Lo storico della musica e Accademico Piero Mioli è il nuovo Presidente dell’Accademia Filarmonica di Bologna. Eletto dall’Assemblea degli Accademici, Mioli ha assunto l’incarico lo scorso 1° luglio 2025, succedendo al professor Loris Azzaroni.
Accademico dal 1995 e Consigliere d’Arte dal 2006, il professor Mioli guiderà un organigramma in parte rinnovato, con l’impegno a coniugare continuità e rinnovamento. Il suo programma sarà visibile già nei mesi finali del 2025 e si svilupperà pienamente nel
corso del 2026.
In un primo messaggio rivolto a tutti i membri dell’istituzione – Accademici Filarmonici, Ufficiali in carica, Cavalieri, abbonati, amici e personale – il nuovo Presidente ha voluto chiarire l’orientamento del suo mandato: «Nessuno degli elementi che hanno
caratterizzato la vita accademica negli ultimi lustri dovrà essere perduto», ha dichiarato Mioli, «L'Accademia Filarmonica di Bologna è indipendente, apolitica, laica, retta da un presidente e un organico preciso ma di concezione largamente collegiale,
"sonora" sì ma non spettacolare, collocata in Bologna (e devota alla città) ma tradizionalmente rapportata al mondo (della musica)».
Tra le linee prioritarie già tracciate, il Presidente ha indicato un censimento approfondito degli Accademici – passati, presenti e futuri – e interventi concreti per la tutela e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale dell’istituzione. Ampio
spazio sarà dato anche alle attività didattiche, musicologiche, editoriali e naturalmente concertistiche, con particolare attenzione ai tradizionali appuntamenti del sabato, alla musica da camera e all’Orchestra Mozart.
Nella sua lettera di insediamento, Mioli ha voluto esprimere riconoscenza alla dott.ssa Angela Petronelli, Rappresentante del Fondatore, per averlo proposto alla candidatura, e ha ringraziato il suo predecessore, professor Loris Azzaroni, per l’intenso lavoro
svolto negli anni recenti. Un ringraziamento è stato rivolto anche all’elettorato attivo, che ha sostenuto il suo ingresso alla presidenza.
Infine, in uno spirito di inclusione e rispetto, il neoeletto Presidente ha sottolineato che nei suoi messaggi ogni forma al maschile – Accademico, Cavaliere, Amico ed Estimatore – comprende «in piena parità» il genere femminile.
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