Catanzaro: Quarta / Magagnino / Orchestra Filarmonica Franco Caracciolo / Lombardi - Accademia Filarmonica di Messina
Sabato 21 marzo 2026, ore 18.00 - ALESSANDRO QUARTA violino GIUSEPPE MAGAGNINO pianoforte ORCHESTRA FILARMONICA Franco CARACCIOLO Cristian LOMBARDI direttore. Appuntamento nell'ambito del progetto Circolazione musicale in Italia - Nuove Carriere che gode del contributo del Ministero della Cultura - Direzione Generale Spettacolo .

Programma:
Alessandro Quarta (Lecce, 15 Luglio 1976) 
I 5 elementi 
La creazione - Terra - Acqua - Aria - Fuoco - Etere 

L’Opera in realtà è composta da sei brani, perché a introdurre i Cinque Elementi c’è La Creazione senza la quale ci sarebbe solo il nulla; un lavoro di ricerca e introspezione, attraverso la quale l’artista ha compreso come siano sostanza del suo essere, come gli abbiano dato forza e anima: “Nella scrittura di ciascun Elemento ho vissuto fortemente la fase della Creazione che dal buio, mi ha permesso di vederne i colori in un’esplosione, di luce e mistero, che mi ha introdotto all’interno dell’Opera. Chi ascolta avrà l’opportunità di farla propria, secondo i propri dubbi, il proprio credo, vedendola e interpretandola dal suo punto di vista. Terra è immaginata come una anziana signora, una dama di classe che ha molto da raccontare, con pacatezza e un po' di malinconia, il suo accordo il do minore. Acqua nasce dalla mia terra, Otranto, la Porta d’Oriente più importante del Mediterraneo, la prima a vedere il Sole. Ogni volta che mi affaccio sul suo mare ne sento il profumo mediorientale. Tutto parte dall’Africa, da una goccia che nasce nel deserto e in un crescendo da brividi, diventa torrente e poi fiume finendo poi, nel mare; questo non è solo calmo e pacato, ma onde giganti e tempeste oceaniche e fa ritorno, da dove è partito, l’Africa. Le note e il loro crescendo ci lasciano nel cuore la consapevolezza della sua importanza e il rischio evidente, della sua preoccupante assenza: il suo accordo, Mi bemolle maggiore. Aria è il movimento, la danza delle fronde che mi parla dell’aria, che è respiro, un Elemento che ci tocca da vicino, apparentemente meno importante, ma fondamentale. Non solo uragano, ma respiro. Non ha colore, non la vediamo ma è dentro di noi e fuori di noi. La foglia sembra cadere, ma viene sollevata ancora e ancora per fare ritorno all’albero e tornare vita, come il respiro. Tre accordi, tre motivi: Mi minore, Sol maggiore, Si maggiore. Fuoco nasce con un tango cubano, in La minore, per il fuoco dell’Eros che alimenta la vita, quello della sessualità; ma anche quello che brucia che devasta dei fulmini, dei vulcani, degli incendi e quello infernale, demoniaco, che lascia lo spettatore senza respiro. La minore l’Eros, Re minore il demoniaco. La fine del Fuoco dà l’idea che l’Opera sia conclusa con gli ultimi tre minuti che sono devastanti, sia per me che per chi ascolta; Etere è una forma di ringraziamento personale per tutto quello che ho: il bello e il tragico della vita. Il brano è Preghiera e supplica, la richiesta di un perdono che possa restituire Speranza all’umanità. Gioia e dolore, buio e luce si alternano in un brano che scuote nel profondo, ricordando a tutti noi di coltivare L’Amore e il rispetto per ogni Elemento fondamentale alla nostra sopravvivenza


Biografie
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Alessandro Quarta, compositore e violinista, con il suo violino incanta: mai scontato o prevedibile, forte, rock, sa essere delicato, intimo, sensuale; con I Cinque Elementi ci apre le porte del suo mondo, regalandoci la possibilità di fare nostra non solo l’Opera, ma la sua Creazione, potendone varcare la soglia: una musica che “cola” dentro, senza lasciare scampo. Impossibile prendere le distanze da questo viaggio, fatto di note delicate, malinconiche, struggenti che diventano grido, pioggia battente, sentimenti contrastanti che rotolano nel cuore. Un’ennesima meraviglia che nasce dalla creatività di un artista che abbatte qualunque barriera, qualunque confine regalandoci il privilegio di condividere e immergerci nella sua Musica. Nell’Opera si evince quanto di positivo e negativo ci sia in ciascun elemento, lo Yin e lo Yang. Alessandro con la sua musica riesce a evidenziarne la potenza positiva, ma anche la forza distruttiva; ci costringe a riflettere su quanto siano necessari alla vita i Cinque Elementi e allo stesso tempo a fare i conti con il rischio distruttivo che ognuno di questi ha insito in sé soprattutto per l’impassibile ed incosciente irresponsabilità dell’uomo. Una riflessione e un’assunzione di responsabilità alla quale non possiamo sottrarci: una chiamata per ognuno e ciascuno a sentirsi davvero parte di un pianeta, un mondo di cui avere cura. 
Alessandro Quarta acclamato dalla CNN nel 2013 come “Musical Genius”. Premiato nel 2017 a Montecitorio come “Miglior Eccellenza Italiana nel Mondo” per la Musica. Ha aperto e chiuso svariate volte il prestigioso Festival Stradivari di Cremona. Successo Strepitoso per i brani “Dorian Gray” e “Etere” composti, arrangiati ed eseguiti live in Prima Mondiale con “Roberto Bolle” in Arena di Verona, Caracalla a Roma, del Teatro Carlo Felice di Genova, del Pala De Andrè a Ravenna, P.zza S.ma Annunziata a Firenze, Teatro antico di Taormina, Tempio di Zeus a Balbeck e Dubai per l’Expo Italia, oltre ad averli eseguiti più volte in onda su RAIUno. Ospite Internazionale a “SANREMO” 2019 nella sera dei Duetti invitato dai tre ragazzi de “Il Volo” con il brano “Musica che Resta”. Indimenticabile la sua superba apertura del Concerto del Primo Maggio a Roma in diretta Rai nel 2015 per violino solo. Violinista, Polistrumentista e Compositore (ha partecipato a scritture di musiche inedite per film della Walt Disney e Rai Cinema), Alessandro è cresciuto musicalmente con i più grandi direttori del mondo suonando nelle più prestigiose sale del mondo nel corso di grandi tournée in Europa, America, Cina, Giappone, Medio Oriente. Grande successo per la sua ultima opera “i 5 Elementi - Terra, Acqua, Aria, Fuoco, Etere” trasmesso anche in Rai con la prima esecuzione mondiale da Cremona, l’Album dei 5 Elementi è uscito in tutto il mondo in Autunno distribuito dalla Fonè Records. Indimenticabile il Concerto a Piacenza in Onore del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per i 220 anni del Teatro Municipale, per l’occasione ha scritto ed eseguito in prima assoluta mondiale la “Pucciniana”, una Overture per Orchestra Sinfonica, Coro, Pianoforte e Violino solista che gli è stata commissionata per i 100 anni dalla morte di Giacomo Puccini. Alessandro Suona un Alessandro Gagliano, violino rarissimo del 1723, un Giovan Battista Guadagnini del 1761 e un violino Bogdanoski vincitore del premio Violin Society of New York.

Nello stile del pianista salentino Giuseppe Magagnino si riscoprono profondi legami con la tradizione jazz afroamericana integrata in maniera molto personale a suoni e suggestioni del jazz nord europeo contemporaneo. Il suo modo di confrontarsi con l’arte dell’improvvisazione estemporanea va ad incastonarsi in maniera fluida con il suo mondo interiore compositivo contraddistinto da una forte componente melodica caratteristica della grande tradizione musicale italiana. Nel 2021 nasce e prende forma il suo primo disco da solista, “My Inner Child”, con la formazione “Mag Trio”, nella quale Giuseppe è accompagnato da Luca Alemanno al contrabbasso e Karl-Henrik Ousbäck alla batteria. “My Inner Child”, pubblicato dalla GleAM Records, mette in luce le capacità compositive e comunicative del pianista salentino sia in piano trio che con un piccolo assaggio in piano solo. Giuseppe si è diplomato in pianoforte classico al conservatorio “Tito Schipa” di Lecce e ha conseguito successivamente la laurea con 110 e lode in Musica jazz presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari. Ha frequentato diversi seminari intensivi studiando con nomi del calibro di Pier Narciso Masi per la musica classica e Stefano Bollani per il Jazz. La sua carriera si è arricchita sin da subito di esperienze e collaborazioni importanti. Ha dato vita al Mag Trio, una formazione con la quale ha già all’attivo diversi concerti in collaborazione con numerosi jazzisti pugliesi. Ha sostenuto i progetti discografici del percussionista salentino Gabriele Poso e ha partecipato a numerose tournée internazionali di promozione. Il produttore americano Osunlade lo ha scelto per la formazione della Yoruba Soul Orchestra con quale ha inciso due dischi e partecipato a tour internazionali. Dal 2009 collabora con il violinista Alessandro Quarta con il quale si è esibito in prestigiosi teatri italiani ed europei spaziando dal repertorio “classico” al jazz. Ha collaborato con il Direttore d’orchestra Walter Attanasi, con l’Orchestra d’Archi di Praga per il progetto Classic&Jazz, con l’Orchestra Sinfonietta di Roma, con i Filarmonici di Roma e il Quartetto d’archi del Teatro alla Scala di Milano. Con il quintetto di Alessandro Quarta ha accompagnato la cantante jazz inglese Sarah Jane Morris, Stefano di Battista, Ornella Vanoni e Toquinho, Dee Dee Bridgewater, Mike Stern, James Taylor Quartet ed Amii Stewart. Per il tour del progetto “Alessandro Quarta Plays Astor Piazzolla”, Giuseppe si è esibito anche al Parco della Musica di Roma e all’Auditorium del Museo del violino “Arvedi” di Cremona. Inoltre, ha affiancato il violinista nel tour italiano del “Il Volo” calcando i palchi, tra i tanti, del teatro antico di Taormina e dell’Arena di Verona. Negli anni Giuseppe ha collaborato anche con numerose etichette discografiche in qualità di pianista e arrangiatore. Dal 2007 svolge attività didattica come esperto in tecniche di arrangiamento per musica d'insieme e pianoforte jazz presso la Yamaha Music School di Lecce. 

Cristian Lombardi nato a Pompei nel 2001, è fondatore e direttore dell’Orchestra Filarmonica Franco Caracciolo. Si è laureato presso il Conservatorio della Svizzera Italiana dove ha studiato flauto con Felix Renggli e musica da camera con Alessandro Moccia. Ha intrapreso fin da giovanissimo un’intensa carriera concertistica, esibendosi in sale prestigiose come il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, la Hochschule für Musik und Theater di Monaco di Baviera, l’Istituto Pontificio di Musica Sacra di Roma e l’Auditorio Stelio Moro della Radio-Televisione Svizzera. Ha partecipato a importanti rassegne tra cui Emilia Romagna Festival, Flute Days 2019 e La Società dei Concerti di Milano (artista in residenza). Collabora con il CIDIM per tournée internazionali (Oslo, Amburgo, Istanbul) e ha ottenuto primi premi assoluti in concorsi internazionali tra cui: Wettbewerb für junge Flötistinnen und Flötisten (Wetzlar), Concorso Internazionale “Sergio Zampetti” di Saronno, Premio Köhler, International Competition “D. Cimarosa” 2021. Ha collaborato con Ramin Bahrami, Bruno Canino, Patrick Gallois, Andrea Griminelli, ed è dedicatario di opere dei Maestri G. Cresta ed E. Avitabile. Nel 2019 ha registrato in qualità di solista per Decca/Universal l’album Nessun Dorma: The Opera I Love di Andrea Griminelli. Nel 2023 ha eseguito in prima assoluta il Concerto per flauto e orchestra di Lamberto Curtoni con l’Estonian Sinfonietta. Dopo aver suonato con l’Orchestra della Svizzera Italiana, si è dedicato allo studio della composizione con Gaetano Panariello e della direzione d’orchestra con Giacomo Sagripanti e Donato Renzetti (Accademia di Alto Perfezionamento di Saluzzo). Ha partecipato a masterclass con Giuseppe Montesano, Jorma Panula, Daniele Agiman, Matteo Beltrami, Nicola Hansalik Samale, Luciano Acocella. Attualmente è docente di flauto presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno, direttore dell'orchestra filarmonica Franco Caracciolo e studia composizione con Paolo Tortiglione al Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli. È artista dell’agenzia Sky Culture, che cura e promuove la sua attività musicale in Cina.

Orchestra Filarmonica Franco Caracciolo, fondata nel 2024, rende omaggio alla figura eminente del maestro Franco Caracciolo, storico direttore musicale delle Orchestre Rai di Napoli e Milano. Fin dalla sua costituzione, l’orchestra ha suscitato vivo interesse tra gli addetti ai lavori, ottenendo unanimi consensi e recensioni lusinghiere sia dalla critica che dal pubblico. L’Orchestra Filarmonica Caracciolo ha eletto a propria sede il Complesso Museale dell’Arciconfraternita dei Pellegrini, nel cuore pulsante di Napoli, dove ha già dato vita a numerosi concerti con interpreti di chiara fama e programmi di rilevante spessore artistico. Accanto all’attività musicale, l’ensemble si distingue per l’impegno nella valorizzazione del patrimonio storico, promuovendo percorsi di visita guidata che intrecciano arte, memoria e divulgazione culturale. L’obiettivo fondante dell’Orchestra – ovvero il dialogo fecondo tra la millenaria tradizione storica della Campania e le istanze della contemporaneità – ha trovato espressione compiuta nel progetto di rievocazione storica, artistica e culturale dedicato alla Regina Margherita di Durazzo. Il recital in musica, più volte replicato con notevole successo e impreziosito da costumi d’epoca, ha saputo evocare con raffinatezza lo stile di vita, le consuetudini e il patrimonio culturale del Medioevo e del Regno di Napoli, seguendo le orme della sovrana nei luoghi simbolici della sua esistenza: Napoli, Salerno e Baronissi.Tra i principali progetti in calendario per il 2025, l’Orchestra Caracciolo annovera il ciclo “Luoghi perduti”, una serie di sei concerti ambientati in scenari di straordinario fascino naturale, come le Grotte di Pertosa e il Vallo di Diano. Questi siti, intrisi di bellezza e storia, saranno restituiti alla vita attraverso l’intensità delle esecuzioni orchestrali e la proiezione del film dedicato al progetto, già disponibile su Amazon. A coronamento di tale stagione artistica, spicca la prestigiosa collaborazione per la masterclass internazionale, in programma dal 28 settembre al 4 ottobre, affidata ai Maestri Giuseppe Montesano, docente di direzione d’orchestra alla Hochschule für Musik und Theater di Monaco di Baviera, e Bernhard Kerres, già sovrintendente del Konzerthaus di Vienna e professore alla London Business School. Tale evento coinvolgerà l'orchestra sia in repertori sinfonici che d'opera, con lezioni ambientate tra le sale dell'Arciconfraternita dei Pellegrini e quelle del Museo Diocesano di Napoli.


Informazioni:
Il CIDIM organizza e coordina la tournée. Per i biglietti consultare il sito dell'Associazione ospitante
Sabato 21 marzo 2026, ore 18.00
Palacultura Antonello, Messina - Italia


Dati ente organizzatore
INDIRIZZO: villa Pace - via Consolare Pompea 477 - 98167 - MESSINA - ME - Italia
TELEFONO: +39 090 3147038
CELL: +39 333 1820052