Divulgazione
Rete Toscana Classica - Bollettino dei programmi di luglio 2013 luglio, Rete Toscana Classica , Prato 2013Istituti in cui è conservata la fonte: CIDIM - Comitato Nazionale Italiano Musica
Descrizione:
Rete Toscana Classica dedica la copertina del numero di luglio a Bruno Bartoletti, scomparso il 9 giugno 2013: "testimone e attore principale della
scena lirica del secondo Novecento e con la sua
duplice attività di direttore d'orchestra e organizzatore
musicale ha saputo indirizzare la cultura
musicale della nostra nazione ma anche degli
Stati Uniti, grazie alla quarantennale guida del
Lyric Opera House di Chicago.
Bruno Bartoletti avrebbe potuto vivere la sua
lunga carriera come difensore e detentore della
gloriosa tradizione del melodramma italiano. Da
quella scuola proveniva, dall’arte esperta di
Serafin, di Mario Rossi, e come interprete di
Verdi, Puccini, Mascagni ha effettivamente
tenuto alto nei teatri di tutto il mondo quel vessillo,
guidato da un’autentica passione per il
canto lirico, anche nel ruolo di infallibile talent
scout, e per i valori artistici del melodramma
posseduti con una naturalezza che si direbbe
genetica. Eppure, non si volle mai limitare a
questa missione, pur alta e nobilissima. Gli
incontri fondamentali della sua giovinezza fiorentina,
quelli con Mitropoulos e Rodzinski, gli
impressero un fuoco di curiosità e una visione
moderna della direzione d’orchestra che lo
accompagnarono in quasi sessant’anni di carriera
spingendolo a farsi paladino della musica
del suo secolo, il Novecento. In questa sintesi
felice di tradizione e modernità stava il suo
spessore d’interprete, e il significato del suo servizio
alla musica. In anni in cui non era facile in
Italia o negli Stati Uniti farsi paladino di un capolavoro
come Wozzeck, Bartoletti ne fu uno degli
apostoli più determinati e tenaci. Nei primi anni
Sessanta, Firenze lo vide portare al trionfo quella
partitura, così come fece per l’allora sconosciuto
Naso di Šostakovič, di cui seppe governare
con bravura le terribili insidie ritmiche.
Assunta la guida di un teatro estremamente
conservatore come l'Opera di Chicago, ebbe la
forza e la tenacia di rinnovarne il repertorio, trasformando
quell’istituzione illustre in un avamposto
americano della musica del Novecento, a
partire proprio da una scommessa su Wozzeck,
largamente vinta.
In anni in cui invece sarebbe stato facile allinearsi
a una moda engagé fondata soprattutto
sulle appartenenze politiche, Bartoletti non si
prestò mai al gioco, laddove non vedeva dietro
un affettato modernismo il sigillo della qualità e
la funzione comunicativa della musica. Per questo
non volle mai cedere alle lusinghe di un
panorama musicale governato troppo spesso
da ragioni diverse da quelle dell’arte, ignorando
le categorie artificiali e ideologiche applicate
dall’alto secondo un pericoloso manicheismo
che tendeva, spesso con successo, a eliminare
dalla lista degli autori proponibili personalità
dello spessore di un Britten, di un Henze o
anche di un Nino Rota.
Per tutto questo, grazie di cuore Bruno, e
grazie di un’amicizia che ci ha onorato, guidato,
confortato nelle nostre idee. Il nostro personale
sodalizio fu cementato da un comune amore
britteniano, che si alimentò grazie alle tue interpretazioni
e alle tue brillantissime, vivacissime
conversazioni. Ci congediamo da te, cara immagine
paterna, con le ultime parole di quel
War
Requiem, che elevasti a monumento della tua
arte e della tua fede: «Let us sleep, now...».
Alberto BatistiCome si ascolta Rete Toscana Classica :
in Modulazione di Frequenza a Firenze, Prato e Pistoia sui 93,300 MHz; a
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sui 94,600 e 99,300 MHz; a Siena e nella sua provincia sui 97,500 MHz e
in Val di Chiana sui 90,200 MHz; in streaming dal sito www.retetoscanaclassica.it cliccando sul tasto "ascolta" o aprire con un player (VLC Media Player, Real Player, Windows Media Player, ecc.).
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