Manuela Guerra

Biografia

ultimo aggiornamento: 18-12-2023

Manuela Guerra (1996, Puglia), inizia lo studio della composizione con Daniele Bravi al conservatorio Umberto Giordano di Foggia ottenendo nel 2020 il Diploma accademico di primo livello con il massimo dei voti e la lode. Nel gennaio 2019 è vincitrice della borsa di studio Erasmus per la Sibelius Academy-University of Arts di Helsinki, dove frequenta corsi di Juhani Nuorvala e Veli-Matti Puumala. Nel 2022 ottiene il Master in composizione all’Haute école de musique di Ginevra (HEM) nella classe di Michael Jarrell e di composizione elettroacustica ed elettronica con Luis Naón e Gilbert Nouno, seguendo al tempo stesso corsi con Ariadna Alsina Tarrès e David Poissonier. Si perfeziona seguendo Masterclass con Daniele Bravi, Stefano Gervasoni, Ivan Fedele, Mauro Lanza, Eero Hämeenniemi, Marco Stroppa, Oscar Bianchi, Raphael Cëndo e tanti altri. La sua musica si focalizza sulla ricerca della connessione tra voce e testi, dei quali spesso ne è autrice. Interessata al teatro musicale, i suoi brani diventano rappresentazione di idee tratte da visioni filosofiche e letterarie. Un esempio ne è la “Trilogia dell’assenza”, esposta in tre brani per voce femminile e ensemble, che diventano realizzazione di una suggestiva poetica sonora nella quale la materia acustica supporta amplificazioni sceniche e visuali. Eseguita in numerosi festival tra i quali Festival Archipel, Mixtur Festival, Festival Rondò, 8th St. Petersburg International New Music Festival, Tremplin de la création, la sua musica è interpretata da interpreti di rilievo tra i quali Klangforum Wien, Asassello Quartet, Quartetto Sincronie, Keiko Murakami, Anna d’Errico, Martina Rudic, Luca Sanzò, Ensemble Contrechamps, Ensemble Intercontemporain. La sua musica è stata diffusa da RTS, Rai Radio 3, Radio France. “Ciò che colpisce di Manuela è la sua incredibile facilità nell’impostare la scrittura, nell’arrivare immediatamente al sodo. La sua scrittura è ricerca introspettiva che passa per canali angusti, ma che sa plasmare l’impatto drammatico ed emotivo senza creare la noia che attanaglia molte rappresentazioni simili” (Percorsi musicali, Novembre 2020).

Opere catalogate in BDCI: 12

Abyssum I (2023)

(abissus invocat) per ensemble

ensemble

Durata: 10' 00''

Aessenza (2017)

voce femminile

Clamor (2021)

per violoncello

violoncello

Durata: 8' 00''

Daimòn – Variazioni sull’acqua (2018)

per flauto in do e flauto basso

flauto in do, flauto basso

Ek-stasi (2018)

voce femminile, 7 strumenti

In Stanze (2019)

2 violini, viola, violoncello

Incubi della veglia (2023)

2 flauti (due flautisti)

Durata: 10' 00''

Màyam, lo stesso altro (2017)

orchestra d'archi

Prigioni d’assenze (2019)

voce femminile, 8 strumenti

Profili di Antigone (2018)

per sassofono e percussioni

sassofono, percussioni

Splèn (2020)

Non opera in atto

voce femminile, 5 strumenti

Durata: 8' 30''

TRAUMA (the tears of things) (2022)

soprano, orchestra, elettronica