L'Assassino

ORGANICO:

soprano, tenore, flauto, clarinetto, fagotto, arpa, percussioni, pianoforte, violino, viola, violoncello

FORME:

Opera da camera

PRESENTAZIONE:

L’assassino protagonista (tenore) viene interrogato da un commissario di polizia (soprano) a proposito di cinque omicidi perpetrati per gli stessi motivi. E’ un uomo spinto alla follia omicida dalla piaga moderna del parlare stereotipato, dei modi di dire entrati in circolazione e adottati dalla massa, anche se sostituiscono i concetti con associazioni verbali senza senso. In cinque negozi diversi esce dai gangheri di fronte ad aggettivi fuori posto, all’accumulo di offerte che paralizzano la scelta, a riti nutrizionali debitamente declinati in good food con special card, ai prodotto “validi” o “che vanno”, a sedie e sgabelli battezzati con nomi assurdi: insomma mitologie e manie della vita moderna sostenuti dalla forza della moda che li impone a persone che li ripetono senza pensarci o come distintivi di un marciare al passo coi tempi. L’atto si articola in cinque episodi, quanti sono gli omicidi perpetrati, strutturati come una suite barocca: preludio, allemanda, corrente, sarabanda, ciaccona, giga, epilogo che riprende il preludio e infine una coda strumentale che riprende i motivi di tutta l’opera combinati in contrappunto.

NOTE:

Preludio e cinque scene - dal racconto "L'Assassino" nella raccolta "Il nuovo che avanza"