il lavoro Nel cielo alati palpiti per flauti ed elettronica: il suo raffreddamento ha prodotto un sistema solare che tra poco conoscerete, incontaminato, la cui unica forma di vita sono "i cristalli di Musica".
Il pppn, elemento gestuale/portante, riduce ogni possibile trasformazione variativa nel "nulla percepibile" (o tutto percepito) forzando l’immaginazione verso la concentrazione degli istanti in un solo istante. Attraverso il pppn si introduce un elemento mobile di tensione verso l'infinito, realizzando di fatto un'ombreggiatura del suono, dei suoni, prima impossibile nel fuoco cosmico , ed ora schiudente una prospettiva di nuove inattese forme derivate dalle prime, ormai lontanissime... (ancora luci fioche in qualche geometria dell'universo?) Si sono cancellate note o intere battute del "big bang", secondo schemi complessi a suo tempo ricopiati dai convolvoli floreali, delle spirali delle chiocciole, dalla forma delle piante profumate dei miei boschi. Nelle dinamiche plastiche del ricordo, portate nell'elettronica, accade qualcosa di magico: il riapparire di cristalli lontanissimi, segmenti anch'essi raffreddati ed apparentemente disarticolati di momenti melodici di grandi Maestri, ora flauti trascoloranti. Lo spazio e le stelle non sarebbero senza di loro. Siamo dentro o fuori la percezione? quali inediti e progressivi straniamenti dal contesto e nuove inimmaginate luci/ombre accenderanno la nostra fantasia? Occorre lasciarsi andare, come ad un repentino mutare dei sentimenti , volare con la Nuova-Antica Musica! Claudio Vaira