CD
Fragile
Interprete: Alessia Scilipoti
Compositori: Antonio Giacometti, Fausto Romitelli, Kaija Saariaho, Malin Bång, Mario Garuti, Richard Barrett, Toru Takemitsu, Vincenzo Parisi
EAN 0746160919263, Da Vinci Publishing 2025

Prezzo: € 13,76
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Descrizione: Fragile: Opere contemporanee per flauto, respiro e voce Qui la fragilità non è debolezza, ma coraggio. In Fragile, la flautista Alessia Scilipoti attraversa la linea sottile dove flauto, respiro e voce si fondono in un unico organismo sonoro. Otto brani, dal 1971 al 2024, raccontano oltre cinquant’anni di sperimentazione, in cui il corpo dello strumento viene dilatato fino a farsi gesto, parola, respiro. Il viaggio si apre con Voice (1971) di Tōru Takemitsu, manifesto di teatralità sonora in cui voce, percussione e soffio si intrecciano in un rito fatto di silenzi e vibrazioni. In Dolce Tormento (2004) di Kaija Saariaho, l’ottavino assume una luce onirica e sospesa, fra dolcezza e disincanto. Dying Words (II) (2013) di Richard Barrett fonde la voce femminile e il flauto in un unico corpo sonoro: sillabe, respiri, suoni distorti si trasformano in un canto arcaico e primordiale. Con Incauto incanto, fantasia reticente (2013) di Mario Garuti, il flauto diventa introspezione: un discorso trattenuto, un pensiero che si fa eco. In 72 Tape Machine (2024) di Vincenzo Parisi, il flauto contralto cattura il ritmo meccanico della memoria, trasformando il respiro in pulsazione e materia. Der Umriss (1984) di Antonio Giacometti è una meditazione sull’ombra e sul contorno del suono, una linea che emerge dal silenzio e vi ritorna. In Alpha Waves (2008) di Malin Bång, il flauto contralto pulsa di energia nervosa, come una superficie viva e in costante movimento; e infine Dia Nykta (1983) di Fausto Romitelli chiude il cerchio con un bagliore spettrale, dove l’aria si fa elettricità, suono che brucia e si dissolve. Alternando flauto, ottavino e flauto contralto, Scilipoti scolpisce linee che sussurrano, graffiano, fluttuano; suono e silenzio si sostengono a vicenda finché la frase diventa parola. Nessuna elettronica: il teatro è corporeo — colpi di chiavi, vocali cantate, aria che diventa timbro. Scilipoti ascolta lo spazio, la risonanza, il decadimento del suono, e invita l’ascoltatore a un ascolto ravvicinato, quasi respirato. Una musica della presenza, intima e audace, dove la fragilità diventa forza.
Dati editore
INDIRIZZO: Japan, 534-0023, Osakashi, Miyakojimaku, Miyakojimaminamidori 2-1-3-1307
TELEFONO: +81 (0)80 8325 7780